L’infinito dibattito scatenato da questa estate 2025 sempre più “cafona”, con turisti attovagliati ovunque, pranzi organizzati nelle aiuole del centro e bagnanti pronti a tuffarsi in un lago inquinato, sta trasmettendo un’immagine distorta del lago di Como.
Ecco allora una nuova riflessione. E’ il racconto di una lettrice (mail firmata) che offre il suo punto di vista. Il quadro che tratteggia è desolante. [Per contributi, segnalazioni, reazioni e opinioni: redazionecomozero@gmail.com, il numero Whatsapp 348.6707422 o la pagina dei contatti]
Buongiorno,
Il turista buono, rispettoso e incantato si è diretto altrove. Dove cammina tra persone civili e sente di essere in un posto curato ed amato per lui e per chi ci vive.A Como c’è il “liberi tutti” e quelli come me che hanno sempre vissuto il centro città e il lago, non ci vanno più. Si attende che questa ondata di barbari si esaurisca come tutte le cose.Non si può fare altro dato che a tutti i proprietari di B&B, ristoranti, negozi, navigazione e amministrazione comunale va bene così.Ma le recensioni ammazzano anche i posti più belli e scegliere Como per qualche giorno di vacanza diventa sempre più una sfida che un piacere e questo cambia e cambierà irrimediabilmente le cose. Saremo ostaggi di chi può piantare una tenda nelle aiuole di una maestosa villa, di chi può tuffarsi davanti a un tempio in onore di una intelligenza intuitiva non comune e di chi si mangia il gelato in un Duomo degno di una città antica e ricca di storia. La memoria di questi luoghi non sopravviverà.Cordiali saluti