Tutto era cominciato (quasi subito dopo le elezioni) con “Pinacoteca civica di Como, tutta la vita!” una campagna di promozione piuttosto efficace e ben realizzata. Una specie di carezza per la splendida ma sottovalutatissima sede espositiva di Palazzo Volpi e per tutti i tesori che vi trovano spazio, con un richiamo ai cittadini a “vivere, difendere e diffondere il valore, l’identità e la bellezza artistica del museo cittadino, affezionandosene”.
La campagna era partita il 27 ottobre scorso tra affissioni per il centro e sui mezzi pubblici, con alcuni dei ritratti iconici della Pinacoteca quasi trasformati in “influencer culturali” per attirare comaschi e turisti a scoprire luogo e capolavori. Poi si sono aggiunti i quattro video-racconti realizzati dal regista Paolo Lipari e curati da Veronica Vittani e Chiara Rostagno, pensati come altrettanti passi sul cammino di conoscenza del patrimonio cittadino, accompagnano il pubblico in un viaggio emozionale (qui sotto un esempio).
Poi si è inserito l’accordo con il veicolo per eccellenza, sul Lario come in tutto il mondo: il calcio. Dunque ovviamente con il Como 1907, con cui il Comune ha stipulato un accordo valido fino al 31 dicembre 2023 che prevede la possibilità di visitare la Pinacoteca al prezzo ridotto di 3 euro ogni qual volta si acquista un kit dei biancoblu.
Ora – per quanto in un cammino che certamente è ancora lungo – su questo percorso arriva una sorta di primo suggello dal fascino con pochi uguali per sottolineare la forza dell’arte unita alla musica. Parliamo del concerto, nell’ambito della fortunata rassegna ideata dal Comune “Note Auree (ne abbiamo parlato, anche in questo caso molto bene, qui), tenuto oggi dal celebre pianista e compositore comasco Alessandro Martire e intitolato “Wind of Gea”.
L’immagine di copertina e quella qui sopra parlano da sole: una meraviglia e un connubio veramente perfetto.. Probabilmente – almeno per chi c’era e forse per chi leggerà queste righe – il “colpo” di promozione, comunicazione della bellezza del luogo e rilancio della Pinacoteca civica meglio assestato da un assessore alla Cultura – in questo caso Enrico Colombo – da tanti anni a questa parte.