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La riflessione ‘al femminile’ di Graziani: “Stupito dai commenti di alcune donne su Minghetti”

L’ex candidato sindaco Vincenzo Graziani, storico comandante della Polizia locale di Como e oggi esponente di Verde è Popolare, ha scritto una lunga riflessione sulle donne, a partire dalla politica ma anche oltre. Si tratta di un testo che spazia sia a livello storico che di personalità citate, ma ha un incipit che nasce direttamente dalla cronaca politica cittadina.

Il seguente: “Premetto che Verde è Popolare non si è schierato a favore di nessuno dei due candidati al ballottaggio. Leggo alcuni commenti contro Rapinese o Minghetti e notando questo clima acceso posso dire che mi sto stupendo sempre maggiormente delle donne. I commenti di alcune donne nei confronti della candidata donna Minghetti sono del tipo lei non mi rappresenta”.

Da qui nasce una riflessione più ampia che alla fine culmina un pensiero personale di Graziani: “Alla mia nipotina Matilde posso solo dire che le donne possono fare tutto e ancora di più: the sky is the limit. Alla mia nipotina ho già detto che mai e poi mai lei dovrà permettersi di criticare una donna in politica solo perché donna”.

Di seguito, il testo integrale di Vincenzo Graziani.

Ricordo alcuni commenti che sentii anni fa a New York contro la candidata Hillary Clinton. Io da Italiano vissuto tra Como e Pavia mi sono molto stupito che le donne criticassero Hillary perché non aveva il vestito da 100 dollari, ma quello più costoso. La criticavano perché “non rappresentava la donna comune” mentre nessuna più di Hillary aveva difeso i diritti delle donne.

Vinse Trump che era il mio favorito, ma io sono un uomo, anzi un uomo di vecchio stampo.

La figlia di Trump e la moglie di Trump sono diventate immediatamente icone della moda e del fashion e del non dire nulla. Ma proprio nulla,a tal punto che quando Ivanka Trump, la figlia di Trump, decise di scrivere un libro di consigli per tutte le donne americane, si mise a parlare solo dei figli (curati dalle babysitters) e dei colori dei vestiti da abbinare alle varie occasioni e il suo libro fu un “flop”.

Ora sono cambiato, grazie anche al fatto che mia figlia è diventata una madre e con tre bambini e un lavoro mi rendo conto di quanto le donne siano forti, delle rocce. Parlando con una signora dopo la sconfitta di Hillary, lei mi disse. “È un gran peccato, volevo che mia figlia di 13 anni vedesse che una donna può fare tutto, anche il presidente degli Stati Uniti, senza più limiti”.

Dopo Trump è arrivato Biden, un disastro. Però votato molto dalle donne perché Biden aveva scelto come vice presidente Kamala Harris, donna in cui le donne possono identificarsi. O almeno pensavano, perché in America stanno rendendo illegale l’aborto in tanti stati. Modifiche fatte dagli uomini, uomini che tolgono alle donne la possibilità di decidere sul proprio corpo. E intanto Kamala è stata zitta. Le americane a questo punto si sono scagliate contro Biden e sono scoppiate le prime proteste e manifestazioni. Hillary era un leader e lo sarebbe stata sempre, molto simile alla cancelliera tedesca Merkel ma non l’hanno voluta.

Le donne, queste meravigliose e complesse creature che non capirò completamente mai.

Il mio mito politico al femminile, o meglio il “mito” di mia madre è stata Tina Anselmi (Democrazia Cristiana, la prima donna a ricoprire l’incarico di Ministro della Repubblica Italiana). Probabilmente sono diventato democristiano grazie all’influenza ipnotica che Tina Anselmi esercitava su mia madre che ammirava così tanto le donne in politica proprio perché le vedeva come le degne rappresentanti del riscatto sociale e riscatto culturale di tutte le donne. Forse mia mamma era una vera femminista e io non lo sapevo.

Alla mia nipotina Matilde posso solo dire che le donne possono fare tutto e ancora di più: the sky is the limit. Alla mia nipotina ho già detto che mai e poi mai lei dovrà permettersi di criticare una donna in politica solo perché donna, ricordandole che le suffragette per il diritto di voto si buttavano sotto le carrozze di cavalli facendo una morte atroce, ma nessuno le ricorda più.

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7 Commenti

  1. Evidentemente il livello di rancore tra le due coalizioni di destra è altissimo, dato che il “destrissimo” Graziani ha architettato questo sofisma per appoggiare la Minghetti piuttosto si voti Rapinese. Se ne pentiranno tutti amaramente, perché non sarà facile liberarsi della Donna-in-carriera.

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