Nei giorni scorsi il Comune di Como ha firmato il contratto per la maxi tranche di lavori di riqualificazione di Villa Olmo, un cantiere da circa 11 milioni di euro che interesserà gli interni, le facciate, la fontana monumentale, il tempietto neoclassico, le vasche, il parco e il ristorante. I fondi provengono dal Pnrr e gli interventi dovranno essere terminati entro la primavera del 2026. Al di là della buona notizia in sé, sul tema più generale dell’utilizzo dei fondi Pnrr e della loro finalità originaria oggi riceviamo e pubblichiamo la lettera che trovate integralmente di seguito (per opinioni, segnalazioni, foto e video scrivere a redazionecomozero@gmail.com).
Gentile Redazione
È delle scorse ore la notizia che il comune di Como ha firmato i contratti per l’avvio di buona parte dei progetti di villa Olmo per un ammontare di svariati milioni di euro.
E’ noto, e lo si può verificare anche nel sito del Comune di Como, che il finanziamento riguardante villa Olmo è ricompreso nella Missione 5 del PNRR “Inclusione e coesione”, Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”, Investimento 2.1 “Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale”.
Orbene, qualcuno mi vuole spiegare che cosa c’entra il restauro di un parco e di una villa settecentesca, del suo ristorante annesso e del casino con l’inclusione e la coesione? Oppure con le infrastrutture sociali, le famiglie e comunità del terzo settore? O ancora con la rigenerazione urbana che è altro dal ristrutturare un bene vincolato dalla sovraintendenza e che poco (pochissimo) ha a che fare con la riduzione della emarginazione del degrado sociale?
Ecco a me pare che questa deformazione delle intenzioni contenute nella missione in cui sono ricompresi i fondi dedicati al compendio di villa Olmo sia la solita forzatura per allocare risorse in progetti già bell’e pronti sui quali per svariati motivi l’amministrazione e la politica annaspavano o avevano fallito. I lavori di villa Olmo che avrebbero essere terminati da tempo si prolungano invece ormai da quasi 10 anni e recentemente Fondazione Cariplo ha ritirato parte dei propri fondi proprio per questo motivo. Rimangono al palo invece i problemi di “inclusione e coesione” della nostra dai quali si distraggono fondi mirati e dedicati.
Cordiali saluti
Pia Vanda Brunello
3 Commenti
forse è per fare un progetto di accoglienza dei senza dimora in Villa Olmo, vista la probabile indisponibilità della struttura di Via Borgovico.
Sempre meglio …
Servono a aumentare del 6% il Debito pubblico italiano che altrimenti sarebbe sceso quest’anno al 139% dal 155% raggiunto durante il Covid.
Servono ai soliti 4 gatti che casualmente sono amici di molti eletti nel parlamento per igrassare sempre più la loro panza.
Servono alle banche per poter fare utili ipermiliardari che casualmente vanno ai soliti 4 gatti.
Servono a cambiare tutto per non cambiare nulla in sintesi.
È probabilmente l’ultimo assalto alla diligenza senza alcun controllo effettivo e trasparenza prima delle elezioni EUROPEE DEL GIUGNO 2024 DOVE LA GENTE FORSE SI SVEGLIERÀ PER BENINO.
FORSE.