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La lettera: “Stangata sulla malconcia piscina Sinigaglia, costa più che a Milano. Nuotare a Como è roba da ricchi?”

“Ma secondo quale logica nuotare alla Sinigaglia, con un impianto così ammalorato, è diventato roba da ricchi, molto più costoso che in una qualsiasi piscina di Milano?”. Inizia così la mail inviata oggi alla nostra redazione da un lettore, che chiede di rimanere anonimo, che oggi si è ritrovato a fare i conti con gli aumenti entrati in vigore già da qualche mese in tutti gli impianti sportivi comunali.

Annunciati a dicembre dell’anno scorso su richiesta di CSU e con delibera della giunta Rapinese, dal 1° gennaio infatti sono scattati gli aumenti del 20% delle tariffe della Piscina Sinigaglia, della Piscina di Casate, del Palazzo del Ghiaccio e del Centro Sportivo di Sagnino.

Una decisione legittima, necessaria “per permettere di fronteggiare gli importanti rincari delle utenze acqua, energia elettrica e riscaldamento fondamentali per permettere la migliore fruizione degli impianti”, come si legge nel documento dell’esecutivo, e una richiesta, quella del gestore, che l’amministrazione ha giudicato “accoglibile in quanto le tariffe ad oggi applicate sono sensibilmente inferiori rispetto a quelle praticate in impianti similari”.

Ed è proprio questo passaggio a far arrabbiare ulteriormente il nostro lettore che fa un confronto con le tariffe in vigore nelle piscine milanesi, che risultano meno costose di quella comasca: “Fino all’anno scorso l’ingresso singolo alla piscina Sinigaglia costava 6,70 euro e l’abbonamento a 10 ingressi 57 euro, mentre oggi si è passati rispettivamente a 8 euro e 70 euro – scrive infatti – entrare in una piscina milanese, invece, costa 7 euro e l’abbonamento 70 €, ma per 11 ingressi. Che i rincari delle bollette abbiano toccato solo gli impianti comaschi?”.

“Capisco che, a un primo sguardo, sembrino solo pochi spiccioli in più ma, in realtà, questi aumenti su un anno gravano non poco sul budget di una famiglia che, magari, ha più di un figlio che frequenta la piscina, anche considerando che la tariffa ridotta a Como viene applicata solo fino ai 12 anni mentre a Milano fino ai 25 – aggiunge – non nego che sia necessario far quadrare i conti, ma forse il Comune dovrebbe ricordarsi che lo sport non è un lusso e che il compito di un’amministrazione dovrebbe anche essere quello di non far gravare i costi sui cittadini, soprattutto in un momento difficile come questo. Se poi aggiungiamo che la Sinigaglia è malconcia, ecco che tariffe più alte di quelle di altre piscine ben più moderne appaiono totalmente ingiustificate”.

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A questo proposito va ricordato, infatti, che accanto ad un impianto come quello di Muggiò chiuso ormai da quattro anni (e della cui riapertura si è persa ogni traccia) anche la piscina Sinigaglia necessita di importanti interventi di riqualificazione per circa 550 mila euro, incarico revocato quasi due mesi fa fa all’azienda che si era aggiudicata l’appalto e non ancora riassegnato.

 

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13 Commenti

  1. Strana questa situazione. Da un’analisi effettuata in campagna elettorale, un gruppo politico, forse Italia Viva, aveva stimato le riserve nelle casse comunali a circa 80 milioni di euro. Anche se potrebbe essere una stima esagerata e anche se le ultime uscite di Rapinese Sindaco (Natale a Como, perdita dei finanziamenti Cariplo ecc.) j potrebbero aver ridotto il gruzzoletto risparmiato dalle ultime Amministrazioni, non si comprende la necessità di tenere alte le tariffe delle piscine e più in generale dei pochi impianti sportivi in città. Dobbiamo evitare di fare concorrenza alla Como Nuoto e ad altre piscine in concessione ad Associazioni private? Dobbiamo alzare i prezzi per evitare l’affollamento nell’unica piscina in città visto che quella di Muggio è chiusa? E se fosse quest’ultimo il motivo della scelta di tenere alte le tariffe, pazienteremo solo per 3/6mesi? Rapinese Sindaco, facci sognare!!!! 😊

  2. Sarebbe anche ora che ci si mettesse il naso dentro CSU per vedere in modo “trasparente” come sono ripartiti costi e ricavi delle varie piscine che ha in gestione. Visto che serve trasparenza, il management di CSU tiri fuori i conti di ogni singola piscina (così scopriamo tutti, quanto costa a ciascun cittadino di Como, lo sport acquatico…e non mi riferisco al biglietto/abbonamento).
    Con una semplice domanda: le piscine gestite da CSU sono in attivo?

  3. Sono un cittadino comasco da pochi anni, ma mi sembra che da quanto è arrivato il nuovo sindaco questa città sta andando in malora.

      1. Norwegianwood ci faccia l’abitudine, purtroppo i comaschi hanno sbagliato a votare, pazienti qualche anno poi si tornerà a stare meglio 🙂

  4. Ma lo sceriffo non era quello che in campagna elettorale dichiarava che il comune aveva in cassa mille mila fantastiliardi che i partiti volevano spartirsi e che lui avrebbe messo finalmente a disposizione speso per la città?

  5. A S.Pietroburgo utilizzando la piscina tre volte alla settimana per un mese con tanto di palestra e sauna spendi si e no 50 euro con ambienti mega puliti e tanto di istruttori per ogni tipo di attività extra gratuito.
    Vi prego in Italia continuate a parlare male della Russia un isola felice che noi europei occidentali ci possiamo solo sognare.
    Non andateci ci torno io tranquillamente.
    Non fate pubblicità affinchè rimanga bella come è .

    1. Accostamenti del cavolo : il reddito medio un Russia e’ circa 12.000 euro e lo stipendio medio varia dai 500 ai 700 euro ( tutto in proporzione dunque)

  6. Mah…
    In effetti un focus sui costi di Como sarebbe opportuno, dalle spese condominiali medie ai costi lo sport, dalle imposte locali ai carburanti.
    È mai possibile che ogni cosa sia più cara che nel resto della Lombardia (Milano compresa, se si escludesse il costo al mq degli immobili).
    Per cosa, poi?
    Una città sempre meno vivibile per traffico, inquinamenti e qualità dei servizi.
    Una città che potrebbe essere splendida ma che si crogiola nel suo continuo declino…

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