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La Street Parade dopo le proteste: “Non ci scusiamo. Rotta la normalità mortifera della Como turistificata”

Ha suscitato polemiche e dibattiti il corteo della Street Parade che ieri ha attraversato tutta Como al seguito dei mezzi con la musica a tutto volume. Ma dopo le critiche, gli organizzatori rispondono e rilanciano le loro posizioni in un eloquente comunicato dal titolo “Non ci scusiamo per il disagio”. Lo pubblichiamo di seguito integralmente.

Quando si apre il vaso di Pandora, non si sa mai cosa potrà uscirne: sabato 20 aprile a Como abbiamo scoperchiato quello della socialità alternativa, attraversando la città con una street parade partecipatissima e rumorosa che ha scardinato la narrazione gentrificante che connota da decenni il nostro spazio urbano.

Certamente, c’erano ben più persone di quante potessimo immaginare, ma lo spirito della musica e la socialità del free party ci hanno consentito di costruire uno spazio sostanzialmente sicuro che ha permesso a tutti di divertirsi e godersi la giornata di lotta e festa.

Abbiamo ricevuto complimenti per la protesta che portiamo avanti, segno che le politiche del sindaco Rapinese non sono sgradite solo a coloro che vengono bollati come “emarginati e devianti”, ma anche a gran parte della cittadinanza; abbiamo visto gente ballare dai balconi e passanti sorridere al nostro passaggio, divertiti e incuriositi da un’iniziativa diversa dagli standard omologanti a cui l’amministrazione locale ci ha abituati.

Grazie ai camion di riduzione dei rischi e alle tantissime persone che hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione, tutti i partecipanti sono stati assistiti in caso di difficoltà e gli spazi che abbiamo attraversato sono rimasti, per quanto possibile, puliti.

Il clamore e i giudizi negativi che leggiamo sui media testimoniano della strumentalizzazione narrativa di un’amministrazione incapace di coordinare la gestione di un corteo che era stato autorizzato dalla Questura e che, dal concentramento iniziale alla piazza conclusiva, non ha visto accadere nulla di contrario a quanto concordato.

Non ci scusiamo dunque del disagio causato agli autobus di linea, che sarebbero dovuti essere deviati per la sicurezza nostra e dei passeggeri stessi; non ci scusiamo per il disagio causato a chi ha scoperto la mattina stessa che la propria automobile sarebbe finita in mezzo a dei camion con impianti ad altezza-uomo, perché non era compito nostro gestire il traffico in merito; non ci scusiamo per il disagio causato al nostro passaggio, perché rompere la normalità mortifera di una città consumista significa metterne in discussione gli schemi soporiferi.

Ciò che osserviamo è che nemmeno a fronte di una manifestazione lungamente organizzata e comunicata per tempo l’amministrazione locale è stata in grado di modificare le dinamiche turistificanti di Como; ci abbiamo pensato noi, opponendo al Super-Io gentrificante l’Es della riappropriazione festosa degli spazi negati, di segno diametralmente opposto rispetto alla libido di consumo che il centro delle vetrine e del lungolago cerca di stimolare con i suoi vacui sfarzi.
Rivendichiamo il caos organizzato di sabato, ne rivendichiamo la gestione sicura ed accessibile e diamo seguito alla nostra lotta per una città che sia davvero di tutte e tutti.
Assemblea Quarto Spazio/Street Parade “Reclame the Lake”

“Abbiamo lasciato Como pulita” Ma sulla Street Parade è polemica: “Falso, muri imbrattati ovunque”. Le foto

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30 Commenti

  1. Mi fa ridere leggere la maggior parte dei commenti di chi si lamenta della street parade. Mi fa ridere, perché la maggior parte di questi hanno lo stesso valore se al posto di “street parade” ci metti “partita del como contro squadra X”. Forse non vi siete mai resi conto dei disagi che crea il dover transennare una porzione di città, impedire ai cittadini non interessati al calcio di godersela in santa pace come loro sacrosanto diritto, ed incasinare il traffico in maniera spropositata, più volte all anno, solo perché degli incivili non sono capaci di stare al mondo e di guardare una partita di calcio senza doversi mettere le mani addosso fuori e dentro allo stadio. O forse ve ne siete sempre resi conto, ma è più comodo girare col paraocchi ed etichettare chi non la pensa alla vostra stessa maniera. Ci tengo a precisare che non è la prima volta che sento o leggo questo tipo di commenti. Si ripropongono annualmente anche per altri eventi di tipo sportivo o culturale avvenuti a como (vedi giro di lombardia o parada par tücc) quindi il “paraocchismo” è una roba ormai di tradizione in questa città.

  2. La libertà è la cosa più importante che ci sia. Sono stata una studentessa anni 74-80 e c’erano tante manifestazioni alcune pacifiche altre un pochino più allegre.Ma volevamo qualcosa a livello sociale era una Como troppo tranquilla e bisognava darle una scossa. Ci siamo riusciti ,ma solo in parte perché Milano era vicina e si partiva.Oggi i figli sono grandi e sono una nonna e mi domando vivendo qui cosa sarà il loro futuro senza servizi ,asili, centri sportivi e di aggregazione.Como una città splendida che quando passi in riva le acque placide e agitate e angoli ancora sconosciuti ti riempiono gli occhi e il cuore. Ora è solo un centro di scarpe e vestiti e vedo turisti che guardano annoiati e scappano.I ragazzi che dello Street Parade hanno solo voluto dare un guizzo( senza violenza ma solo un po’ di musica)perché como nn diventi un dormitorio . .annika56

  3. Basta con questi INCIVILI, stanno buttando all’ aria la NS civiltà, le NS città e soprattutto la nostra bellissima ITALIA grazie alla complicità di una parte della politica.

  4. Anche il “fracasso” è uno strumento politico; io opterei per diversi strumenti, ma tale rimane.

    Quando si è benestanti, e non si vive un quotidiana angoscia per il futuro, risulta facile desiderare una città simile a un “salotto buono”, ma una tale città esclude una grande parte di popolazione che non ha (o non ha avuto) possibilità di accesso a taluni stili di vita (caratura dei quali è argomento che esula da questo intervento.)

    Può darsi che tra i ragazzi del corteo vi fossero anche molti benestanti annoiati, ma questo non ci libera dal compito di domandarci l’origine di questa necessità di protesta, di riappropriazione di spazi, di profonda rivendicazione di alterità.

  5. In parole povere… approvi la manifestazione di sinistra ma non quella di destra.
    La tua posizione è chiara.
    #Francesco Gangale, Abindius in parte ha ragione… se il ritrovo, come li ha definiti lui, dei calvi non è autorizzato, un po’ di ragione gliela si può concedere. Anche se la sua irritazione è evidente per i non colori dei calvi

    1. Non è questione di sinistra o di destra, non è nemmeno questione di autorizzazione o meno; quest’anno pare che alle solite manifestazioni fasciste a Dongo e dintorni parteciperanno i nazisti di Do.Ra. Questo dovrebbe preoccupare tutti, dovrebbe infastidire tutti. Ma non è così, anzi. Il problema è tutto qui. Fanno più danni i testapelata- braccioteso.

  6. È giusto riprendersi la città, perché è ormai diventata un parco giochi per turisti, ma è stato fatto in un modo non inclusivo. Non è stata una manifestazione per tutti i comaschi, ma una festa confusionaria per una piccola parte di quei giovanissimi desiderosi di fracasso e degenero. Invece di riprendersi la città insieme, è stata creata un’altra tifoseria, di nuovo “noi contro loro”, così non potrà funzionare. Attendo la prossima manifestazione per riprendersi la città, nella speranza che sia accogliente per tutti i comaschi.

    1. E allora facciamolo con cognizione di causa ,allarghiamo la partecipazione a tutti i comaschi con preventiva comunicazione.Penso che l’adesione sarà più massiccio.

  7. Mi auguro che non diano più il permesso a questi incivili di manifestare in questo modo orrendo.
    La bellezza del lago e la sua natura stridono contro queste pagliacciate e questo rumore assordante

  8. Avete fatto un bel regalo a Rapinese con questa assurda manifestazione e la scia di inciviltà che avete lasciato dietro. Quale è il progetto? Quale è la visione? Quali sono i modi? E gli strumenti? È stata solo una pagliacciata, un modo per fare casino liberamente. A mio parere la prossima volta ditelo chiaramente chiedendo l’autorizzazione: ci piace bere, fumare e ascoltare musica discutibile a livello folle, possiamo divertirci in giro per la città? Allora ok, sarà una festa e ci divertiremo tutti. Il resto sono balle.

  9. Io sono molto più preoccupato e inc…ato per i giovanotti testa-pelata e braccio-alzato che TUTTI gli anni (e anche questo, tra non molti giorni) infestano il Lago di Como per le loro fetide manifestazioni-ricordo.

  10. Assolutamente prevedibile che non si scusino….. È il loro modo di concepire la libertà!!! IN SINTESI QUELLO CHE FANNO LORO È LA PERFEZIONE ASSOLUTA, È UN DOGMA….. IL RESTO È……
    In pratica dei naxxsti progressisti.

      1. Poveretto sei tu che difendi gente che ha fatto i propri comodi SENZA IL MINIMO RISPETTO PER IL 99% DELLA GENTE CHE LAVORA PARALIZZANDO PER CIRCA 6 ORE LA CITTÀ in modo assurdo e inaccettabile e per giunta vantandosi di non dover chiedere scusa.
        I loro metodi sono, in modo differente, EQUIVALENTI E ANCHE PEGGIORI DI CHI VOGLIONO CRITICARE PERCHÉ, E QUESTA È LA DIFFERENZA, QUESTI PROGRESSISTI SI VANTANO DI ESSERE CAMPIONI DELLA LIBERTÀ E DEI DIRITTI.
        OVVIAMENTE I LORO DIRITTI… E CHISSENEFREGA DEI DIRITTI DI CHI LAVORA O NON LA PENSA COME LORO.
        SONO DEI POVERI… INDOTTRINATI COME MINIMO.

        1. la questura ha accettato la manifestazione tempo prima, molto tempo prima. non è compito degli organizzatori gestire il traffico, è compito del comune. ma come state messi cristodio, siete solo dei repressi frustrati che in vita loro non si sono mai divertiti e quindi sfogate così la vostra rabbia. i muri imbrattato non vanno bene ma i turisti che lasciano cartacce, cibo, sporcizia e immondizia a terra o i CITTADINI che pisciano in giro va bene? sti muri voi manco li vede e manco ve ne frega niente, come dell’inquinamento ambientale. grandi, continuate con sta mentalità quadrata che vi realizzerete sicuramente.

  11. “La libertà, Sancho, è uno dei doni più preziosi che i cieli abbiano concesso agli uomini: i tesori tutti che si trovano in terra o che stanno ricoperti dal mare non le si possono eguagliare e per la libertà, come per l’onore, si può avventurare la vita”
    (Miguel de Cervantes)
    La libertà è davvero il tesoro più prezioso che possiamo avere. Ma è anche nostra responsabilità rispettarla, godercela e impedire a chiunque di portarcela via. Tutti ne abbiamo diritto ma abbiamo anche il dovere di preservarla. La nostra libertà tuttavia non può mai essere a discapito di quella del nostro vicino. Riflettiamoci bene, perché ogni volta che ci appropriamo di qualcosa che non è nostro, la nostra dignità ne risente. Non si usa dire che la nostra libertà finisce quando inizia quella di un altro?
    Quindi cara Assemblea Quarto Spazio/Street Parade “Reclame the Lake” siete ovviamente liberissimi di organizzare qualsiasi evento ma cercate al contempo di non appropriarvi di qualcosa che non vi appartiene. Ci vediamo al vostro prossimo evento!

      1. Aaaaaa Filippo Filippo….spero tu non faccia parte di chi ha organizzato l’evento…perché daresti ragione hai commenti che parlano di poca inclusività.
        Se sei uno che passava di lì per caso…

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