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“Muggiò era uno schifo”. Se ne deduce che Bertolaso l’avesse presentata alla cieca. Qualche testa cadrà a Milano o a Como?

C’è un cortocircuito politico-istituzionale assoluto e gravissimo nelle parole dure, sferzanti, al limite dell’offensivo (per i modi, i contenuti sono altra cosa) rivolte questa mattina da Guido Bertolaso al Comune di Como, via SkyTg24, e probabilmente in qualche misura pure ad Ats Insubria.

Queste, per la precisione: “Sto girando tutta la Regione per cercare centri vaccinali che devono essere realizzati. Quando sono stato a Como, il luogo (piazza d’Armi a Muggiò, ndr) che ho visto faceva semplicemente schifo, non era degno di una realtà e della bellezza come la città di Como e quindi vaccinare le persone in un posto deserto, un parcheggio sporco e non ben collegato mi sembrava un’operazione vergognosa per un luogo così importante”.

“Quindi ho chiamato le autorità competenti – ha rimarcato sempre Bertolaso – e mi sono fatto dare la realtà di Villa Erba, tra le migliori e suggestive di tutta la regione. Questo centro subito dopo Pasqua sarà pronto e potrà vaccinare circa 20mila persone al giorno. La verità spesso non sta da una parte o dall’altra ma sta in mezzo”.

Che la spianata di Muggiò, a chiunque dia un’occhiata, possa anche “fare schifo” ci può stare. I luoghi piacevoli di Como sono oggettivamente altri.

Ma al netto della terminologia che i rappresentanti – ma anche i consulenti – delle istituzioni dovrebbero sapere scegliere con una cura meno aggressiva, restano alcune domande tutte politiche in sospeso.

La prima: Bertolaso, nel suo giro a Muggiò della scorsa settimana, ha parlato  con i giornalisti persino dell’allestimento della zona come centro vaccinale, senza dire una sola parola nei termini utilizzati oggi via Sky. E allora, dove sta la verità?

Video – Bertolaso a Como: “Ecco come sarà l’hub di Muggiò. Vaccineremo 3mila persone al giorno”

La seconda: spiace doverlo rimarcare, ma il tema enorme che pone una così violenta bocciatura della localizzazione indicata dal Comune di Como alla Regione non sbuca dal nulla, bensì proprio da Palazzo Lombardia. Tanto è vero che venne inserita e illustrata nelle tabelle ufficiali mostrate e poi diffuse proprio dallo stesso Bertolaso, assieme al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e dalla vice Letizia Moratti, nella conferenza stampa ufficiale del 3 marzo scorso sugli hub territoriali (qui l’articolo, sotto la tabella in questione alla dicitura “tensostruttura in via Sportivi Comaschi).

Allora viene da chiedersi: con quale criterio la Regione aveva compilato quell’elenco? Al buio? Senza spere nemmeno che cosa stesse presentando in pompa magna, salvo poi bollare il tutto come “schifo”?

E in ultimo, terza domanda: usando la parola “schifo”, la sua eco ricade evidentemente su chi, in Comune a Como, aveva indicato lo spiazzo di Muggiò alla Regione. Meglio ripetere le parole di Bertolaso, per chiarezza: “Il luogo (piazza d’Armi a Muggiò, ndr) che ho visto faceva semplicemente schifo, non era degno di una realtà e della bellezza come la città di Como e quindi vaccinare le persone in un posto deserto, un parcheggio sporco e non ben collegato mi sembrava un’operazione vergognosa per un luogo così importante”.

E allora, davanti a una tale bocciatura con la bava alla bocca, senza appello, tombale, chi ha formulato quella proposta si deve dimettere? O lo deve fare qualcuno a Palazzo Lombardia, ossia colui o coloro che hanno preso alla cieca quell’indicazione proveniente da Como e l’hanno inserita nei documenti ufficiali, poi ridotti a carta igienica da Bertolaso?

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8 Commenti

  1. io non ho parole. sono veramente degli incapaci. L’importante è vaccinare velocemente più persone possibile….le belle location lasciamole ai turisti che se ci diamo una mossa potrebbero arrivare quest’estate!!!!!

  2. E pensare che se il centro sportivo di Muggiò non fosse stato abbandonato negli anni all’incuria più totale avremmo avuto un bellissimo palazzetto dove far giocare a basket e a pallavolo i nostri ragazzi ed effettuare le vaccinazioni, avremmo risparmiato un sacco di soldi che invece regaleremo ai gestori di Villa Erba.
    Ma a Como la lungimiranza politica non esiste, ad esempio, mentre nelle altre città si promuove la mobilità elettrica sia privata che pubblica nella città di Alessandro Volta inventore della pila elettrica, siamo riusciti persino ad estirpare un sistema filoviario storico in nome del progresso e dei bus diesel inquinanti…..

  3. Ci troviamo, da oltre un anno, in una situazione drammatica, con centinaia di morti al giorno e decine di migliaia di contagiati e, al posto di vaccinare la gente, sono in giro a cercare dei centri vaccinali vista lago e suggestivi.
    Se si fa un giro sulle sponde del lago, se ne trovano a bizzeffe di posti suggestivi e con vista lago, pieni di croci, statue e lapidi di marmo: se andiamo avanti così, saranno quelle le location degne della città di Como nelle quali finiranno molti dei nostri concittadini.

  4. Una cosa che lascia sempre perplesso dei dirigenti pubblici è lo spassionato amore per ciò che costa di più. Villa Erba è un bel posto, in ambiente suggestivo, con la bella stagione si può anche passeggiare nel verde ma costa di più. Anzi molto di più. Se questi signori dovessero utilizzare i propri risparmi, si innamorerebbero in questo modo delle soluzioni belle e suggestive per vaccinare in catena di montaggio migliaia di persone al giorno con la preghiera di sciollare al più presto? Mah….
    Francamente il nostro eroe poteva fare a meno di questa sparata. Soprattutto ora che la gestione dell’emergenza pandemia in Lombardia ha come unica saggia soluzione il commissariamento della Sanità lombarda. Mi fa impressione dirlo. Ma spero seriamente che il problema sia affrontato dai militari: ospedale da campo e tutti in fila pronti per la vaccinazione con visita dei tre giorni annessa. Altro che Moratti, Bertolaso, Fontana, Turba e leghisti al seguito…..qui ci vuole il vecchio Distretto! Il vecchio caporale che tiene ordine nella fila e sciollare alla fine del proprio turno con ancora la tintura di iodio sulla “tetta”!! Ma come è possibile che non si riesca più a fare queste cose???

  5. “vaccinare le persone in un posto deserto, un parcheggio sporco e non ben collegato “: ma l’obiettivo della campagna è vaccinare il maggior numero di persone nel più breve tempo possibile, o vaccinare le persone mentre godono della vista lago?
    perché se la scelta è andata su Villa Erba perché meglio collegata a livello viabilistico (ma sinceramente non mi pare) o per altri motivi organizzativi, ok.
    se invece la scelta è dovuta al fatto che a Bertolaso non piaceva la vista sulla canturina, allora l’incapacità di chi governa la nostra Regione è ancor più grave di quello che pensavo…

  6. “Egregio” superconsulente : ai comaschi interessa il vaccino , non è necessaria una “location suggestiva” per farlo.
    Mi auguro che vengano resi noti i costi di questa esperienza turistica.

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