Il prossimo 24 aprile Pisogne inaugura il Mirad’Or, un piccolo padiglione sul lago che sarà non solo un’opera d’arte a sé da cui ammirare il paesaggio, ma soprattutto una galleria di vetri e acciaio che ospiterà mostre di arte contemporanea visibili gratuitamente sia dall’interno che dall’esterno.
QUI UNA GALLERY COMPLETA DA EXIBART.COM
E il primo appuntamento sarà con le opere di Daniel Buren, uno degli artisti contemporanei più apprezzati al mondo, che presenterà quattro grandi teli luminosi visibili anche di notte fin dalla sponda opposta del lago.
“Ma cosa importa a noi di cosa fa Pisogne, che manco sappiamo dove si trova?”, è la domanda che, lecitamente, ci si potrebbe fare.
E invece no, dovrebbe importarci eccome. Perché Pisogne è una cittadina bresciana di neanche 8 mila abitanti tra l’Alto Sebino e la Bassa Valle Camonica nota solo per una splendida chiesa affrescata dal Romanino.
Però è affacciata, guarda caso, sul Lago d’Iseo, quello stesso lago dei Floating Piers di Christo nel 2016 (1,2 milioni di visitatori in due settimane di cui oltre 500 mila visitavano queste zone per la prima volta e 283 milioni di euro di indotto) e della prossima inaugurazione della gigantesca opera di Lorenzo Quinn “You are the World”. Insomma, quel lago che ha capito che non bastano i panorami e che l’arte contemporanea, soprattutto se la puoi vivere e sperimentare fuori dai musei, piace. E pure tanto. E se poi è anche capace di ridisegnare un pezzo di città ancora meglio.
Ok, noi invece continuiamo pure a fare finta che nessuno abbia niente da insegnarci perché tanto abbiamo il lago più bello del mondo. Continuiamo a guardare indietro invece che avanti tanto abbiamo le ville e i monumenti che sono su tutti i libri di storia dell’arte e continuiamo pure a discutere se sia meglio puntare sulle grandi mostre a Villa Olmo o sul Razionalismo (dibattito più che apprezzabile che abbiamo sostenuto e a cui abbiamo dato ampio spazio, sia chiaro). E preoccupiamoci di capire come verranno posizionate le panchine sul futuro lungolago (avranno lo schienale?) o come verranno ridisegnate le aiuole dei nuovi giardini a lago. Tutto giustissimo perché si vive anche di questo. Ma poi?
Continueremo a guardare il pelo nell’uovo, il dettaglio, la virgola? O alzeremo gli occhi e vedremo finalmente da quanto tempo non esiste un progetto più alto, il lampo di luce, il colpo di genio che al momento non piacerà a tutti, ma poi cavoli se gliene saremo grati?
L’anno prossimo si vota e tra poco parleremo di nomi e programmi. E che sia di sinistra, di destra, donna, uomo o alieno Como si merita un sindaco che vada oltre il tombino che fa rumore, l’asfalto rotto, i parcheggi che non ci sono e il lampione fulminato e chiami l’archistar a disegnare il lungolago (ok è tardi), a calare sulla Ticosa un’astronave alla Guggenheim che ha cambiato le sorti di Bilbao (non è tardi) o che magari ci faccia pure un parcheggio ma fighissimo, santocielo.
Ecco quello che ci insegna quella palafitta di vetro sul lungolago della microscopica Pisogne: che senza il guizzo del genio, alla lunga la bellezza da sola stanca.
9 Commenti
Io di solito non commento mai nulla, è una regola che mi sono imposto sia nel bene che nel male,ma in questo caso mi permetto di fare un eccezione per ringraziare l autore di questo articolo.
Non sorprende che abbiano costruito una struttura in riva al lago, assai brutta tra l’altro, ma sorprende che l’Amministrazione di un piccolo paese sul lago d’Iseo abbia l’intuizione che eventi di natura culturale siano di incentivo alle attività turistiche e commerciali del territorio. È questo che li muove e hanno ragione a muoversi in questa direzione. E fa altrettanto impressione come l’Amministrazione di una città famosa in tutto il mondo per le bellezze naturali e architettoniche, con una storia culturale straordinaria (a Como si è scoperta l’elettricità, e dici nulla!), non abbia un minimo di sensibilità su questi temi. Dopo Gaddi e i goffi tentativi del suo successore, non c’è stato nulla di rilevante dal punto di vista culturale. L’immobilismo è sovrano. Quando in campagna elettorale ci si presenta solo come antagonisti di quelli di prima, senza idee, senza progetti e con il solo obiettivo di accontentare quelle lobbies cittadine che ti hanno aiutato a farti eleggere, dove ci si vuole collocare? Dietro Pisogne ovviamente! ?
Si il degrado e’ ormai intollerabile, spero che i comaschi non sbaglino ancora, troppa gente che si ricicla da troppi anni e quindi….., una piccola citta’ che potrebbe brillare invece e’ un disastro, accattonaggio aggressivo e specie in Via Milano all’ uscita da Via Giulini ormai stabile con cappellino e scopa nominatosi gestore del tratto non trascura nemmeno chi passa in carrozzina, sotto il naso dei vigili, anche ieri a 5 metri i vigili multavano le auto sul carico e scarico ignorandolo come prevede il divieto di accattonaggio, ringraziamo il Sig. Sindaco di averlo emesso……
Articolo di puro buon senso e realismo, nulla da aggiungere.
La Casa del fascio di Terragni è un opera straordinaria il cui immenso valore si può capire SOLO dall’interno. Ovviamente visto che è impossibile accedervi viene semplicemente fotografata dall’estero e ogni tanto quanche pavido straniero cerca di entrarvi inutilmente.
Tipico modus operandi italiota che ci contraddistingue. Perché l’intero della casa del fascio ha un grandissimo valore???
Per la luminosità incredibile data dalle dimensioni delle finestre etc….
In sintesi abbiamo la prima piazza all’aperto del mondo all’interno di un edificio geniale e IMPEDIAMO DI POTERCI ACCEDERE.
LA GF PUÒ TRANQUILLAMENTE TRASLOCARE NELLA EX CASERMA DE CRISTOFORIS O MEGLIO ANCORA A SAN MARTINO SE SI VUOLE.
MA NON SI VUOLE.
E semplicemente grandioso il solo fatto che qualcuno abbia, finalmente e con coraggio, descritto la realtà dei fatti smontando l’autoreferenzialità locale.
Nessun luogo può autoproclamarsi il più bello del mondo…… basta muoversi e te ne convinci.!
Grande edificio in stile razionalista, museo del razionalismo, pinacoteca e ciò che si vuole… Navette per visite guidate alla Como romana, medievale e razionalista. Il resto parcheggio…
Se sei bravo o proponi qualcosa ti tirano le pietre..
Articolo ineccepibile! Abbiamo una delle location più belle al mondo e la lasciamo decadere sempre di più ogni giorno che passa. Solo un appunto in merito alla Sua conclusione “Ecco quello che ci insegna quella palafitta di vetro sul lungolago della microscopica Pisogne: che senza il guizzo del genio, alla lunga la bellezza da sola stanca.”, credo che possa anche bastare buonsenso, un sano pragmatismo e soprattutto rispetto della città e dei suoi abitanti che non meritano affatto tutto questo degrado. Purtroppo a Como il guizzo del genio in questi ultimi anni lo sopprimono appena emette i primi vagiti.