RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Punti di vista

Blevio, la rivolta dei B&B contro i taxi: “Volontari uniti per portare i turisti. Basta allo strapotere della lobby”

Se c’è un tema che ha animato l’ultima esatate comasca con discussioni, polemiche e confronti accesissimi è stato sicuramente quello dei taxi. Pochi, a volte introvabili, talvolta al centro di accuse e – a loro volta – sovente impegnati a controbattere a tono.

QUI TUTTI GLI ARTICOLI RECENTI SUL CASO TAXI

Ma anche all’inizio dell’autunno, a periodo clou passato, la vicenda resta al centro dell’attenzione. Oggi, nel caso specifico, ospitiamo una lunga lettera di Anna Scarrone, avvocato, residente a Blevio, ma soprattutto portavoce di un gruppo di B&B del paese (e probabilmente, a breve, non soltanto di Blevio). Con il documento, Scarrone non soltanto rilancia le accuse sui disservizi per turisti, residenti e in generale utenti del servizio Taxi, ma va decisamente oltre.

Innanzitutto invita chiunque non sia riuscito a usufruire del servizio di trasporto pubblico con le auto bianche a segnalare episodi e occasioni (anche scrivendo a noi alla mail redazionecomozero@gmail.com oppure direttamente alla nostra pagina Facebook); e poi Scarrone lancia, assieme ad altri gestori di B&B, una vera e propria rivolta, annunciando la creazione di un gruppo di volontari disponobili (“per spirito di soccorso”) a dare un passaggio gratuito ai turisti in difficoltà sul tragitto Como-Blevio, invitando “gli altri gestori dei B&B dei comuni limitrofi a fare altrettanto”.

Di seguito, il testo integrale di Anna Scarrone.

E’ di ieri sera la notizia che due turiste canadesi ospitate in un B&B di Blevio, dopo aver cenato al ristorante il Carrettiere di Como hanno tentato per un’ora di trovare un taxi, chiamando il 26.15.15, senza mai trovare un taxi che fosse disponibile. Ancora una volta, stranamente, il sistema di ricerca automatica dei taxi non riesce proprio a trovare un’auto libera se si pronuncia la parola Blevio.

Alcuni bleviani ormai hanno capito che quando sono a Como ed ordinano un taxi la sera devono dire come destinazione “Como” e solo dopo che il taxi si presenta – davanti al tassista ed al numero di taxi, suscettibile di individuazione e relativa denuncia – possono implorare di essere portati a casa.

Il sistema automatico di ricerca invece ti rimbalza sempre. Risultato: turisti disperati, che tentano di tornare a Blevio a piedi la notte su una strada pericolosissima, dove in piu’ le gallerie sono state chiuse ai pedoni.

Dato che sospettiamo che il sistema automatico di ricerca dei taxi a Como sia “pilotato” in modo da evitare di accettare corse ritenute scomode o poco lucrative intendiamo raccogliere il piu’ possibile materiale informativo circa data, ora, luogo ed esito delle chiamate, chiediamo a tutti gli utenti che hanno tentato di usufruire del servizio diurno ma soprattutto notturno e non ci sono riusciti di comunicarlo a Comozero (mail redazionecomozero@gmail.com o pagina facebook, ndr), in modo da poter poi corredare, con tutti i casi raccolti, una denuncia in Comune, alla Regione Lombardia ed anche in Procura per valutare eventuali responsabilità penali dato che trattasi di un servizio pubblico essenziale protetto dalla nostra Costituzione.

Chiederemo inoltre al Comune di Como, che sta rivedendo il regolamento relativo al servizio taxi, di introdurre modifiche nel regolamento eliminando la discrezionalità dei tassisti e la facoltà di scegliere se e dove portare i turisti: alla chiamata si risponde e non si chiede preventivamente “dove”: fossea 500 metri di distanza o all’aeroporto il tassista che vuole esercitare deve essere disponibile. Sarebbe del tutto inutile aumentare il numero delle licenze se poi i tassisti mantengono il diritto di scelta dei percorsi che piu’ gli aggradano.

Infine, in attesa che questo disservizio venga corretto in via definitiva, ci organizzaremo privatamente per far fronte alle esigenze urgenti dei turisti: nella nostra chat dei B&B Bleviani creeremo un gruppo di volontari disponibili per pura simpatia e spirito di soccorso, a dare un passaggio ai turisti in difficoltà nel tragitto Como-Blevio, ed invitiamo gli altri gestori dei B&B dei comuni limitrofi a fare altrettanto.

La sigla dei gruppi di autosoccorso sarà S.A.L.I., acronimo di Simpatici Automuniti di Libera Iniziativa: i passaggi saranno del tutto gratuiti ed improntati allo spirito di accoglienza e di simpatia, nel senso etimologico del termine: da “sun patio”  “soffro con” perché ormai di sofferenza trattasi. E noi, che al turismo crediamo come una delle forze trainanti dell’ economia lariana, diciamo No allo strapotere becero della lobby dei tassisti, viva i privati di buona volontà!

https://comozero.it/attualita/il-caso-dei-taxi-la-titolare-di-como-secret-garden-impossibile-prenotare-accompagno-io-i-clienti-il-bb-di-blevio-a-piedi-sulla-lariana-in-cerca-di-un-passaggio/

© RIPRODUZIONE RISERVATA

20 Commenti

  1. X non parlare dei turisti con alloggio a Bellagio o Tremezzo. Ore al telefono e se sono fortunati 100 € di taxi..
    Il comune di Como dovrebbe mettere navetta a prezzi onesti fino alle 24 per le principali destinazioni turistiche almeno nel periodo estivo

  2. Prima cosa nei condomini bisognerebbe VIETARE di fare b&b,gente che va che viene non si sa neanche chi siano…..I B&B devono essere in casa private autonome organizzate per accogliere il turista e le sue esigenze!Con questi B&B ci vorrebbe un giro di vite perché questa città sta diventando un porto di mare con di tutto e di più! I tassisti non c’entra no.

    1. I b&b vietati?? Ma lei è nell’era del paleolitico? I migliori “vicini” di casa sono proprio chi non conosci, perché non li vedi mai, non hai discussioni inutili, cause, stalking ecc ecc..e soprattutto non to ammali..ho vissuto per anni in residence ad uso temporaneo quando ero in affitto che per me sono diventati anni, mai stata meglio..non li vedevo ne sentivo mai..i vicini migliori! Vietare di avere una rendita? La si chiederà a lei!

  3. Se non sono sufficienti i taxi, si diano più licenze. Il numero delle licenze è regolato dall’art 6. del Regolamento comunale sul trasporto di persone mediante servizio di taxi (n.21/1999). Il secondo capoverso dell’art.6 indica il numero massimo dei taxi in circolazione, 45. Da allora nonostante la trasformazione della città in località turistica non è cambiato il numero e per di più il Regolamento e le Leggi che richiama vietano la licenza rilasciata a cooperative e consorzi. 45 licenze non sono sufficienti e se consideriamo i turni, le licenze non esercitate e le indisposizioni sarebbe già un miracolo avere 10/15 taxi disponibili in città. Quindi? Semplice. L’unica soluzione è che il Comune, nei limiti previsti dalla Legge e dai Regolamenti regionali, rilasci più licenze. Se ci fosse il Rapinese d’opposizione non perderebbe un istante per chiedere che sia risolto il problema ma abbiamo il Rapinese Sindaco e la domanda è un’altra. Chissà quanti istanti serviranno per veder rilasciare licenze? E chissà come si incazzeranno i taxisti quando saranno rilasciate qualche decina di licenze a gratis? Mah…. Rapi facci sognare!!! 😊

  4. La legge dice che il servizio taxi ha l’obbligo di effettuare la corsa all’interno del comune di rilascio della licenza mentre se la corsa è destinata fuori dal comune non ha l’obbligo,basterebbe che il comune di blevio rilasciasse un paio di licenze…

    1. I terzi trasportati sono SEMPRE risarciti direttamente dalla compagnia del conducente, indipendentemente dalla responsabilità e in tempi brevi. È lo stesso iter che si segue se si trasporta un amico o un conoscente o un parente, niente di piu, niente di meno

  5. Bella e lodevole iniziativa, andrebbe estesa a tutto il lago, ma anche alle zone limitrofe la città di Como, in attesa che in Italia qualcuno si svegli e provveda a liberalizzare questo settore. E’ incredibili come lobby improbabili, dai tassisti ai gestori delle spiagge, riescano a tenere in scacco una intera nazione.

Lascia un commento

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo