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“Senza turisti tornereste a lavorare in fabbrica nella Como morta alle 19? Noi sognavamo la città così viva”

Negli ultimi tempi hanno sicuramente occupato la scena, a Como ma un po’ in tutto il mondo, i temi, i problemi e le riflessioni sull’overtourism. Oggi ospitiamo un intervento di natura decisamente diversa: è quello di Alberto Frigerio, nome conosciutissimo sul Lario nonché anche già assessore provinciale.

Di seguito, il testo integrale (per opinioni, interventi e repliche scrivere a redazionecomozero@gmail.com).

Chiudere i b&b, mettere ticket ingresso, iniziare una campagna anti-turismo? Prima di prendere decisioni basate su isterismi, sarebbe necessario cambiare le politiche generali sul turismo.

Non sì può pensare ad esempio di organizzare le Olimpiadi, spendendo cifre terrificanti, e nello stesso tempo sottrarre ricettività o addirittura urlando state a casa vostra.

Per coerenza bisognerebbe togliere i ministeri e gli gli assessorati al turismo, regionali, provinciali e comunali, togliendo i relativi fondi di promozione turistica dai bilanci. E poi, attendere con pazienza il fallimento di bar, ristoranti, alberghi per tornare alla vecchia Como, quando alle 19, alla chiusura dei negozi, la città moriva.

Tutti disponibili a tornare a lavorare in fabbrica tessile o in tintoria ?

E gli immobili torneranno sul mercato degli affitti, ma per chi che i comaschi dovranno migrare e cercheranno lavoro in nuove zone turistiche?

Io sono in pensione. Avrò un po’ di difficoltà a trovare un caffè aperto, ma posso sempre passeggiare sul lungolago. Solo. E potrò tornare a pensare quando da giovani sognavamo una città viva, una città turistica, piena di gente con voglia di vivere.

La villa da 7 milioni sul Lago di Como perfetta per Taylor Swift esiste: è questo angolo di paradiso

Giambattista Vico la sapeva ben lunga.

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84 Commenti

  1. Scusate se non ho letto tutti i vostri commenti, sono davvero numerosi. Però, di quelli che ho letto, con attenzione, non mi pare che sia stato fatto cenno ad un dato incontrovertibile: non si può fare il confronto con 30 anni fa semplicemente perché 30 anni fa c’erano 3 miliardi di esseri umani in meno sulla terra…. Turisti o semplici abitanti. Siamo troppi. Il confronto tra turismo vip e turismo plebeo, corretto in termini di pianificazione dell’offerta, non può saziare tutti. È una questione di spazio. Mancano i parcheggi? Ovvio, l’auto sotto il sedere la vogliono tutti e il numero di turisti è in aumento. La soluzione è costruire parcheggi multipiano x tutti? La soluzione è capire a quale prezzo offrire il prodotto, e il turista deve essere consapevole del bene che acquista facendo turismo. Se non cogliamo questo aspetto e vogliamo tutto a disposizione di tutti, continuando con uno sviluppo economico che non tenga conto della sovrabbondanza di richiesta – e a Venezia l’hanno capito prima, essendo un bene che durerà forse ancora solo x 70 anni – faremo investimenti a vuoto

  2. Chi è causa del suo mal pianga se stesso” cto. dall’Inferno di Dante Alighieri
    Abbiamo semplicemente distrutto a livello planetario quell’equilibrio, inteso come rapporto ottimale fra gli organismi viventi e l’ambiente naturale per cui, ogni tentativo di recupero non trova più spazio per essere attuato.
    L’umanità nella sua intelligenza finalizzata a massimizzare il singolo profitto, si é “cagata” in testa e ora non sopporta più il proprio odore.
    Quando la natura, senza fretta e senza bisogno di denari, ci avrà espulsi dal proprio organismo, essa riprenderà il proprio equilibrio dissolvendo così ogni problematica di umana causa.
    Ma noi non ci saremo.

  3. Non sono di Como ma ci vengo spesso qualche volta anche come turista. Tempo fa ho visto una foto che deprecava dei turisti seduti per terra a mangiare una pizza. Per risolvere il problema basta costruire una panchina…
    Il turismo è il petrolio dell Italia ma va gestito e gestito BENE e quando è gestito bene poi va ancora MIGLIORATO. I cittadini devono scegliere bene chi gestisce le loro città e la loro nazione oppure lamentarsi….

    1. Condivido pienamente. Tutte le problematiche riguardanti il turismo sono dovute alla scarsa lungimiranza e alla mancanza di gestione. È più facile subirlo che governarlo. Purtroppo la classe dirigente non ha capito che il turismo è il petrolio di questo paese e lo dico da straniera.

  4. Sarebbe bello immaginare che insieme al turismo esistessero altri settori trainanti, ma purtroppo non è così…e non puoi chiedere ad un italiano di lavorare alle condizioni di un cinese e per giunta vivendo in Italia. La realtà è che non rimane altro… o si fa la valigetta e si emigra. Lo abbiamo già fatto, ma all’ epoca c’era ancora la voglia di metter su una bella famiglia numerosa, perché quello sapevano fare gli italiani e lo facevano pure in Australia. Adesso che si cerca l’affermazione professionale ed i figli sono un peso, non ci si accontenta di lavori mediocri: servi del lavoro peggio di un secolo fa.

    1. Veramente ben detto! …e poi i turisti si mettono a terra perché non hanno posti più comodi. Perché non ci sono sufficienti panchine! Qui è in gioco l’intelligenza ed il saper vedere oltre dei responsabili del turismo: ATTENZIONE AL DELICATISSIMO EQUILIBRIO TRA BUON TURISMO A PESSIMO TURISMO CHE TAGLIA FUORI IL TURISMO INTERESSANTE PERCHÉ CHI PUÒ SPENDERE UN PO’ DI PIÙ NON SI MISCHIA CON CHI SI UBRIACA, MANGIA E DORME A TERRA E PISCIA OVUNQUE. FATE BENE ATTENZIONE A COME PROGRAMMATE CONTROLLO, PULIZIA, COMPORTAMENTO CORRETTO, NON FATE COME FIRENZE, PER ESEMPIO!

  5. Forse non ve ne siete accorti ma ci è rimasto solo il turismo, hanno venduto tutto, fiat, magneti marelli, farmaceutiche, chimiche, pure le squadre di calcio, andremo all’esterno a fare i cameriere, con tanto rispetto per settore dove ho lavorato per anni

    1. Giusta osservazione.Non è rimasto più nulla tranne che prendete in giro i cittadini da parte di una classe politica mediocre e incapace,al di là dellafacile propaganda.Non è turismo, è assalto distruttivo alle città, conciati pazzeschi per chi ci vive.Come a Venezia,dove il veneziano paga tutto alla stregua
      di un australiano o giapponese di passaggio. Le città italiane non sono fatte per rapporti numerici di questo tipo…l’impatto non aiuta nessuno. Siamo diventati un popolo di camerieri e pizzaioli,con tutto il rispetto per questi lavori.Un pò poco,troppo poco.Lassessore che parla come i 4 amici al bar dovrebbe avere un pensiero di maggior respiro,almeno u a visione progettuale,invece nemmeno 3 panchine e dei bagni pubblici,più vigili per i controlli e le sanzioni….il nulla.

    1. Vero! Non ho più voglia di andare a Como benché la ami molto, tutto è da conquistare, perfino il parcheggio a pagamento! I giovani, credo fino a massimo 45 anni, pur andandoci più raramente, ci vanno ancora a fare acquisti, pranzare o cenare ma, nella bella stagione, a volte rinunciano perché sono già stanchi e stressati dal lavoro, non hanno voglia di brigare per tutto. È difficilissimo trovare la soluzione per equilibrare il flusso delle persone, delle auto, dei bambini e dei commercianti ma devono farcela, altrimenti ci sarà uno squilibrio tra il turismo ( specialmente estivo e quello locale che mi sembra piuttosto affezionato, non parliamo delle persone di una certa età che lentamente lo stanno escludendo eppure sono quelle con maggiori possibilità economiche

  6. Fuffa per fuffologi. Tanto comandano i danee e finché tira ci troveremo il Lario invaso dai cafoni in bermuda. Poi un giorno passerà la moda e i turisti cominceranno a domandarsi perché devono pagare per sottoporsi alle stesse torture quotidiane che spettano gratis ai poveri residenti rimasti. A quel punto la bolla scoppierà e Como tornerà il mortorio che é sempre stato. Ancora dieci anni, penso, poi si respirerà di nuovo.

  7. Discussioni di lana caprina utile unicamente a dare sfogo a frustrazioni, malesseri e rancori (e ad aumentare il successo di Comozero)
    Il mondo va avanti come vuole lui, non come vorrebbe tizio o caio (me lo hanno insegnato alle elementari); non rimane altro che adattarsi, al meglio possibile.
    Anche perchè le fabbriche alle quali si vorrebbe ritornare non esistono più.

  8. Il turismo è un’industria che va protetta e regolata collaborando con la città che merita un riguardo particolare.
    La città con i suoi cittadini non devono difendersi, ma in un certo senso collaborare sapendo che la loro presenza è fondamentale perché creano l’ambiente e lo mantengono.Pertanto gli amministratori devono garantire i servizi e la sicurezza che sono alla base di un turismo di qualità.

    1. Vero! Se non c’è l’ equilibrio fra ciò che attira il turista di qualità, e la popolazione che ci vive, prima o poi finisce male.
      Mi permetto di accennare il turismo di Firenze, dove ho vissuto 10 anni solo per darvi un esempio pratico di ciò che non si può permettere che succeda anche qui, parlo solo dei ragazzi e delle notti di movida, droga, ubriachezza e chi ha fantasia aggiunga. ‘Sti ragazzotti che avevano rapporti intimi, vomitavano per strada. I giornali locali ne hanno tanto parlato, tipi strani che girano là dove c’è “casino” a tutto questo si aggiungono zingari, stranieri in situazione irregolare: una città d’arte bellissima ridotta così….fa tanto male al cuore. Per favore, organizzate bene il territorio, fatelo con tanto buonsenso e fate molta attenzione a chi potrebbe arrivare attratto dalla confusione o dal denaro che circola con una certa velocità Auguri

  9. L’unico commento con qualche simulacro di raziocinio é quello di “eeeeee”. Che chiude bene dicendo che é bastato un risveglio del turismo per sotterrare tutta Como!
    Aggiungerei, se mi é consentito, che uno stadio calcistico in centro città é un iperbole parossistica. Così come l’area Ticosa, una cicatrice a cielo aperto, un cubo di Rubick irrisolto. Il resto sono piagnistei di immaturi mocciosi, scoperte tardive dell’acqua calda, pettinatori professionali di bambole.

  10. Non si discute il “tourism” ma l’”overtourism”. Una città turistica non deve essere necessariamente una città caotica come una città a vocazione industriale non deve essere necessariamente una città morta. Il tema è un altro. Per quale motivo chi risiede a Como deve accollarsi una serie di disagi dovuti a un turismo arraffone e senza regole? Per quale motivo, chi risiede a Como, oltre a beccarsi i disagi dell’overtourism, deve beccarsi i costi dei servizi pubblici, si pensi alla spazzatura, per quegli esercenti che dall’overtourism generano “over” profitti? Perché le associazioni degli operatori turistici non contribuiscono con parte dei loro profitti al benessere della cittadinanza che a Como ci risiede? Non stiamo parlando di un ritorno al grigio passato ma di un futuro più ordinato e vivibile.

    1. Io abito a Vertemate vicino alla discoteca albert di fino mornasco suonano all’aperto fino alla 1 di notte ,sporcano le nostre strade e il nostro comune non può fare nulla per farci dormire purché loro hanno il permesso datogli dal comune di fino mornasco,alla fine parte tutto da lì .

  11. Premessa: non è limitando la ricettività che i problemi di Como verranno eliminati. Anzi, aumenterebbero. Dai commenti emerge chiaramente la mancanza di servizi e di attenzione verso i cittadini (lamentela che condivido). È necessario creare un circolo virtuoso in cui gli introiti derivanti dal turismo siano destinati al miglioramento dei servizi (trasporti, opere pubbliche di vario tipo, sicurezza ecc.). Dobbiamo ambire a migliorare questa città, e il turismo deve essere il veicolo principale per raggiungere questo obiettivo. Como è ormai una delle mete turistiche più ambite a livello mondiale, e non si può tornare indietro, su questo fatevene una ragione!

    Come dicevo all’inizio, un turismo con minore ricettività si trasformerebbe in un turismo mordi e fuggi (ad esempio in giornata da Milano, o peggio in auto da qualche altra località). Questo tipo di turismo è dannoso per le località, poiché pochi ne beneficerebbero a livello economico e di indotto. In questo scenario, la città sarebbe comunque congestionata, le lamentele continuerebbero e tutti sarebbero insoddisfatti.

    Il turismo è qui per rimanere; dobbiamo capire come sfruttarlo al meglio. Ci sono le persone giuste per farlo?

    1. Ma hai mai visto cosa arriva tutti i giorni da Milano con il treno e ci ritorna la sera? Ma hai mai visto cosa scende al mattino dai pulmann che ripartono dopo tre ore? Ah ecco!

      1. Certo, vedo con i miei occhi ogni giorno essendo pendolare su Milano. Ed è proprio il succo del mio discorso. Se si limita la ricettività, si va ad alimentare ancora di più questo turismo, che è quello dell’arrivo, scendo, mi faccio un giro, prendo un gelato e me ne vado. Questo turismo c’è e non lo si ferma. Ma alimentarlo, costringendo le persone a soggiornare fuori Como mi sembra darsi la zappa sui piedi.

      1. Ti ringrazio. Molti non comprendono, ma il turismo sul lago è come un’onda. La puoi cavalcare o essere travolto. Ma l’onda non la fermi.
        A meno che qualcuno non voglia costruire dei muri ed impedire l’accesso…. ma spero che sia rimasto un filo di buon senso in giro.

  12. Anni fa organizzavo una mezza giornata con un’amica che non vive a Como e, per ridere, dicevamo :facciamo le turiste. Beninteso in un giorno feriale.
    Si mangiava fuori, oppure un gelato al Ceccato, un po’ di vetrine, qualche volta il battello per il giro breve.
    Ora non si fa più per le ragioni che tutti possono capire: per il battello ci vogliono ore di coda, il gelato da seduti è diventato inavvicinabile, nelle strade si cammina a spintoni.
    Grazie Como per come tratti i cittadini.

  13. Abito a Desenzano del Garda, situazione molto simile a quella di Como infondo: città lacustre, meta turistica nazionale ed internazionale, quindi tessuto economico e sociale molto simile. Quando si dice che il turismo porta benessere e soldi, vorrei capire una cosa: A Como, negli ultimi 30 anni, quante corse di autobus urbani hanno aggiunto? Qui ne hanno aggiunta una, che per altro alle 20 termina il servizio e collega le frazioni. La polizia locale di quanti agente e auto dispone? Perché qui, a parte il fine settimana, la polizia locale di notte non c’è. E l’ospedale? Il nostro ospedale non è a norma anti sismica.. eppure è aperto. Gli affitti? Come siamo messi a case ad affitti calmierati? Non ne hanno più costruite, salvo l’edilizia popolare che comunque è sempre esistita.. ed è decisamente inferiore alle reali necessità. Quindi io vorrei capire cosa intendono questi amministratori di località turistiche come Como e la mia Desenzano: MA DOVE VANNO STI SOLDI? Dov’è IL BENESSERE che porta il turismo? Dove avete speso quelle risorse? L’unico motivo per cui siete contrari alle misure proposte è perché voi siete proprietari di case vacanze. Sono sicuro al 100% che a Como, come qui a Desenzano, in consiglio comunale e negli assessorati ci sono imprenditori che gestiscono case su Air B&B e OVVIAMENTE queste persone non faranno MAI l’interesse dei cittadini, ma solo quello del loro business – anche a costo di massacrare la città.

    1. Eccolo un altro che non ha capito che senza 80000 italiani che varca o il confine ogni giorno, l’economia del Canton Ticino crollerebbe, i soliti stereotipi. Poi magari è il primo frontaliero della spesa che affollato i supermercati di Como e zone limitrofe.

    1. Infatti, anch’io venivo tutti gli anni con la mia famiglia a fare un giro nella vostra bellissima città: giro in battello e poi pranzo in un ristorante o bar..
      Sono venuta lo scorso anno con una mia amica e non siamo riuscite né a prendere il battello (code allucinante) né a mangiare al ristorante (prezzi troppo alti per noi). Troppo caos, Como perde la sua bella identità con sto casino.
      Peccato, non tornerò più

  14. E’ indubbio che la città fosse meglio prima: adesso lo è solo per i proprietari di attività commerciali o di case vacanze che possono scorrazzare per il centro con il loro bel mercedes cabrio e il loro sorriso da persona poco sveglia che, senza la fortuna del turismo, adesso continuerebbe a vendere latticini e salumi in qualche vecchia botteguccia…e ci sarebbe molto da dire sul fatto che la città sia più viva. Non è vero che lo sia, ci sono in giro molte persone, questo sì, ma non c’è nulla da fare oggi come trent’anni fa, basta andare in giro dopo le 22, quando i turisti hanno finito di cenare per trovarli a zonzo senza sapere bene dove andare o cosa fare per occupare il tempo.

  15. Soluzione ce menu turisti poveri b&ba case affitto breve più turismo alberghiero. Turisti di b&ba mandiamo se va bene una pizza in due restourante non guadagna su turista così . Turismo alberghiero esce ogni sera va gite porta soldi bar restourante e crea lavoro per altri piccoli negozi . B&ba guadagni sono per privati e supermercati.

  16. È palese,che la città di Como,come tantissime altre città italiane, è stata presa d’assalto INCONTROLLATO DAL TURISMO,FUGGI E MORDI(vedi tutti questib&b,sorti come funghi).cosa si può fare?Sicuramente,mettere un co trollo serio ai b&b,un ingresso contingentato per tutta la città.NON È PORTARCI INDIETRO NEL TEMPO,MA DISPORRE MEGLIO DEL NOSTRO TEMPO ATTUALE,CONSENTENDO AI COMASCHI DI OGNI ETÀ,DI RIAPPROPRIARSI DELLE STRADE,DEI GIARDINI,DELLE GITE IN BATTELLO,O PULLMANN,DI GODERSI UN SERENO POMERIGGIO, O SERATA,SEDUTI IN UN BAR O RISTORANTE DELLA CITTÀ,XON I PROPRI CARI,SENZA L,’ANSIA DELLA FOLLA,SCONSIDERATA,PER RAGGIUNGERE,UN QUALSIASI PUNTO DELLA CITTÀ.

    1. Che bello, come un bel po’ di anni fa! Ecco ciò che si percepiva, respirava, valeva oro. Si spendeva ma si era soddisfatti e si passava una bella giornata che ricordavi con nostalgia e tornavi;

  17. Nessuno ha chiesto a questo signore quanti b&b ha in centro?
    Sognava la città viva io da ragazzo vivevo in un centro storico vivo e pieno di residenti, lei è lo sterotipo del politico prima repubblica sia serio alla ns. Età è meglio tacere.

  18. D’accordo al 101% con il Frigerio!!! Assolutamente fuori luogo, fuori tempo e insensate le critiche sterili da bar dove “si stava meglio quando si stava peggio” BASTA BASTA BASTA!!! TUTTI PRETESTI PER LAMENTARSI DI QUALCOSA…se non ci fossero i turisti ?”saremmo da terzo mondo”…ci sono i turisti? “e basta turisti!!!”..insomma…che ci vogliano politiche che prevedano sinergie e iniziative per consentire la convivenza e IL GODERSI SENZA SUBIRE questo turismo, nessuno lo discute…ma che si cerchi di andare in contromano con lo sviluppo francamente è grossolanamente STUPIDO!!!

  19. Nessuno si è preso la briga di regolamentare prima certe situazioni come concessioni ad esercizi turistici ed airbnb, perchè i soldi fanno sempre gola e la pianificazione intelligente è vista come un ostacolo e una limitazione alle potenzialità della destinazione. Che poi, di che potenzialità si parla? Esistono per chi può investirci, per tutti gli altri residenti diventa solamente una condanna a vivere un disagio quotidiano senza fine, e se Frigerio non se ne rende conto, tali residenti non godranno mai di quella che definisce una città viva, perchè saranno man mano espulsi dai prezzi esorbitanti delle case e dalla mancanza di servizi, dato che viene tutto convertito in chiave turistica. Una città vuota di persone che ci vivono e piena di turisti che passano, consumano e se ne vanno non alle 19 ma quando la stagione è finita, quella sì che è una città morta, privata irrecuperabilmente della sua cultura per sempre, è un parco divertimenti che finita l’onda chiude i cancelli. Eppure di esempi molto più avanti col degrado ce n’è, basta aprire gli occhi.

    1. Concordo pienamente. Affollata non significa viva. I negozi per i cittadini stanno diminuendo e l’orario è sempre lo stesso. Non mi pare che ora i negozi chiudano alle 22. Sono solo aumentati in maniera esagerata alloggi e tavolini.
      I cittadini cosa trovano ai ristoranti? Carbonara e amatriciana (non tipiche della città e pure fatte male) e z che prezzi?

  20. Ma perché il mondo deve essere solo tutto bianco o tutto nero? Meglio lavorare nel turismo piuttosto che in tessitura o tintoria? Lo chieda aggli addetti sfruttati e sottopagati. L’ha detto, lei é in pensione.

    1. Frabronco. lavorare in tessitura o tintoria? ma quali tessiture o tintorie sono ancora attive sul ns territorio, il tempo delle Ticosa, Colora, Pessina è passato e non torna più (condivido le riflessioni di Frigerio)

      1. @Evaristo, tintoria e tessitura è solo un esempio, portato dal Sig. Frigerio stesso come sinonimo di fabbrica. per quanto mi riguarda, come ex operatore del settore fortunatamente in pensione da tre mesi, concordo con lei, e lo sostengo da mesi. il tessile comasco è morto e defunto più della Como pre over-tourism alle sette di sera.

      2. Direi che molte aziende comasche hanno chiuso o emigrate in altri paesi, di conseguenza spalanchiamo al turismo mordi e fuggi. Mentre le aziende fuggono.
        Il succo è d’accordo che con il turismo porta soldi, ma per chi? Per pochi! I prezzi volano, e guarda caso, i stessi prezzi anche per i residenti e dintorni!

  21. non è possibile vedere solo nero o bianco, ed anche in questo caso la situazione è evidentemente più compklessa dell’analisi semplicistica riportata. Non può valere l’alternanza o ti tieni il turismo o si torna a lavorare in fabbrica. perchè invece non ragionare su come gestire questa risorsa che è il turismo, invece di subirla. è chiaro che ci debbano essere regole chiare e soprattutto che vengano fatte rispettare, ci devono essere dei limiti, oppure girando il punto di vista, ci devono essere delle maggiori tutele per i residenti per fare in modo che la città non sia solo un grande villaggio turistico ma anche una città viva e vitale.

  22. Io mi domando sempre perché si debba ragionare per estremi, basta viaggiare per capire che il turismo convive bene con la cittadinanza quando é regolato.
    Nessuno ce l’ha con i turisti, il problema é che la quantità di turismo sta portando disagio importante alla cittadinanza (che si trasferisce altrove), basta andare in altre città (ben più turistiche di Como) per vedere come il turismo sia regolata, con zone ad hoc dedicate alla movida ma dove nelle altre zone la notte la gente riposa serenamente (eh si, perché chi abita in una città la notte ha bisogno di dormire per lavorare l’indomani).
    Il problema sono i bnb ormai disseminati ovunque, con i turisti che suonano campanelli a caso in piena notte perché non sanno quale sia il loro, che organizzano festini in appartamenti ecc, tavolini dei bar ormai dilaganti che comportano una difficoltà enorme di movimento a piedi o in bici perché viene meno lo spazio per il numero di persone che ci sono, insomma… parliamo di qualità della vita…non di banalità.

      1. Grande scoop caro Tacchini … degno di fanpage o delle Iene …. Peccato che Matteo non lavori più da AirB&B da almeno 2 anni …. Meglio avere fonti più serie e sicure. Ma comunque importante è inculcare sospetti, divulgare fakenews ….

          1. Esatto, nessuna proprietà di casa vacanza o affitto breve … e quindi airb&b solo quando vado in vacanza per visitare nuove località…

    1. Lei ha ragione. Ma c’è anche altro. Ho 70 e di storia contemporanea di Como ne ho vista un bel pò. Bisogna aggiungere le agenzie di viaggio. Il costruzione di pullman enormi, i divi che Clooney ha trascinato e con essi il rimbalzare del nome di Como a livello planetario e infine, ultimo, ma non ultimo, anzi primo, Internet con i vari social youtube ecc. È tutto un sistema A parte il turismo da ignoranti, da pecore, ci vanno i vip, ci vado anch’io per fare il selfie

  23. Mettete i cessi dappertutto, illuminate dove è buio, risolvete il nodo viabilistico di piazza Matteotti, venitene a una con il coordinamento nuovi giardini-stadio, date la possibilità di acquistare i biglietti on line per tutto, aumentate i taci, aumentate i bus sulla lariana, mettete una ztl variabile per Villa Geno, scavate un autosilo in zona giardini pubblici, regolate una volta per tutte Villa Olmo, sistemate le tre magagne della nuova biglietteria navigazione, date spazio all’ente del turismo, sistemate i musei, sistemate l’asilo razionalista, aprite San Carpoforo, sistemate il retro terremotato del monumento ai caduti… cari concittadini, eravamo indietro su tutto, e con due colpi ben assestati di overtourism siamo finiti sotto.

    Se tanti rimedi sono impegnativi e richiedono tempo, altri si risolvono con uno schiocco di dita.

    Ma qui sembra che le priorità siano:
    1) non spendere;
    2) non tirare fuori un euro;
    3) risparmiare.

    1. Hai scritto il programma perfetto per un’amministrazione Comunale eccellente. Che però non è questa.
      Spero che i futuri candidati prendano spunto.

    2. Aggiungerei di bombardare la Ticosa cosí si decideranno a metterci mano
      Ma che bello é stato sedermi su una panchina con il gelato e veder passare tanta bella gioventú straniera?
      Forza, aumentare gli introiti e reinvestire

    1. A me sembra che la situazione sia esattamente la stessa, solo che ora è pieno di cafoni extra che arricchiscono pochi furbi. Como morta alle 19? Più alle 22, quando ogni singolo ristoratore chiude i battenti e restano solo i 4 bar della movida. 20 anni fa c’erano cinema, locali con musica dal vivo e l’imbarazzo della scelta per mangiare o bere un drink. Gli stessi amministratori che hanno sepolto queste attività sono quelli che ora promuovono il turismo, basta che alle 22 vadano tutti a letto

    2. Mi piacerebbe sapere che età ha per capire in quale Como ha vissuto nella giovinezza per risponderle in modo più appropriato possibile. Ne ho 70 e a18 anni era una città,morta il centro morta, gli abitanti espulsi sostituiti da uffici che chiudevano alle 17/18 e i negozi alle 19.30. La situazione era peggiorata dalla televisione che incollava in casa la gente spezzando la socializzazione nel tempo libero serale. Solo noi giovani deli quartieri esterni, senza mezzo proprio, ci trovavamo in piazza a vagare per le vie o sederci al bar a consumare un caffè, un gelato ecc. . I turisti era un piacere vederli e incontrarli ed averli vicino di tavolino al bar o al ristorante. Potevi comunicare anche senza conoscere l’inglese. Non percepivi alcuna fretta nevrotica . L’atmosfera era rilassata e calma. I suoni non erano una assordante marmellata indistinta di rumori. Inutile proseguire. Il futuro non mi appartiene e come diceva Montanelli, riportando le parole di Ojetti, gli italiani sono un popolo di contemporanei a cui il passato non interessa per imparare il meglio ed evitare il peggio.

  24. Non credo che un barista viva meglio di un operaio. E comunque vivere in centro è diventato un incubo per rumore e affollamento. Forse se hai un paio di appartamenti da affittare e ti puoi comprare una villa a Cernobbio, allora si..

    1. Non penso che barista viva meglio specialmente se deve pagare affitto oltre mille euro al messe se poi fortunata di trovarlo. Li resta pagare b&ba e manca stipendio .

  25. Pagare per entrare in città è da medioevo, finalmente una città viva, certo andrebbero viste certe situazioni per accogliere al meglio i turisti e non bullizzare i comaschi

  26. Ci lamentiamo dei turisti che portano vitalità e benessere a tutta la comunità , ma non si spende una sola parola per il degrado e i troppi episodi di cronaca dovuti a ” turisti irregolari” che quotidianame assistiamo e leggiamo sui bollettini di cronaca quotidiana.

    1. A tutta la comunità in che modo? Facendo chiudere asili e rendendo impraticabili mezzi pubblici e strade? Facendo salire il prezzo già oltraggioso dei parcheggi a pagamento e facendo spostare i posti riservati ai residenti lontano dalle residenze stesse? Facendo salire i prezzi degli immobili in maniera spropositata?

  27. Frigerio ha ragione , ma così è una città invivibile , ci vogliono infrastrutture adeguate e un poco di coraggio degli imprenditori ad investire per realizzarle , In questo momento abbiamo solo un sindaco eccezionale che sta contrastando sciacallaggi

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