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Punti di vista

“Senza turisti tornereste a lavorare in fabbrica nella Como morta alle 19? Noi sognavamo la città così viva”

Negli ultimi tempi hanno sicuramente occupato la scena, a Como ma un po’ in tutto il mondo, i temi, i problemi e le riflessioni sull’overtourism. Oggi ospitiamo un intervento di natura decisamente diversa: è quello di Alberto Frigerio, nome conosciutissimo sul Lario nonché anche già assessore provinciale.

Di seguito, il testo integrale (per opinioni, interventi e repliche scrivere a redazionecomozero@gmail.com).

Chiudere i b&b, mettere ticket ingresso, iniziare una campagna anti-turismo? Prima di prendere decisioni basate su isterismi, sarebbe necessario cambiare le politiche generali sul turismo.

Non sì può pensare ad esempio di organizzare le Olimpiadi, spendendo cifre terrificanti, e nello stesso tempo sottrarre ricettività o addirittura urlando state a casa vostra.

Per coerenza bisognerebbe togliere i ministeri e gli gli assessorati al turismo, regionali, provinciali e comunali, togliendo i relativi fondi di promozione turistica dai bilanci. E poi, attendere con pazienza il fallimento di bar, ristoranti, alberghi per tornare alla vecchia Como, quando alle 19, alla chiusura dei negozi, la città moriva.

Tutti disponibili a tornare a lavorare in fabbrica tessile o in tintoria ?

E gli immobili torneranno sul mercato degli affitti, ma per chi che i comaschi dovranno migrare e cercheranno lavoro in nuove zone turistiche?

Io sono in pensione. Avrò un po’ di difficoltà a trovare un caffè aperto, ma posso sempre passeggiare sul lungolago. Solo. E potrò tornare a pensare quando da giovani sognavamo una città viva, una città turistica, piena di gente con voglia di vivere.

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Giambattista Vico la sapeva ben lunga.

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41 Commenti

  1. L’unico commento con qualche simulacro di raziocinio é quello di “eeeeee”. Che chiude bene dicendo che é bastato un risveglio del turismo per sotterrare tutta Como!
    Aggiungerei, se mi é consentito, che uno stadio calcistico in centro città é un iperbole parossistica. Così come l’area Ticosa, una cicatrice a cielo aperto, un cubo di Rubick irrisolto. Il resto sono piagnistei di immaturi mocciosi, scoperte tardive dell’acqua calda, pettinatori professionali di bambole.

  2. Non si discute il “tourism” ma l’”overtourism”. Una città turistica non deve essere necessariamente una città caotica come una città a vocazione industriale non deve essere necessariamente una città morta. Il tema è un altro. Per quale motivo chi risiede a Como deve accollarsi una serie di disagi dovuti a un turismo arraffone e senza regole? Per quale motivo, chi risiede a Como, oltre a beccarsi i disagi dell’overtourism, deve beccarsi i costi dei servizi pubblici, si pensi alla spazzatura, per quegli esercenti che dall’overtourism generano “over” profitti? Perché le associazioni degli operatori turistici non contribuiscono con parte dei loro profitti al benessere della cittadinanza che a Como ci risiede? Non stiamo parlando di un ritorno al grigio passato ma di un futuro più ordinato e vivibile.

  3. Premessa: non è limitando la ricettività che i problemi di Como verranno eliminati. Anzi, aumenterebbero. Dai commenti emerge chiaramente la mancanza di servizi e di attenzione verso i cittadini (lamentela che condivido). È necessario creare un circolo virtuoso in cui gli introiti derivanti dal turismo siano destinati al miglioramento dei servizi (trasporti, opere pubbliche di vario tipo, sicurezza ecc.). Dobbiamo ambire a migliorare questa città, e il turismo deve essere il veicolo principale per raggiungere questo obiettivo. Como è ormai una delle mete turistiche più ambite a livello mondiale, e non si può tornare indietro, su questo fatevene una ragione!

    Come dicevo all’inizio, un turismo con minore ricettività si trasformerebbe in un turismo mordi e fuggi (ad esempio in giornata da Milano, o peggio in auto da qualche altra località). Questo tipo di turismo è dannoso per le località, poiché pochi ne beneficerebbero a livello economico e di indotto. In questo scenario, la città sarebbe comunque congestionata, le lamentele continuerebbero e tutti sarebbero insoddisfatti.

    Il turismo è qui per rimanere; dobbiamo capire come sfruttarlo al meglio. Ci sono le persone giuste per farlo?

  4. p.s.: assieme ai turisti sono arrivati anche i ladri borseggiatori che prima a Como praticamente non esistevano.

  5. Anni fa organizzavo una mezza giornata con un’amica che non vive a Como e, per ridere, dicevamo :facciamo le turiste. Beninteso in un giorno feriale.
    Si mangiava fuori, oppure un gelato al Ceccato, un po’ di vetrine, qualche volta il battello per il giro breve.
    Ora non si fa più per le ragioni che tutti possono capire: per il battello ci vogliono ore di coda, il gelato da seduti è diventato inavvicinabile, nelle strade si cammina a spintoni.
    Grazie Como per come tratti i cittadini.

  6. Abito a Desenzano del Garda, situazione molto simile a quella di Como infondo: città lacustre, meta turistica nazionale ed internazionale, quindi tessuto economico e sociale molto simile. Quando si dice che il turismo porta benessere e soldi, vorrei capire una cosa: A Como, negli ultimi 30 anni, quante corse di autobus urbani hanno aggiunto? Qui ne hanno aggiunta una, che per altro alle 20 termina il servizio e collega le frazioni. La polizia locale di quanti agente e auto dispone? Perché qui, a parte il fine settimana, la polizia locale di notte non c’è. E l’ospedale? Il nostro ospedale non è a norma anti sismica.. eppure è aperto. Gli affitti? Come siamo messi a case ad affitti calmierati? Non ne hanno più costruite, salvo l’edilizia popolare che comunque è sempre esistita.. ed è decisamente inferiore alle reali necessità. Quindi io vorrei capire cosa intendono questi amministratori di località turistiche come Como e la mia Desenzano: MA DOVE VANNO STI SOLDI? Dov’è IL BENESSERE che porta il turismo? Dove avete speso quelle risorse? L’unico motivo per cui siete contrari alle misure proposte è perché voi siete proprietari di case vacanze. Sono sicuro al 100% che a Como, come qui a Desenzano, in consiglio comunale e negli assessorati ci sono imprenditori che gestiscono case su Air B&B e OVVIAMENTE queste persone non faranno MAI l’interesse dei cittadini, ma solo quello del loro business – anche a costo di massacrare la città.

  7. E’ indubbio che la città fosse meglio prima: adesso lo è solo per i proprietari di attività commerciali o di case vacanze che possono scorrazzare per il centro con il loro bel mercedes cabrio e il loro sorriso da persona poco sveglia che, senza la fortuna del turismo, adesso continuerebbe a vendere latticini e salumi in qualche vecchia botteguccia…e ci sarebbe molto da dire sul fatto che la città sia più viva. Non è vero che lo sia, ci sono in giro molte persone, questo sì, ma non c’è nulla da fare oggi come trent’anni fa, basta andare in giro dopo le 22, quando i turisti hanno finito di cenare per trovarli a zonzo senza sapere bene dove andare o cosa fare per occupare il tempo.

  8. Soluzione ce menu turisti poveri b&ba case affitto breve più turismo alberghiero. Turisti di b&ba mandiamo se va bene una pizza in due restourante non guadagna su turista così . Turismo alberghiero esce ogni sera va gite porta soldi bar restourante e crea lavoro per altri piccoli negozi . B&ba guadagni sono per privati e supermercati.

  9. È palese,che la città di Como,come tantissime altre città italiane, è stata presa d’assalto INCONTROLLATO DAL TURISMO,FUGGI E MORDI(vedi tutti questib&b,sorti come funghi).cosa si può fare?Sicuramente,mettere un co trollo serio ai b&b,un ingresso contingentato per tutta la città.NON È PORTARCI INDIETRO NEL TEMPO,MA DISPORRE MEGLIO DEL NOSTRO TEMPO ATTUALE,CONSENTENDO AI COMASCHI DI OGNI ETÀ,DI RIAPPROPRIARSI DELLE STRADE,DEI GIARDINI,DELLE GITE IN BATTELLO,O PULLMANN,DI GODERSI UN SERENO POMERIGGIO, O SERATA,SEDUTI IN UN BAR O RISTORANTE DELLA CITTÀ,XON I PROPRI CARI,SENZA L,’ANSIA DELLA FOLLA,SCONSIDERATA,PER RAGGIUNGERE,UN QUALSIASI PUNTO DELLA CITTÀ.

  10. Perfetto. Fuori i residenti, dentro i turisti, via affitti lunghi, solo affitti brevi. I ricchi ci guadagnano, gli altri chissenefrega. Concordo.

  11. Nessuno ha chiesto a questo signore quanti b&b ha in centro?
    Sognava la città viva io da ragazzo vivevo in un centro storico vivo e pieno di residenti, lei è lo sterotipo del politico prima repubblica sia serio alla ns. Età è meglio tacere.

  12. D’accordo al 101% con il Frigerio!!! Assolutamente fuori luogo, fuori tempo e insensate le critiche sterili da bar dove “si stava meglio quando si stava peggio” BASTA BASTA BASTA!!! TUTTI PRETESTI PER LAMENTARSI DI QUALCOSA…se non ci fossero i turisti ?”saremmo da terzo mondo”…ci sono i turisti? “e basta turisti!!!”..insomma…che ci vogliano politiche che prevedano sinergie e iniziative per consentire la convivenza e IL GODERSI SENZA SUBIRE questo turismo, nessuno lo discute…ma che si cerchi di andare in contromano con lo sviluppo francamente è grossolanamente STUPIDO!!!

  13. E il degrado che le attività di ristorazione portano all interno dei relativi condomini con spazi inadeguati???

  14. Nessuno si è preso la briga di regolamentare prima certe situazioni come concessioni ad esercizi turistici ed airbnb, perchè i soldi fanno sempre gola e la pianificazione intelligente è vista come un ostacolo e una limitazione alle potenzialità della destinazione. Che poi, di che potenzialità si parla? Esistono per chi può investirci, per tutti gli altri residenti diventa solamente una condanna a vivere un disagio quotidiano senza fine, e se Frigerio non se ne rende conto, tali residenti non godranno mai di quella che definisce una città viva, perchè saranno man mano espulsi dai prezzi esorbitanti delle case e dalla mancanza di servizi, dato che viene tutto convertito in chiave turistica. Una città vuota di persone che ci vivono e piena di turisti che passano, consumano e se ne vanno non alle 19 ma quando la stagione è finita, quella sì che è una città morta, privata irrecuperabilmente della sua cultura per sempre, è un parco divertimenti che finita l’onda chiude i cancelli. Eppure di esempi molto più avanti col degrado ce n’è, basta aprire gli occhi.

    1. Concordo pienamente. Affollata non significa viva. I negozi per i cittadini stanno diminuendo e l’orario è sempre lo stesso. Non mi pare che ora i negozi chiudano alle 22. Sono solo aumentati in maniera esagerata alloggi e tavolini.
      I cittadini cosa trovano ai ristoranti? Carbonara e amatriciana (non tipiche della città e pure fatte male) e z che prezzi?

  15. Ma perché il mondo deve essere solo tutto bianco o tutto nero? Meglio lavorare nel turismo piuttosto che in tessitura o tintoria? Lo chieda aggli addetti sfruttati e sottopagati. L’ha detto, lei é in pensione.

    1. Frabronco. lavorare in tessitura o tintoria? ma quali tessiture o tintorie sono ancora attive sul ns territorio, il tempo delle Ticosa, Colora, Pessina è passato e non torna più (condivido le riflessioni di Frigerio)

      1. @Evaristo, tintoria e tessitura è solo un esempio, portato dal Sig. Frigerio stesso come sinonimo di fabbrica. per quanto mi riguarda, come ex operatore del settore fortunatamente in pensione da tre mesi, concordo con lei, e lo sostengo da mesi. il tessile comasco è morto e defunto più della Como pre over-tourism alle sette di sera.

  16. non è possibile vedere solo nero o bianco, ed anche in questo caso la situazione è evidentemente più compklessa dell’analisi semplicistica riportata. Non può valere l’alternanza o ti tieni il turismo o si torna a lavorare in fabbrica. perchè invece non ragionare su come gestire questa risorsa che è il turismo, invece di subirla. è chiaro che ci debbano essere regole chiare e soprattutto che vengano fatte rispettare, ci devono essere dei limiti, oppure girando il punto di vista, ci devono essere delle maggiori tutele per i residenti per fare in modo che la città non sia solo un grande villaggio turistico ma anche una città viva e vitale.

  17. Io mi domando sempre perché si debba ragionare per estremi, basta viaggiare per capire che il turismo convive bene con la cittadinanza quando é regolato.
    Nessuno ce l’ha con i turisti, il problema é che la quantità di turismo sta portando disagio importante alla cittadinanza (che si trasferisce altrove), basta andare in altre città (ben più turistiche di Como) per vedere come il turismo sia regolata, con zone ad hoc dedicate alla movida ma dove nelle altre zone la notte la gente riposa serenamente (eh si, perché chi abita in una città la notte ha bisogno di dormire per lavorare l’indomani).
    Il problema sono i bnb ormai disseminati ovunque, con i turisti che suonano campanelli a caso in piena notte perché non sanno quale sia il loro, che organizzano festini in appartamenti ecc, tavolini dei bar ormai dilaganti che comportano una difficoltà enorme di movimento a piedi o in bici perché viene meno lo spazio per il numero di persone che ci sono, insomma… parliamo di qualità della vita…non di banalità.

    1. Matteo Frigerio figlio del sig. Alberto Frigerio è presidente di airBnb Italia. Ciò dice molto per capire da dove vengono le sue esternazioni.

      1. Grande scoop caro Tacchini … degno di fanpage o delle Iene …. Peccato che Matteo non lavori più da AirB&B da almeno 2 anni …. Meglio avere fonti più serie e sicure. Ma comunque importante è inculcare sospetti, divulgare fakenews ….

  18. Mettete i cessi dappertutto, illuminate dove è buio, risolvete il nodo viabilistico di piazza Matteotti, venitene a una con il coordinamento nuovi giardini-stadio, date la possibilità di acquistare i biglietti on line per tutto, aumentate i taci, aumentate i bus sulla lariana, mettete una ztl variabile per Villa Geno, scavate un autosilo in zona giardini pubblici, regolate una volta per tutte Villa Olmo, sistemate le tre magagne della nuova biglietteria navigazione, date spazio all’ente del turismo, sistemate i musei, sistemate l’asilo razionalista, aprite San Carpoforo, sistemate il retro terremotato del monumento ai caduti… cari concittadini, eravamo indietro su tutto, e con due colpi ben assestati di overtourism siamo finiti sotto.

    Se tanti rimedi sono impegnativi e richiedono tempo, altri si risolvono con uno schiocco di dita.

    Ma qui sembra che le priorità siano:
    1) non spendere;
    2) non tirare fuori un euro;
    3) risparmiare.

    1. Hai scritto il programma perfetto per un’amministrazione Comunale eccellente. Che però non è questa.
      Spero che i futuri candidati prendano spunto.

  19. Probabilmente piace di più una Como morta, in ordine, silenziosa, abitata da anziani, (tutti a letto a dormire alle 20) o da persone finte perbeniste.

    1. A me sembra che la situazione sia esattamente la stessa, solo che ora è pieno di cafoni extra che arricchiscono pochi furbi. Como morta alle 19? Più alle 22, quando ogni singolo ristoratore chiude i battenti e restano solo i 4 bar della movida. 20 anni fa c’erano cinema, locali con musica dal vivo e l’imbarazzo della scelta per mangiare o bere un drink. Gli stessi amministratori che hanno sepolto queste attività sono quelli che ora promuovono il turismo, basta che alle 22 vadano tutti a letto

    2. Mi piacerebbe sapere che età ha per capire in quale Como ha vissuto nella giovinezza per risponderle in modo più appropriato possibile. Ne ho 70 e a18 anni era una città,morta il centro morta, gli abitanti espulsi sostituiti da uffici che chiudevano alle 17/18 e i negozi alle 19.30. La situazione era peggiorata dalla televisione che incollava in casa la gente spezzando la socializzazione nel tempo libero serale. Solo noi giovani deli quartieri esterni, senza mezzo proprio, ci trovavamo in piazza a vagare per le vie o sederci al bar a consumare un caffè, un gelato ecc. . I turisti era un piacere vederli e incontrarli ed averli vicino di tavolino al bar o al ristorante. Potevi comunicare anche senza conoscere l’inglese. Non percepivi alcuna fretta nevrotica . L’atmosfera era rilassata e calma. I suoni non erano una assordante marmellata indistinta di rumori. Inutile proseguire. Il futuro non mi appartiene e come diceva Montanelli, riportando le parole di Ojetti, gli italiani sono un popolo di contemporanei a cui il passato non interessa per imparare il meglio ed evitare il peggio.

  20. Propongo di mettere in vendita la città su Airbnb.
    Ah no , lo è già da tempo grazie a speculatori senza scrupoli.

  21. Non credo che un barista viva meglio di un operaio. E comunque vivere in centro è diventato un incubo per rumore e affollamento. Forse se hai un paio di appartamenti da affittare e ti puoi comprare una villa a Cernobbio, allora si..

    1. Non penso che barista viva meglio specialmente se deve pagare affitto oltre mille euro al messe se poi fortunata di trovarlo. Li resta pagare b&ba e manca stipendio .

  22. Pagare per entrare in città è da medioevo, finalmente una città viva, certo andrebbero viste certe situazioni per accogliere al meglio i turisti e non bullizzare i comaschi

  23. Ci lamentiamo dei turisti che portano vitalità e benessere a tutta la comunità , ma non si spende una sola parola per il degrado e i troppi episodi di cronaca dovuti a ” turisti irregolari” che quotidianame assistiamo e leggiamo sui bollettini di cronaca quotidiana.

    1. A tutta la comunità in che modo? Facendo chiudere asili e rendendo impraticabili mezzi pubblici e strade? Facendo salire il prezzo già oltraggioso dei parcheggi a pagamento e facendo spostare i posti riservati ai residenti lontano dalle residenze stesse? Facendo salire i prezzi degli immobili in maniera spropositata?

  24. Frigerio ha ragione , ma così è una città invivibile , ci vogliono infrastrutture adeguate e un poco di coraggio degli imprenditori ad investire per realizzarle , In questo momento abbiamo solo un sindaco eccezionale che sta contrastando sciacallaggi

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