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Como, 13enne multato sul bus per il biglietto staccato dal carnet. L’avvocato: “Non doveva pagare e la sanzione va annullata”

Continuano a far discutere le multe date dai controllori di Asf sui bus del trasporto pubblico ai passeggeri che si presentano con un biglietto regolare e timbrato ma staccato dal carnet. Secondo l’azienda, infatti, il ticket non va assolutamente strappato ma lasciato assieme al blocchetto per non far incorrere nella sanzione. Giusto ieri un lettore dava conto della rabbia per una multa a suo avviso comunque incomprensibile. Oggi, da un avvocato comasco, Andrea Bianchi, contesta apertamente (e su più fronti, come vedremo) il comportamento dell’azienda di trasporto pubblico di Como e provincia dopo la multa fatta pagare (sempre per titolo di viaggio staccato dal carnet) a un ragazzino di 13 anni. Di seguito ampi stralci  della sua lettera, inviata anche alla stessa Asf.

Buongiorno,

L’art. 2 della L. 689/81 – norma espressamente richiamata nella legge regionale che si presume violata – statuisce che “non può essere assoggettato a sanzione amministrativa chi, al momento in cui ha commesso il fatto, non aveva compiuto i diciotto anni”. Inoltre, “della violazione risponde chi era tenuto alla sorveglianza dell’incapace, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto”.

Quindi, la prima gravissima irregolarità tenuta dall’operatore (e di riflesso dalla Vostra società), che peraltro non è identificabile nel citato verbale, privo anche di sottoscrizione: se un minorenne viola una norma cui è collegata una sanzione amministrativa – come nel caso di specie – non deve pagare la relativa sanzione. I minorenni non possono essere assoggettati a sanzione amministrativa: non ne rispondono, quindi, e non subiscono alcuna conseguenza. Pertanto, qualora la violazione sia commessa da una persona con meno di 18 anni, la contestazione – e anche il relativo verbale – dovrà essere rivolta ai genitori. Solo questi ultimi (o chi è tenuto alla sorveglianza del minore) potranno essere qualificati come “trasgressori” perché non hanno impedito al minore di violare le norme.

Del tutto evidente l’illegittimità della sanzione elevata nei confronti del minore, come tale non titolare di una autonoma legittimazione passiva che sarebbe spettata invece ai genitori. Anche la Cassazione (ex pluris, Cass. sent. n. 572/1999, n. 4286/2002) ha stabilito lo stesso principio specificando che, nel caso che sia accertata l’infrazione di una norma commessa da un minorenne, deve essere considerato trasgressore non il minorenne stesso, ma colui o coloro che sono tenuti alla sua sorveglianza ossia i genitori.

Ne deriva che, non potendosi ritenere idoneo atto di contestazione nei confronti dei suddetti soggetti la semplice notificazione della copia del verbale di contestazione del fatto al minore, la mancanza del verbale sopra descritto renderebbe nulla anche l’eventuale ordinanza ingiunzione di pagamento della sanzione pecuniaria emessa nei loro confronti. Nulla di ciò è stato fatto, rendendo quindi del tutto illegittima la contestazione di cui sopra.

Ma la gravità del comportamento riconducibile alla Vostra azienda non si esaurisce qui, anzi!

Benché la violazione, come visto sopra, non avrebbe dovuto essere contestata al trasgressore minorenne, in maniera ancor più grave allo stesso è stato richiesto il pagamento della sanzione! [Ma] il minore non può compiere atti di natura negoziale, men che meno pagare una contravvenzione, una sanzione amministrativa.

Resto francamente sbalordito nel leggere, su un verbale di contestazione mosso (con tutte le riserve sopra evidenziate) nei confronti del minore, che la relativa sanzione amministrativa sia stata dallo stesso PAGATA.

Il minore non può compiere atti di natura negoziale (che saranno annullabili), mi domando il solerte accertatore (che si sarà senz’altro qualificato come tale) cosa abbia spiegato al minore in tema di contestazione, quali avvisi abbia dato in merito alle conseguenze dell’immediato pagamento, o circa la possibilità o rinuncia al ricorso ( possibilità di cui nel verbale non vi è peraltro traccia), senz’altro abusando ed approfittando della minorata difesa – oggettiva – di un minore per ottenere un pagamento non dovuto.

Da genitore, ancora prima che da legale, mi domando quanti casi analoghi siano accaduti in passato in virtù dell’illegittimo atteggiamento e comportamento degli accertatori che, a prescindere dal merito della contestazione, hanno accettato (ed evidentemente richiesto) pagamenti non dovuti e di cui i minori, anche per evidente timore “genitoriale”, probabilmente nulla hanno poi riferito.

Il comportamento tenuto appare gravissimo e censurabile dal punto di vista morale ancora prima che di quello giuridico.

E ciò per un ulteriore motivo:

Al minore viene contestata l’assenza di titolo di viaggio idoneo, avendo egli esibito un biglietto “singolarmente”.

Premesso – quindi – che il minore viaggiava con un biglietto singolo regolarmente vidimato, la colpa consisterebbe nel non aver avuto con sé i residui biglietti o matrici o carnet come dir si voglia.

Grandissima colpa, in effetti.

L’identità del titolo di viaggio va verificata in concreto, non potendo la stessa essere subordinata a una generica (e ben poco chiara) dicitura “il carnet è valido solo se integro” – peraltro unilaterale e certo non giuridicamente vincolante – riportata su un “carnet” (se tale possono definirsi undici biglietti singoli tenuti insieme da una graffetta).

Sottolineo ulteriormente che il contestato art. 46 della legge regionale, con riferimento proprio al caso di specie, prevede che “qualora l’utente sia sanzionato per mancato possesso di idoneo e valido titolo di viaggio (e questa è la irregolarità contestata), la sanzione deve essere annullata da parte dell’azienda di trasporto se l’utente dimostra, entro cinque giorni dalla data della sanzione (nel caso di specie già irrogata, pagata e incassata ndr) il possesso di un abbonamento in corso di validità al momento della sanzione”.

La stessa avvertenza è presente nella Carta della Mobilità reperibile online sul vostro sito www.asfautolinee.it, e tuttavia nel verbale in oggetto non vi è alcuna traccia di tale avviso.

In allegato si trasmette copia fotostatica del carnet/abbonamento con il numero di serie corrispondente al biglietto indicato nel verbale, che potrà esservi esibito in originale se richiestomi.

Concludo questa comunicazione, volutamente lunga, polemica ed amara chiedendo ovviamente l’immediato annullamento del verbale e la restituzione della somma illegittimamente incassata per tutti gravi vizi e irregolarità sopra dettagliati, preannunciando che mi rivolgerò alle competenti autorità giudiziarie civili e penali per valutare la responsabilità dell’operante e della Vostra azienda, informando anche le Autorità Garanti per le rispettive aree di competenza.

La presente si intende quale formale diffida e messa in mora, da valere ai fini interruttivi di qualsivoglia termine di prescrizione.

Tanto dovevo

Avv. Andrea Bianchi

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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27 Commenti

  1. Ti multano per un biglietto pagato regolarmente poi fanno arrivare in ritardo la gente e v bene cosi il problema non e il carnet ma sta nell azienda stessa che oltre a dare un servizio scadente per non dire parolaccie si arroga anche diritti assurdi le macchinette se non funzionano va bene cosi se compro il biglietto sul bus e l autista immancabilmente non a resto va bene cosi se la macchina mette orari come gli pare v sempre bene cosi peccato che poi chi avrebbe dovuto vigilar3 su certe cose nel momento che sale il controllore se ne lava le mani e questo e successo direttamente l unica e se vi timbra il biglietto e non stampa data e ora giuste o non funziona chiamate la finanza e un vostro diritto forse cosi i colletti bianchi di asf cominceranno a mettere le cose a posto

  2. Per mia fortuna, in tanti anni che sono abbonato e viaggio sui bus cittadini ho visto un controllore solo una volta 6 o 7 anni fa erano saliti in 2. A quanto pare il servizio di controllo sui mezzi cittadini non sia nemmeno svolto direttamente dall’azienda, ma da una ditta o cooperativa esterna. Avrei comunque delle esperienze indirette e non del tutto regolari, a mio avviso, di come purtroppo l’azienda non si comporti sempre in maniera trasparente e a norma di legge verso i suoi utenti. A me personalmente, è capitato che da quest’anno l’abbonamento annuale, che solitamente ho pagato in 2 rate, poteva essere sottoscritto solo online e fin qui va bene, ma solo in un’unica soluzione (evidentemente non hanno interesse a venderti il titolo di viaggio piùconvenienteper te, ma cercano di indirizzarti a comprare quelli più convenienti per l’azienda) e pur avendolo pagato una settimana prima che iniziasse il mese, la validità iniziava dal mese successivo… assurdo considerando che siamo nel 2024 e la tecnologia ci permetterebbe di attivarlo e annullarlo in una data qualsiasi!

  3. Resta il fatto che il controllore ha violato lui stesso le norme, potrebbe essere perfino passabile di denuncia. Certo, li montano di testa con qualifiche e non spiegano che coi diritti si hanno doveri. Nemmeno il coraggio di scrivere il proprio nome. E in ogni caso, il biglietto era stato pagato. Essere duri con un ragazzetto non è prova di inflessibilità ma di ben altro.

  4. Regione Lombardia, Provincia, Comuni cosa dicono? Queste società sono Aziende dove vengono convogliati amici di amici del mondo politico, in 40 anni di governo regionale nessuno ha mai avuto soluzioni? Certo che no… tanto noi popolo di pecore votiamo sempre gli eterni eletti ultra decennali.

  5. I controllori perché non fanno la voce grossa con chi sale senza biglietto, perché se no prendono schiaffoni…allora prendiamocela con donne e bambini…complimenti

  6. Ecco come passare dall’immagine del controllore vittima di abusi da parte di Extracomunitari violenti e/o nulla-perdenti a quello che se la prende col 13enni per sta “enorme fesseria” del biglietto attaccato al carnet…

  7. Questa del carnet è un’autentica ca….ta tricolorita. In ogni parte del mondo un ticket vale se debitamente pagato, il resto è meschinità legalizzata. Come mai alle tabaccherie è consentito vendere singoli ticket? Se non sono regolari, deve esserne proibita la vendita.

    1. Giovanni forse non hai capito sono in vendita sia ticket di corsa semplice singoli sia on carnet quelli in carnet hanno una scontistica rispetto ai singoli x questo non si debbono frammentare, è così da sempre

      1. Sì, ma non c’è motivo per vietare che vengano staccati: si pagano meno perchè se ne comprano tanti insieme, come avviene in tanti settori merceologici l’acquisto di notevoli quantità di un prodotto comporta una riduzione del prezzo, ma una volta pagati non vedo quale sia il problema, purchè ovviamente vengano timbrati.
        Qual è la differenza se il carnet lo uso solo io o ne faccio usare alcuni biglietti ad altri? In ogni caso si tratta di viaggi pagati e l’incasso per l’azienda è lo stesso.
        Capisco che una società privata, come sono ormai quelle del trasporto pubblico, possano fare come gli pare, però alla base delle loro scelte ci dovrebbe essere un minimo di logica.

        1. Non hai capito, lo fanno per stroncare il mercato nero della rivendita dei biglietti del bus. Lo sanno tutti che il Fiorenzo si è comprato la villa a Laglio spacciando i biglietti dei carnet.

  8. Non perdo nemmeno tempo a leggere la filippica, siamo un popolo meraviglioso. Invochiamo controlli a tappeto ed inflessibili in qualsiasi ambito della nostra vita, però sempre per gli altri. Quando poi sbagliamo noi chiediamo un occhio di riguardo, cerchiamo di trovare scuse ed alibi. A prescindere se una legge o regola sia giusta o meno, decidiamo arbitrariamente se rispettarla o meno per poi urlare allo scandalo quando veniamo pizzicati “perché anche GLI ALTRI lo fanno, perché CON GLI ALTRI non vediamo tutta la solerzia che abbiamo invocato, perché la scure della punizione si è abbattuta su di noi e non SUGLI ALTRI”. Dura lex sed lex dicevano gli antichi. È altrettanto vero che lavorare con il pubblico implica un saper leggere chi si ha davanti , ed applicare le norme con buon senso, ma questo poi lascia spirargli interpretativi discrezionali e ci sarà sempre qualcuno che poi accuserà di abuso di potere se non riceverà la clemenza dell’operatore. In sintesi, se sul bus o treno passa il capotreno o controllore rompe le palle perché devo tirare fuori l’abbonamento e “quegli altri la” non li controlla , se fermano i mezzi per far scendere “quelli la”, non va bene perché faccio tardi, se non passano rubano lo stipendio, se controllano prima “quelli là” è razzista, se controlla prima noi “è indecente perché noi siamo cittadini per bene e paghiamo sempre”, se ci beccano scriviamo alla mamma, all’avvocato, al tar! Se beccano “quelli là” tanto poi non pagano ed è una presa in giro per noi bravi cittadini ….

    1. Se il Signor Bianchi avesse perso un po’ del suo prezioso tempo per leggere la lettera dell’avvocato avrebbe potuto evitare di perdere ben più tempo a scrivere la sua filippica piena di luoghi comuni e banalità’

      1. Tutte scene a cui assisto giornalmente sul treno nessun luogo comune purtroppo. C’è scritto che sti benedetti biglietti non vanno staccati? Sono stati scritti almeno 5/6 articoli a riguardo? E ALLORA NON VANNO STACCATI. La legge non ammette ignoranza se poi vogliamo continuare a contestare qualsiasi cosa è un altro discorso

        1. In realtà, non c’è scritto che non vanno staccati…ci sono delle indicazioni (biglietti non vendibili separatamente-il carnet è valido solo se integro) palesemente destinate al venditore, non all’utilizzatore, credo che qualsiasi giudice annullerebbe le multe, peccato che fare ricorso costi più della sanzione.

        2. Ma se ci fosse scritto di presentarlo insieme a un tema di due pagine su quanto sono belli i bus di Como tu lo faresti? Ma mi chiedo come ragionate, quanti anni avete…
          L’avvocato ha sollevato una quantità di obiezioni e irregolarità che la metà basta e te parti con sta tirata piena di luoghi comuni.

    2. Non ha capito. Il problema non è quelli la’ o noi, il problema è se la multa è giusta perché si è privi di biglietto o se è sbagliata perché si è in possesso comunque di un titolo di viaggio anche se da ASF ritenuto irregolare. Smettano di vendere blocchetti scontati , dato che dello sconto non ce ne facciamo niente. Io compro il blocchetto per non restare senza quando ne ho bisogno, a quel punto posso dare il biglietto a chi mi pare.

  9. Non so se possa avere valore giuridico, ma aggiungo che sul singolo biglietto non c’è traccia della dicitura “il carnet è valido solo se integro”; anche un maggiorenne che riceve da un familiare o da un viaggiatore questo biglietto non può sapere di non essere in regola.

  10. Ai “controllori” deve essere stato fatto un tipo di addestramento “multate tutti con queste 4 regole decise da noi e pretendete che paghino all’istante”.

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