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VIDEO La terza multa per Vincenzo e il suo cane. Storia di un senzatetto che nessuno può giudicare

E siamo a tre, ancora una. Vincenzo è stato multato anche questa sera. Della sua storia ci occupiamo da qualche tempo (qui i capitoli precedenti, leggeteli se ne avete voglia). Vincenzo è un senzatetto e vive a Como con il suo cane, non lo vuole abbandonare e per questo non può trovare riparo nei dormitori cittadini.

Non bisogna entrare violenti nel merito (come abbiamo letto in diversi commenti certamente comodi e facilissimi) di chi sia o cosa faccia Vincenzo. Non ne abbiamo diritto, perché quasi nessuno di noi conosce la notte fonda in strada, il freddo che scassa, la pioggia che punta, il cibo che non basta mai, il senso perduto soprattutto. E se qualcuno immagina la storia romantica di chi vive ai margini, come il Santo Bevitore, ecco poco o nulla sa. E pure noi per primi sappiamo quasi niente, sia chiaro. Sinceramente, cerchiamo solo di capire e soprattutto raccontare. Ché poi è il mestiere nostro, cercando di andare oltre a quasi naturali e miseri e borghesi fastidi, per primi i nostri.

Vincenzo è Vincenzo con le sue difficoltà, le fatiche, gli errori certo, anche grandi. Ma questa sera è stato multato di nuovo. E ci manda alcuni vocali su Whatsapp, un video che mostriamo sotto e che abbiamo dovuto minimamente modificare nell’audio.

“Ciao, stasera sono arrivati e mi hanno detto ‘dopo passiamo’. Adesso sono qui fuori (Vincenzo ha allestito un giaciglio sotto i portici della chiesa di San Giuliano in via Maurizio Monti, Ndr), hanno fatto foto e hanno detto ‘guarda che schifo che c’è’, ora vi mando le mie foto. Fino a un’oretta fa era tutto in ordine, adesso che devo dormire e la chiesa è chiusa è normale che io faccia quello che devo fare, ho il cane (deve fatalmente allestire un posto per dormire, Ndr)”.

E prosegue (con la sua erre moscia molto stilosa, partenopea) : “Assistenti sociali non ne ho visti. Intanto mi multano ancora, ho scritto all’avvocato che mi segue. E’ possibile? Devo scrivere al Vaticano? Mi danno ragione anche i preti, ne conosco tantissimi. Scusate il disturbo, ora vi lascio la foto di come lascio tutto ogni mattina. Poi la sera mi devo sistemare, mi devo spogliare, cambiare”.

Racconta ancora: “Mi stanno facendo un altro verbale, la colpa è sempre mia. Dove dovrei andare a dormire? A casa loro? Scusate il disturbo ancora, mi hanno lasciato un foglio lunghissimo”.

Ecco dunque l’incontro di Vincenzo con la Polizia locale. Ma, sia molto, moltissimo, chiaro, i vigili hanno fatto il proprio dovere e devono farlo, non si può in alcun modo dire che la Locale di questa città agisca male o senza sensibilità, anzi, lo abbiamo visto e raccontato molte volte. Ci sono straordinari agenti e dirigenti, lo diciamo sapendo di cosa stiamo parlando. Abbiamo un rapporto diretto con persone molto per bene.

Però, detto questo, la storia di Vincenzo e di molti altri come lui, crediamo debba essere raccontata. Ché non è tutto turismo e frizzi e lazzi e lusso e bevute in riva al lago e case vacanza e fotine sul ComoLake. Allora le domande sono queste: dove sta la colpa di Vincenzo? C’è una colpa? Qualcuno ha una risposta?

Il video:

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21 Commenti

  1. Si aiuta chi vuole essere aiutato. Per chi cerca ( VUOLE) aiuto mi pare che a Como le possibilità ci sono. Questo soggetto l’ho sempre visto pascolare con bottiglie o pacchi di birra e sigarette in bocca Allora, ha i soldi per gli alcolici, ha i soldi per il cane (ogni tanto col guinzaglio ma lasciato a strisciare per terra), ha i soldi per il tabacco, MA BISOGNA AIUTARLO PERCHÉ POVERINO…. MA PIANTATELA DI FARE I BUONISTI CON LA SACCOCCIA DEGLI ALTRI.

  2. Il soggetto in questione è conosciuto in tutta Como, e direi molto bene nel quartiere di San Giuliano. Il soggetto in questione è già stato segnalato alle forze dell’ordine x comportamento poco civile, spaccio, ecc ecc. Il soggetto in questione pretende anche in maniera violenta che possa fare i suoi comodi senza rispettare le regole comuni, che noi cittadini cerchiamo di rispettare x una convivenza serena. Il soggetto in questione, quando ne ha la possibilità, beve o si droga. Il soggetto in questione è stato allontanato più volte da Como. Ma visto che la disprezza così tanto perché non torna al suo paese Calabrese? Il soggetto in questione dovrebbero essere ospitato in casa o anche sotto casa, da chi non lo conosce bene.

  3. Visto che come scritto non accetta gli aiuti che gli sono stati offerti, sotto un ponte deve andare ,dove non lo vede nessuno visto che ha scelto questo tipo di vita,sotto al portico non può stare,troppo bello fare quello che si vuole !è ora che la finisca di fare il cinema perché veramente ha rotto …..

  4. Chissà perchè ma mi si stringe il cuore solo per la povera bestiola. Le bottiglie di birra nella foto parlano per l’umano. Mi è capitato di incontrarlo fuori dall’Iper a Grandate, la scorsa estate, nella canicola. arrogante e prepotente nel chiedere denaro, con la bottiglia in mano, mezzo ubriaco. E il cane ansimante senz’acqua. Non dovrebbero lasciare un povero animale ad un essere del genere.

  5. Poco comprendo le rimostranze di chi afferma che il Sig. Vincenzo sia una persona “difficile”.
    Dunque vogliamo occuparci solo di ciò che è facile, di ciò che non ci costa impegno e fatica?
    Come una collettività si occupa delle persone più in difficoltà (e anche in torto) determina la cifra umana e civile della stessa.

  6. Non sono razzista odio i razzisti ma tanti aiuti li danno agli stranieri e per un Italiano in queste condizioni non c’è un briciolo di aiuto? Penso che un piccolo sforzo lo potrebbero fare chi di dovere se si pensa a tutti i soldi sprecati con il RDC dato a chi nemmeno risiedeva in Italia quindi non avendone il diritto mi viene proprio schifo!!

    1. ma secondo lei questo personaggio vuole farsi aiutare? e l’RDC, quand’anche gli fosse dato, come crede che lo spenderebbe? in un’abitazione, a cercarsi un lavoro, fare una vita “normale”? poi sa, i pirla siamo noi, borghesucci conformisti, che si alzano tutti i giorni per andare a lavorare, poi la famiglia, i figli, il solito tran-tran. che noia, molto meglio la vita nobile del nomade che non accetta regole per niente da nessuno.

      1. Non raramente il “gran lavoratore” è quello che a cinquanta anni trapassa per lo stress (lavorativo) o fugge dalla famiglia con giovanili donzelle.
        Cosa è “normalità”?

  7. Credo che si debba trovare una soluzione per questa persona e il suo cane una soluzione che sia accettabile e umana. Il parroco di san Giuliano si deve solo vergognare, vergognare perchè non mette in pratica la parola del vangelo che pure predica, a differenza di don Roberto Malgesini morto praticando il vangelo e di don Giusto . Il parroco di san Giuliano si uniforma al pensiero dei ben pensanti del quartiere e chiama i vigili invece di impegnarsi personslmente a trovare una soluzione. No comment poi sull’operato dei vigili, ridicoli.

    1. Non li ha chiamati il parroco. Quello di San Giuliano è uno dei parroci che si fa in quattro per i senzatetto, proprio come don Roberto Malgesini. Vorrebbe evitare di fare la sua stessa fine, questo si. Perché il figuro in questione non vuole essere aiutato, pretende soldi per la birra e il tabacco, come si vede nel video.

  8. E’ un vero caso umano. In dormitorio entra e disturba. Non è una soluzione semplice. La convivenza civile è difficile. p ha seri problemi. Mi chiedo se esista una soluzione intermedia con la legge Basaglia. Lui al momento non è consono alla normale vita relazionale. Dobbiamo aiutarlo senza ledere i diritti civili suoi e dei cittadini.

    1. lei che è neutrale, forse svizzero, perchè non mette mano al portafoglio ??? vuole ironizzare su disgrazie altrui ??? si vergogni e domenica si batta il petto 3 volte.

      1. E perché mai il signore dovrebbe fare quello che dice lei? La multa se la paghi il balordo che l’ha presa.

  9. Le uniche vere discriminanti in tutta la storia sono:
    è una scelta o una condizione (l’unica possibile)?
    E’ abile al lavoro?

  10. Ma veramente a Como la Polizia Locale non ha niente di meglio da fare?
    Ma aiutarlo invece a trovare una sistemazione consona per lui e il suo cane?
    Ma questa è umanità? È forse accoglienza? Sta scritto da qualche parte che per i rovesci della vita un domani potremmo essere noi nella situazione di Vincenzo?
    Siamo in Quaresima, mi auguro tanto pentimento per questo accanimento e che lo Spirito Santo scenda e infonda un po’ di buon senso a chi Amministra.

  11. I residenti della zona non la pensano come lui. Ci abita un mio collega in via Monti e sono all’esasperazione: questo personaggio urla, bestemmia e beve trattando male chi si rivolge a lui. Il collega mi ha detto che il parroco è pure lui esasperato e che aveva trovato posto al Vincenzo ed al cane a Milano ma lui non è voluto andare

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