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Punti di vista

VIDEO L’auto sorpassa il ciclista in curva e lo sfiora. “In spregio della vita, ecco cosa mi è successo”

Le ultime segnalazioni giunte alla redazione sulla difficile convivenza, almeno in certi casi, tra auto e ciclisti sulle strade  comasche e non solo, hanno inevitabilmente generato grandi discussioni (per scriverci: redazionecomozero@gmail.com).

Oggi – dopo le due lettere di denuncia sulle due ruote spericolate, passate con il rosso nonostante il semaforo rosso a Griante – ospitiamo una ampia e articolata riflessione di Roberto, che questa volte offre il punto di vista del ciclista che spesso si trova a fare i conti con auto e furgoni a ostruire i passaggi (anche pedonali) oppure lanciati in sorpassi azzardati nei confronti di chi è in sella.

Il video inviato che vedete qui sotto (più in giù suddiviso anche come sequenza fotografica), a quest’ultimo proposito, fa effettivamente venire i brividi.

Gent.ma redazione,

Ho letto gli ultimi due articoli relativi alla signora che non digerisce i ciclisti indisciplinati che passano con il rosso a Griante. Ha ragione, sono degli incoscienti.

Guido una bici per andare a lavoro, con la famiglia nel tempo libero e da solo per sport. Sono a favore di targhe, numeri di matricola sui telai e assicurazioni obbligatorie. Però devo notare che ovunque sia riportato un fatto di cronaca relativo ai ciclisti, sia quando sono vittime che quando commettono reati o infrazioni, è pieno di odiatori che augurano ogni male ai ciclisti o riportano informazioni palesemente non vere: dovreste disabilitare i commenti. Per esempio molti cittadini che dicono di ricever noie alla guida delle loro auto dalle bici, immagino abbiano preso la patente, eppure sono convinte che le bici non abbiano titolo a circolare sulle strade extraurbane.

Immagino siano gli stessi che pedissequamente violano una delle regole basilari e che creano disagio a ciclisti e motociclisti nel traffico costringendoli a pericolosi zig zag: i veicoli a motore nella carreggiata devono continuare a circolare sulla destra senza alcuna eccezione e più vicini possibile al lato destro della stessa (art. 143 CdS). Quanti rispettano questa regola? Quanti lo fanno nel traffico? Direi che sia una pratica molto diffusa. Siamo tutti sanzionabili, forse anche la signora in coda al semaforo a Griante.

Comunque, veniamo al cuore di questa email, vedo che date molto spazio a questa vicenda avvenuta a Griante.

Vi propongo di aprire una rubrica dove i ciclisti possano inviarle le loro disavventure con i mezzi motorizzati e magari potreste ogni tanto rinfrescare la memoria sui principi base da seguire quando si guida. Inizio io se vi va bene. Purtroppo non mi fermo sempre a documentare queste cose perché altrimenti il mio percorso diventa infinito, vi invio quindi due esempi eclatanti.

1) La ciclopedonale che collega Como a Cernobbio a causa dell’Hotel Villa dei Fiori è spesso occupata da mezzi che scaricano bancali o dagli autobus (violando l’art 158 CdS), come ho avuto modo di appurare andando a lavoro in bici quasi ogni giorno. Come vedete dalla foto, il genio alla guida del mezzo, occupa due terzi della ciclopedonale. L’ultimo terzo era occupato dal bidone dell’umido dell’hotel. Si vede anche un ciclista costretto a condurre a mano per passare (dopo aver spostato il bidone).

2) Gli automobilisti sono la razza dominante, si sa, sorpassano a spregio della vita degli altri e magari anche in prossimità di una curva (violando l’art. 146 CdS). Ecco un video di un fatto che mi è successo nel 2021 (all’epoca giravo con la videocamera).

Nella speranza che questo possa essere di vostra interesse e che possa stimolare spunti di riflessione e discussione nella ns comunità,

Porgo distinti saluti,

Roberto

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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8 Commenti

  1. I ciclisti sono italiani come gli automobilisti, ma mentre i guidatori sono identificabili dal numero di targa, i ciclisti si sentono imprendibili (purtroppo a ragione) e quindi superiori alle leggi. Dovrebbero essere muniti anch’essi di targa univoca di identificazione.

  2. Credo di aver scritto che il sorpasso era inappropriato, cioè non andava fatto.
    Comprendo però, seppur non approvo, che quando hai davanti uno in bicicletta che va a zig zag e sta verso il centro della carreggiata pensando di avere dietro l’ammiraglia … dopo un po’ ti girano gli zebedei e commetti un sorpasso avventato. Curiosità: in quel punto c’è un cartello con divieto di sorpasso ? O a suo avviso doveva starle dietro per chilometri in attesa di terminasse il suo giretto amatoriale ?
    Se proprio si vuole polemizzare allora forse è il caso di farlo su chi non manutiene le strade in modo adeguato.
    Comunque, convinto lei di avere solo diritti … poi non si lamenti

  3. come si può ben vedere il ciclista era posizionato verso il centro della strada rendendo difficoltoso o impossibile il sorpasso. Quando finalmente ha accostato l’automobilista lo ha inopportunamente sorpassato poiché troppo vicino ad una curva. Questo lo ha costretto a “chiudere” il sorpasso.
    Francamente trovo inappropriato il comportamento del ciclista quanto quello dall’automobilista.

    1. Come si vede chiaramente,la strada sulla destra non è un biliardo,il ciclista non si deve ammazzare perchè l’automobilista non puo perdere 5sec. sul tabellino di marcia…il video dura 19 sec….

    2. Lei è un perito coi fiocchi, ha anche ottenuto le distanze esatte. Ma alla guida c’ero io e non lei e non ha idea di quanto fossi distante dal bordo. Nel centro della strada non c’ero io. Si fa ingannare dagli spazi laterali delle rimesse private. E anche se fosse come dice lei, se hai un ostacolo davanti a te rallenti e abbozzi, non sorpassi in prossimità di una curva.

  4. Hai detto bene, silenzio assordante: tipico dei personaggi forti coi deboli e deboli coi forti. O forse una situazione descritta in maniera talmente chiara e limpida da essere inattaccabile. Io Cernobbio-como la faccio in bici quasi sempre in strada, per non doverci mettere lo stesso tempo che a piedi.

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