“Voglio esprimere il mio ringraziamento a tutti i colleghi che qui a Cantù si prendono cura dei malati”. Questo il saluto con cui il direttore generale Fabio Banfi, al termine della messa, ha accolto i partecipanti alla festa dell’ospedale di via Domea, che è dedicato a Sant’Antonio Abate, santo di cui oggi, appunto, ricorre la celebrazione.
“Abbiamo consolidato la vocazione di questo presidio come presidio ospedaliero per acuti – ha proseguito Banfi – e questo anno appena trascorso ha confermato che esiste un’intenzionalità precisa nel potenziare e valorizzare questa struttura. A fine marzo, aprile, sarà operativo il blocco operatorio, la fatica è stata importante ma ora possiamo guardare avanti”.
“Dobbiamo rimarcare e sottolineare le radici solidaristiche di questa città – ha aggiunto ancora il direttore – che considera questo ospedale patrimonio della comunità. Ed è nel voler riannodare i fili di una storia di comunità che abbiamo deciso di intitolare il reparto di Pediatria alla memoria del professor Giuliano Biscatti e di insignirlo del primariato emerito”.
Insieme ai familiari del professor Biscatti, la figlia Lucia, accompagnata dal marito Damiano e i nipoti Tommaso, Francesco e Pietro, sono intervenute numerose autorità istituzionali, tra cui il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, il presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca, il sindaco di Cantù Alice Galbiati, il deputato Nicola Molteni, il questore Giuseppe De Angelis, il presidente dell’Ordine dei Medici Gianluigi Spata, Fabrizio Turba sottosegretario ai Rapporti con il Consiglio regionale e Gigliola Spelzini, consigliere regionale e componente della Commissione Sanità, il consigliere regionale Angelo Orsenigo.
Nei suoi trentadue anni alla guida del reparto di Pediatria, il “dottore dei bambini”, così, infatti, era soprannominato, Biscatti, ne ha curati quasi trentamila di bimbi. Andato in pensione nel 2001, il medico è scomparso lo scorso anno a 84 anni, dopo una breve malattia.
Nato a Foligno, Biscatti aveva frequentato nella cittadina umbra il liceo classico e nel 1959 si era laureato in Medicina e chirurgia con 110 e lode all’Università di Perugia. Dal 1960 al 1969 era stato assistente universitario alla cattedra di Clinica Pediatrica, sia a Perugia che a Pavia, sino al 1969. Specialista, oltre che in clinica pediatrica, anche in cardiologia e igiene, ha firmato più di 100 pubblicazioni scientifiche.
“Sono onorata e orgogliosa – ha spiegato Lucia Biscatti – Mio padre ha creato questo reparto e gli ha dedicato tutta la vita, con l’obiettivo di renderlo il posto migliore possibile”.
“Il reparto era la sua seconda casa e magari anche la prima per la dedizione con cui si è dedicato ai suoi pazienti – ha osservato Alfredo Caminiti, attuale primario e direttore del Dipartimento materno-infantile – Al suo arrivo ha rivoluzionato il reparto se reparto poteva chiamarsi. E’ stato un precursore della pediatria moderna ed uomo di grande umanità e spessore”.
“Determinato, deciso, con una notevole preparazione medico-scientifica, umanistica e pragmatica, il reparto da lui diretto è stato un modello del tempo” ha aggiunto Michele Ramella medico e consigliere comunale di Cantù che insieme a tanti amici ha promosso l’intitolazione al professor Biscatti. Insieme a Fabio Marzorati, amico del professore, Ramella ha consegnato un assegno di 10mila euro che sarà destinato al Fondo Sant’Anna e quindi all’area Materno-infantile di Cantù “a ricordo di un grande uomo che ha saputo curare i più piccoli”. La raccolta fondi è stata promossa da amici e imprenditori locali in collaborazione con il Rotary di Cantù.
I festeggiamenti si sono chiusi con la lettura di un’ironica riscrittura della poesia metasemantica Il lonfo, trasformata in Il ponfo, da parte del dottor Marco Azzola Guicciardi, primario della Chirurgia di Cantù.
Gli interventi in programma per l’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù
Realizzazione del nuovo blocco operatorio: in fase di conclusione; sono già in corso le gare per le forniture degli arredi e delle attrezzature; l’importo complessivo dei lavori ammonta a 3 milioni e 196mila euro, finanziati da Regione Lombardia.
Adeguamento antincendio ed antisismico degli edifici G (blocco operatorio), M (medicina; rianimazione, procreazione medicalmente assistita), P (poliambulatori e reparti degenza chirurgica) e centrale antincendio (ossia dove si trovano il Poliambulatorio, la Piastra Servizi e la Medicina); i lavori sono già stati aggiudicati e ammontano a 1 milione e 494mila euro.
Sostituzione di un gruppo frigorifero per condizionamento; fornitura di una macchina per la produzione di acqua refrigerata per gli edifici E (endoscopia), E12, M (medicina; rianimazione, procreazione medicalmente assistita), D (direzione), O (ambulatori cardiologia e ambulatori Pma); l’installazione è prevista entro quattro mesi; l’importo del finanziamento è di 48mila euro
Potenziamento dell’impianto frigorifero del presidio con nuova cabina elettrica di distribuzione, adeguamento interruttori, linee di alimentazione, circuiti idraulici e di pompaggio, macchina frigorifera; la gara è in fase di predisposizione; il finanziamento ammonta a 645mila euro
Adeguamento di due ascensori nell’edificio G (blocco operatorio); gara già aggiudicata e fine lavori prevista entro tre mesi; il finanziamento ammonta a 50mila euro
Fornitura e posa in opera di un quadro elettrico per il reparto di Medicina; lavori già eseguiti ai quali seguirà il rifacimento delle linee elettriche nelle camere contestualmente alle porte di accesso per i degenti, ai fini antincendio; i lavori ammontano a 32mila euro
Costruzione di ponti e passerelle sospese di raccordo tra gli edifici G (blocco operatorio) e O (ambulatori cardiologia e ambulatori Pma) e P (pneumologia, degenze mediche, ambulatori); la gara è in fase di redazione; il finanziamento regionale ammonta a 430mila euro
Adeguamento antisismica dell’edificio G (blocco operatorio); la gara è in fase di redazione; il finanziamento regionale ammonta a 102mila euro
Nuova macchina per la radiologia del Pronto Soccorso e adeguamento locali; lì installazione è prevista entro l’anno; il finanziamento regionale ammonta a 300mila euro
Apparecchi vari per l’Epatologia (un ecografo già installato); un riunito dentistico (da installare); una centrifuga per il laboratorio (già acquistato); un impedenziometro per il laboratorio di Otorino (da acquistare); un orpantomografo per la Radiologia (già installato); il finanziamento regionale complessivo ammonta a 143mila euro
Oltre a tali lavori si segnalano nell’ambito dello stesso presidio la ristrutturazione dell’edificio B e di parte dell’edificio C a Mariano Comense per un importo complessivo di 6 milioni e 700mila euro (finanziamento statale); i lavori partiranno entro la fine del mese e proseguiranno per due anni. Altri lavori, infine, sono previsti nei poliambulatori di Lomazzo e Pontelambro ai fini antincendio (270mila euro il finanziamento regionale)