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Camerlata, il Sant’Anna torna a casa: dal futuro mini-ospedale la cura per un quartiere in agonia

E’ indubbio che il trasloco dell’ospedale Sant’Anna da via Napoleona alla nuovissima struttura di San Fermo della Battaglia abbia inciso non poco sulla vita del quartiere di Camerlata.

La presenza costante del personale dipendente della struttura sanitaria ma anche dei parenti dei ricoverati o semplicemente di chi si recava al Monoblocco per una visita dava vita anche al quartiere. Non sono mancate in questi undici anni le attività commerciali che tra via Napoleona, piazza Camerlata e via Canturina hanno abbassato per sempre le saracinesche per mancanza di passaggio e quindi clientela.

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Eppure, in quello stesso accordo che sancì la fine della storica sede del Sant’Anna, c’era anche lo spunto per un nuovo inizio. Quella “Cittadella della Salute”, auspicata da più parti. Oggi sembra più reale di quanto non fosse prima della pandemia. La struttura di via Napoleona, dove già c’è un ricco poliambulatorio, infatti è stata fondamentale nell’affrontare la pandemia da una parte per le degenze lunghe di chi era ancora positivo ma non aveva particolari necessità mediche e dall’altra per la gestione della campagna vaccinale.

E’ proprio Asst Lariana che ha messo a punto un progetto per la creazione di un mini ospedale di circa 100 posti letto destinati a degenze di bassa intensità e che ha coinvolto le forze del territorio: dalla Provincia al Comune di Como, fino a tutti i consiglieri regionali comaschi.

“Da parte nostra come Comune di Como siamo fortemente convinti che debba prendere corpo la cittadella sanitaria – ha commentato l’assessore all’urbanistica Marco Butti – abbiamo dato il nostro appoggio al progetto di Asst Lariana e crediamo sia fondamentale l’unificazione dei servizi, della formazione sanitaria e delle associazioni di volontariato in questi spazi”.

Certamente sarebbe uno slancio per il quartiere e per rendere di nuovo vivo l’autosilo Valmulini che, malgrado le iniziative di collegamento al centro con dei bus, non spicca il volo.

Butti commenta la situazione in cui versa via Canturina e parte di via Napoleona.

“Purtroppo è indubbio che il commercio di vicinato soffra in alcune aree della città – ha aggiunto Butti – Una volta il quartiere era fortemente popolato grazie alla presenza dell’ospedale Sant’Anna mentre oggi soffre anche per il forte traffico. Il progetto della Cittadella sanitaria potrebbe invece ridargli nuova linfa”.

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Un commento

  1. Basta che poi non paghino.gli.altri Presidi queste scelte!!in primisl’ospedale di Menaggio che da gennaio avrà problemi vista la chiusura della strada per il cantiere galleria.Rivital8zzino pure il vecchio S.Anna per aiutare l’economia di Camerlata mano dimenticandosi del territorio.fel centro lago e delle valli.

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