Dopo il caso della visita rimandata dopo un anno e otto mesi d’attesa, arrivano nuove segnalazioni da parte dei lettori sulle difficoltà ad accedere alla sanità pubblica in tempi ragionevoli. Oggi riceviamo e volentieri pubblichiamo un’altra autentica disavventura, in questo caso per una visita oculistica. Per le vostre segnalazioni, la mail è sempre redazionecomozero@gmail.com.
Di seguito il testo integrale della lettera.
Buongiorno,
ho letto, con dispiacere, la lettera della signora la cui madre, ultra ottantenne, non riesce ad avere la visita necessaria per avere l’accompagnamento.
Proprio ieri ho cercato di avere l’appuntamento per una normalissima visita oculistica ma il sistema mi ha dato una risposta che sinceramente nella moderna Lombardia fa ridere: non c’è posto da nessuna parte in tutta la provincia di Como. Potevano aggiungere: ritenti sarà più fortunato, come nelle lotterie.
In questo caso la soluzione è alla portata di chi può spendere: visita privata che però non è automatico sia la soluzione, ipotizziamo che mi serva l’operazione della cataratta, se non vado da un medico ospedaliero, chi mi metterà mai in lista d’attesa? (già lunga di suo).
Certo noi anziani siamo tanti ma la situazione è intollerabile e potrà solo peggiorare, la medicina privata al posto della pubblica è indegna di un paese civile, è giusto che per i bambini ci sia una corsia preferenziale, per carità, ma gli anziani che hanno contribuito tanto per questo paese non sono da buttare nel fuoco in anticipo.
Cordiali saluti.
Lucia Agabiti