Da domani 1 novembre si amplia l’orario di visita ai pazienti ricoverati nei presidi di Asst Lariana (ospedale Sant’Anna, ospedale Sant’Antonio Abate, ospedale Erba-Renaldi, presidio Felice Villa).
L’accesso ai familiari sarà consentito tutti i giorni dalle 15.30 alle 19.30. Per evitare assembramenti ogni paziente ricoverato potrà ricevere in camera una persona alla volta. I visitatori dovranno indossare la mascherina per tutta la durata dell’incontro, rispettando le norme sul distanziamento sociale e l’igiene delle mani.
Asst ha ribadito anche alcuni limiti: non è consentito l’accesso ai bambini di età inferiore ai dodici anni, fatte salve esigenze particolari che dovranno essere concordate direttamente con il personale del reparto.
Deroghe
In Ostetricia all’ospedale Sant’Anna è consentito l’ingresso del papà o di una persona di riferimento tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle 8 alle 20. Tutti i giorni ma dalle 18 alle 20 è, inoltre, consentito l’ingresso di un solo visitatore (parente stretto maggiorenne) per paziente al giorno con l’indicazione di indossare la mascherina, osservare distanziamento ed igiene delle mani.
In Pediatria (ospedale Sant’Anna e ospedale Sant’Antonio Abate) è consentito l’ingresso di un genitore/tutore tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, h. 24. Tutti i giorni, nella fascia 15.30-19.30, è inoltre consentito l’ingresso di un solo visitatore (parente stretto maggiorenne) con l’indicazione di indossare la mascherina, osservare distanziamento ed igiene delle mani. Resta inteso che possono sempre accedere in reparto gli accompagnatori di persone con disabilità fisica, psichica o cognitiva che richiedono supporto, persone allettate o in condizione di fine vita.
“Per il paziente i benefici della presenza di un familiare o congiunto sono indiscutibili, sia da un punto di vista psicologico che clinico – osserva il direttore sanitario di Asst Lariana, Brunella Mazzei – Questo ampliamento, inoltre, consentirà di evitare la concentrazione di presenze in un unico orario come è stato finora”.
“Restano le indicazioni sull’utilizzo della mascherina, il distanziamento sociale e l’igiene delle mani considerato che andiamo incontro alla stagione influenzale e che i pazienti ricoverati in ospedale sono ancor più fragili” aggiunge il direttore sanitario.