Nel consueto aggiornamento settimanale sulla pandemia, Ats Insubria ha comunicato i dati dei contagi del periodo dal 19 marzo al 1 aprile.
Sono 1.888 i nuovi positivi in provincia di Como nell’ultima settimana, a fronte di 18.529 tamponi eseguiti. L’indice di positività dei tamponi è però salito al 19,4% (rispetto alla scorsa settimana quando era al 16,9%). I contagi calano dunque rispetto ai sette giorni precedenti (erano 2.002) ma non secondo quanto i vertici di Ats Insubria avevano previsto.
“Avremmo sperato in un decremento maggiore ma non è così – ha spiegato oggi il direttore sanitario Giuseppe Catanoso – l’andamento è in discesa ma sempre allo stesso ritmo. Nell’età media c’è stata stabilizzazione tra i 40 e i 50 anni, mentre l’indice Rdt è sempre a cavallo dell’1 e ricordiamo che l’epidemia decresce solo se è sotto l’1. Per quel che riguarda l’incidenza, finalmente inizia a decrescere sensibilmente l’ambito della Lariana”.
In generale, l’incidenza dei nuovi positivi sui 100mila abitanti in provincia di Como scende a 321 – a fronte dei 341 della settimana precedente.
Vaccini
Per quanto riguarda la campagna vaccinale nelle scuole, dal 7 marzo l’82% del personale scolastico è stato vaccinato sul territorio di Como e Varese, per un totale di oltre 23mila persone. “Questo ci fa ben sperare di raggiungere tantissima gente”, ha affermato Catanoso.
Procede invece più a rilento la vaccinazione di over 80 e soggetti fragili. “Noi non abbiamo la possibilità di sapere quanti anziani non hanno fatto l’adesione perché il dato è di Aria – ha spiegato Catanoso – ma speriamo di avere accesso a questi elenchi, inoltre con i medici di medicina generale solleciteremo gli anziani a fare la vaccinazione. Serve poi capire se ci sono anziani per cui la prenotazione non è andata a buon fine. Chi non sarà stato convocato entro l’11 aprile, lo dovrà segnalare tramite un canale che metteremo a disposizione e di cui daremo informazioni nelle prossime settimane”.
Per quanto riguarda i fragili, invece, dei 12mila assistiti per la vaccinazione a domicilio (over 80 allettati, affetti da disabilità impossibilitati a muoversi) ne risulta vaccinato circa un terzo. Negli ultimi 10 giorni sono state vaccinate circa 4mila persone in questo ambito.
“I medici sono partiti con le vaccinazioni a domicilio in quasi tutti i Comuni di Ats Insubria – hanno spiegato i vertici di Ats -Le amministrazioni comunali hanno dato un grosso supporto ai medici, dal ritiro dei vaccini presso la farmacia del paese con il personale della Protezione Civile e della Polizia locale. Inoltre, chi ha personale sanitario lo mette a disposizione, così come vengono forniti amministrativi per le registrazioni online”.
La partenza della vaccinazione di massa, invece, resta confermata per il 12 aprile. La prenotazione verrà effettuata tramite il nuovo sistema di Poste Italiane. Si partirà con la fascia dei 75/79 anni, compresi i fragili.