Un obiettivo chiaro nel mirino: la Svizzera. La dottoressa di Carlazzo Daniela Baratelli non ha dubbi sul perché nelle zone di competenza – effettivamente a pochi chilometri dal confine e terra di frontalierato massiccio – il Covid stia colpendo pensantemente. Tanto che in un avviso ai pazienti è stata decisamente esplicita.
“Cari pazienti – ha scritto – qui la situazione Covid è molto pesante! La vicinanza con la Svizzera ci ha penalizzati, essendo i nostri lavoratori frontalieri esposti a contatti continui con gente positiva irresponsabile”.
Insomma, un punto di vista decisamente ribaltato rispetto a quello espresso a più riprese oltreconfine dalla Lega dei Ticinesi, ad esempio.
Nel Canton Ticino, in particolare, il quadro (come in tutta la Svizzera) è decisamente fosco: 259 nuovi contagi e 3 morti solo oggi, con i casi totali dall’inizio della pandemia arrivati a quota 12.480, per 431 decessi.
“Non riesco più a segnalare i molteplici casi che ogni giorno aumentano esponenzialmente – aggiunge la dottoressa Baratelli – Vi prego, chi può rimanere a casa lo faccia. Non riesco quasi più a segnalare i molteplici casi che ogni giorno aumentano esponenzialmente”.
E se gli inviti non bastassero, Baratelli è pronta ad andare anche oltre: “Chi è in quarantena segue le regole, non faccia il gradasso uscendo prima del termine. Qui non si sta scherzando, chi non ottempererà alle disposizioni di legge verrà segnalato dalla sottoscritta alle forze dell’ordine. Sono stata chiara?”.
Un commento
Nel vicino Ticino è praticamente tutto allegramente aperto e non c’è obbligo di mascherina,ovvio che nella nostra zona, visti i tantissimi lavoratori frontalieri ,aumentino i casi di covid..Come dire:la Svizzera senza frontalieri è paralizzata ed i frontalieri senza la Svizzera sarebbero disoccupati.