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Attualità, Sanità

Covid, sono 53 i ricoverati al Sant’Anna. E stamani 11 al Pronto Soccorso. Vaccino, dal 2 dicembre oltre 3.800 dosi al giorno

Così come richiesto da Regione Lombardia Asst Lariana ha provveduto a riorganizzare la linea di attività negli Hub Vaccinali e a partire dal 2 dicembre saranno garantite oltre 3800 vaccinazioni al giorno.

Gli slot – ossia gli appuntamenti – messi a disposizione della cittadinanza possono essere prenotati attraverso il portale di Regione Lombardia https://prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it/

Con la giornata odierna, tra l’altro, sono state aperte le prenotazioni anche a tutti i cittadini con età maggiore di 18 anni (compresi i nati nel 2003). Così come indicato dal Ministero della Salute la “dose booster” (terza dose) può essere somministrata dopo almeno cinque mesi (150 giorni) dal completamento del ciclo vaccinale primario. Con l’occasione, si invitano i cittadini a rispettare l’orario indicato dell’appuntamento e a non presentarsi con troppo anticipo negli Hub. Considerati i numeri elevati di somministrazioni che saranno effettuate a partire dai prossimi giorni è possibile che si verifichino code e per questo chiediamo la collaborazione e la pazienza di tutti.

“A distanza di quasi due anni – osserva il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi – continuiamo ad essere impegnati nella cura e nel ricovero dei pazienti Covid (l’ultimo aggiornamento di stamattina ne registrava 64, di cui 53 ricoverati al Sant’Anna, e 11 in attesa al Pronto Soccorso, ndr). Siamo in prima linea sul fronte dell’effettuazione di test e tamponi così come nell’organizzazione e implementazione delle azioni previste dal Piano vaccinale, considerato una priorità strategica dal servizio sanitario regionale e nazionale e di cui ci faremo carico con molta determinazione. Tra le altre attività di quest’anno in particolare, c’è stato il recupero delle prestazioni ambulatoriali e degli interventi chirurgici programmati. Non dimentichiamo, inoltre, la situazione dei Pronto Soccorso che da un lato sono tornati a subire una notevole pressione e dall’altro soffrono una carenza di professionisti che l’emergenza pandemica ha ulteriormente aggravato. Ci stiamo adoperando in ogni modo per rispondere ai bisogni di salute del territorio”.

 

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