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Sanità

Como, l’ira del medico: “Visite saltate senza avvisare, per un aperitivo o con scuse assurde. Incivile chi lo fa”

Dal presidente della sezione comasca della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) riceviamo e volentieri pubblichiamo un messaggio forte contro chi prenota visite in ambulatorio e poi non si presenta senza nemmeno avvisare oppure fornendo ‘spiegazioni’ tra il debole e l’insostenibile. Di seguito, la lettera del dottor Giorgio Maria Baratelli, tra i massimi esperti del tumore al seno.

A proposito delle liste d’attesa in sanità. Voglio segnalare un fenomeno che si ripete spesso, mi riferisco agli ambulatori della LILT: c’è chi prenota e NON si presenta senza avvisare. In sintesi il soggetto ha occupato un posto sottraendolo a chi ne aveva bisogno.

Questo è un sintomo di maleducazione, inciviltà ed egocentrismo menefreghista, che ovviamente allunga le liste d’attesa. La colpa non è dei medici o del sistema sanitario (avevo già scritto le considerazioni sulla non appropriatezza delle richieste come causa di intasamento delle di liste d’attesa). Quando questi signori o signore sono chiamate al telefono, le scuse addotte sono le più varie, fantasiose e strampalate, sempre che rispondano.

Qualche esempio: ho dovuto accompagnare mio figlio a una festa di compleanno, mi sono dimenticata che avevo l’aperitivo con le amiche. Questo denota mancanza di serietà e rispetto.

Forse per la solita equazione che associa il costo al valore, la prevenzione pur di qualità, che offre la LILT, ha un costo basso e quindi è percepita “di poco valore” e questo permette sfacciatamente di prenotare e non presentarsi senza avvisare.

dr Giorgio M Baratelli
Presidente LILT di Como

© RIPRODUZIONE RISERVATA

4 Commenti

  1. Purtroppo la maleducazione aumenta.
    A scanso di equivoci, però, gli episodi denunciati non hanno praticamente nulla a che vedere con le ignobili liste di attesa italiane per esami anche importanti. Quando ci dicono che c’è da aspettare un anno e mezzo per una colonscopia… tranquilli: le feste di compleanno non c’entrano, e non c’entra nemmeno la mancanza di medici. È solo questione di soldi, e di non volerli andare a prendere dove le tasse vengono evase.

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