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Sanità

Ospedale di Menaggio: la riorganizzazione reparto per reparto, servizio per servizio

Cura dei pazienti acuti, attività di medicina generale, riabilitazione specialistica neuromotoria, chirurgia, pronto soccorso articolato sulle 24 ore, rianimazione, radiologia, laboratorio analisi, dialisi, psichiatria, ulteriori servizi specialistici con particolare riguardo per l’ambito cardiologico, gastroenterologico ed endrocino-diabetologico.

In estrema sintesi sono questi i servizi che l’ospedale di Menaggio continuerà a fornire alla cittadinanza. La struttura, riassegnata all’Asst Lariana lo scorso 1 gennaio, è stata oggetto di un Piano di consolidamento, redatto dalla direzione aziendale, che ha previsto anche la riorganizzazione delle attività sociosanitarie territoriali.

“Il Piano è il risultato di una difficile ricerca di un punto di equilibrio tra produzione di prestazioni clinico-assistenziali appropriate ed essenziali e la reale sostenibilità del sistema locale – commenta il direttore generale Fabio Banfi – I termini rimodulazione e consolidamento non richiamano, edulcorandola, alcuna operazione finalizzata alla “chiusura” o al “taglio dei servizi”. Grazie alla riorganizzazione delle attività e agli accordi di collaborazione con l’ospedale di Gravedona e il Cof di Lanzo possiamo garantire tutte le attività”.

Da qui, la conferma della vocazione del presidio al trattamento dei pazienti acuti attraverso l’area di medicina generale, la valorizzazione dell’attività riabilitativa, il mantenimento della chirugia elettiva, ossia programmata, per tutte quelle patologie per le quali è previsto un ricovero di una sola giornata (Day Surgery) o di cinque giorni (Week Surgery).

Per quanto riguarda il circuito di emergenza-urgenza, posto che il pronto soccorso sarà articolato sulle 24 ore, Menaggio potrà accogliere in sicurezza pazienti acuti/critici sia trasportati dal 118 sia autopresentati, stabilizzarli ed eventualmente trasferirli nell’ospedale di riferimento. La rianimazione vedrà riqualificato il proprio profilo di intervento verso funzioni correlate al presidio dell’emergenza intra-ospedaliera.

Il servizio di radiologia sarà garantito dal Sant’Anna dalle 8.30 alle 16.30; dalle 16.30 i casi di emergenza-urgenza (Tac con mezzo di contrasto e accertamenti ecografici) saranno garantiti dall’ospedale di Gravedona mentre le prestazioni non urgenti saranno eseguite a Menaggio con trasmissione delle immagini e refertazione in remoto dalla radiologia d’urgenza del Sant’Anna. Il servizio di laboratorio è mantenuto e sarà coordinato dalla Patologia clinica-Laboratorio analisi del Sant’Anna.

Il Centro di assistenza limitata (Cal) Dialisi vedrà consolidato il proprio profilo di offerta e la gestione operativa sarà affidata alla Nefrologia e Dialisi del Sant’Anna.

Per quanto riguarda, infine la psichiatria e il servizio psichiatrico di diagnosi e cura, saranno consolidate l’attività ospedaliera e i servizi territoriali. Nulla cambia anche per quanto riguarda gli ambulatori, così come per gli screening, soprattutto per l’attività endoscopica.

“Alla base di tutto il Piano è stata posta la garanzia della sicurezza delle cure che si prestano ai pazienti – aggiunge Banfi – Non dimentichiamo che l’ospedale ci è stato riconsegnato con 37 dipendenti in meno, tra medici (ne abbiamo persi dieci), infermieri e tecnici”.

La riorganizzazione è stata strutturata avendo come riferimento normativo il Decreto Ministeriale 70/2015, il cosiddetto Decreto Balduzzi, che fissa le caratteristiche degli ospedali collocati in aree geomorfologicamente disagiate, come è, appunto, il caso di Menaggio, sotto il profilo della viabilità.

Per quanto riguarda, la riorganizzazione dei servizi sociosanitari territoriali, è intenzione dell’Asst Lariana implementare nel Medio Lario l’esperienza dell’infermiere di famiglia e comunità. Particolare attenzione sarà posta nei confronti della salute mentale, delle dipendenze, dei consultori e dello Sportello Unico per il Welfare (operativo dallo scorso 2 luglio, all’ospedale di Menaggio, il martedì e il giovedì dalle 9 alle 12, il numero di telefono di riferimento è lo 0344/33337 e la mail è suw.menaggio@asst-lariana.it). Anche per questi servizi la riassegnazione all’Asst Lariana è avvenuta con 15 dipendenti in meno rispetto all’assegnazione iniziale.

La riorganizzazione prevede inoltre l’istituzione di un Centro polifunzionale territoriale a Menaggio (in via Diaz, al civico 12, saranno collocati il Polo di neuropsichiatria per l’infanzia e l’adolescenza, il consultorio familiare e il Sert; si sta poi valutando la possibilità di prevedere nel giorno di chiusura la seduta della Commissione Medico Legale per le patenti speciali), di un Polo territoriale di servizi alla persona in ambito ospedaliero (all’interno dell’ospedale, nell’ala nord, dotata di ingresso dedicato e parcheggio, troveranno sede lo Sportello Unico Welfare e Adi-Assistenza domiciliare integrata, gli sportelli Scelta e revoca del medico, la sede vaccinale e la continuità assistenziale; qui si trovano anche lo sportello Protesi e ausili, l’ambulatorio certificazioni monocratiche per il rinnovo della patente, la sala Commissioni Invalidi, il servizio psichiatrico di diagnosi e cura, il reparto di riabilitazione e il servizio di fisioterapia).

E’ previsto, infine, il riadeguamento delle attività erogate attraverso i Servizi localizzati sul territorio nei Comuni di Centro Valle Intelvi (a San Fedele ci sono l’ambulatorio vaccinale, il centro prelievi, gli sportelli Scelta e revoca del medico e Protesi/ausili, l’ambulatorio certificazioni monocratiche e il Cart, Centro assistenziale riabilitativo territoriale che ha funzioni in ambito psichiatrico), Porlezza (dove ci sono l’ambulatorio vaccinale, il centro prelievi, gli sportelli Scelta e revoca del medico e Protesi/ausili, l’ambulatorio certificazioni monocratiche e il Cart), Ossuccio (ci sono il Centro psico-sociale, il Centro Diurno e la struttura residenziale psichiatrica), San Bartolomeo Val Cavargna (c’è il Centro Prelievi). La riorganizzazione proposta, che amplia giorni e orari di apertura, prevede – a fronte come detto della perdita di 15 dipendenti – l’acquisizione, entro la fine dell’anno, di 7 medici (per vaccinazioni, Adi Welfare e certificazioni, area salute mentale, consultorio ginecologico), 1 psicologo (per Sert e psichiatria), 1 assistente sociale (per area salute mentale), 2 amministrativi (per scelta e revoca, Sert, certificazioni e Sportello unico per il welfare).

Il Piano è stato redatto dalla direzione generale in collaborazione con la direzione sanitaria, rappresentata da Matteo Soccio, la direzione socio-sanitaria rappresentata da Raffaella Ferrari e la direzione amministrativa, rappresentata da Andrea Pellegrini. Nei giorni scorsi il documento, dopo la condivisione con Regione e Ats Insubria, è stato presentato ai sindaci del territorio, ai sindacati e al personale dell’ospedale. “Come ho già spiegato – conclude Banfi – il piano è aperto ad eventuali integrazioni e perfezionamenti che ci venissero proposti dagli attori istituzionali interessati. Con i sindaci e i sindacati, inoltre, abbiamo deciso di ritrovarci nel mese di ottobre, convocando una sorta di Stati Generali sulla sanità nel Medio Lario e cominciare così a lavorare ad un piano di rilancio”.

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Un commento

  1. Bene benissimo grazie! !!!! Finalmente si torna a ragionare e a comprendere le difficoltà della zona. Personalmente ho sempre ricevuto una buona assistenza e non posso certo lamentarmi del ns ospedale. purtroppo i miracoli non si possono fare, dono le persone ” che fanno molto” e qui in molti si “muovono” ogni giorno con professionalità e cortesia. Grazie

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