Nella foto con il direttore sanitario di Asst Lariana, Matteo Soccio, alcuni dei componenti (medici, infermieri ed oss) del gruppo della Chirurgia robotica; da sinistra Fabrizio Cantore, Pasquale Misitano, Matteo Soccio, Daniele Maffessoli, Gianna Santinon, Marco Sellitto, Andrea Ghirardi, Francesca Graziotti, Matteo Gatti, Alferio Caiazzo, Federica Amara, Ilaria Fazio, Paolo Beretta, Giorgio Bozzini.
Cinquantatre interventi di Chirurgia generale, 134 di Urologia, 18 di Ginecologia. Dal 1 gennaio al 31 luglio di quest’anno sono 205 gli interventi chirurgici eseguiti con il robot Da Vinci. Nel mese di luglio, nel frattempo, Asst Lariana ha acquisito la nuova piattaforma robotica.
Dei 668 interventi eseguiti dal 2010 (primo anno) al 2022, più della metà, 394, risalgono agli anni 2020 (105), 2021 (84) e 2022 (205). L’Urologia, in particolare, segna un maggiore incremento degli interventi, dovuto all’orientamento clinico mininvasivo correlato all’arrivo del primario, il dottor Giorgio Bozzini. “I risultati ottenuti quest’anno sono l’espressione del piano di rilancio perfezionato da questa direzione – osserva il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi – Con l’attività già programmata dei prossimi cinque mesi Asst Lariana risponderà a pieno all’obiettivo regionale che prevede l’effettuazione di 250 interventi annui. Un buon risultato per noi e soprattutto per i pazienti”. La riorganizzazione, predisposta dalla direzione generale in collaborazione con la direzione sanitaria e il gruppo di operatori dedicato, è partita dall’individuazione come referente dell’attività del dottor Pasquale Misitano, chirurgo con una solida esperienza in campo robotico.
Il dottor Misitano, quarantadue anni, laureato a Pavia in Medicina e Chirurgia e specializzato in Chirurgia Generale alla Statale di Milano, si è formato per un anno a Parigi all’Istituto Gustave Roussy, uno dei maggiori centri oncologici mondiali. Ha poi lavorato per quattro anni come aiuto chirurgo del professor Paolo Pietro Bianchi all’Ospedale Misericordia di Grosseto, sede della International School of Robotic Surgery, polo di formazione internazionale per la chirurgia robotica. Dopo alcuni anni all’ospedale di Cantù, è arrivato all’ospedale Sant’Anna nel 2019.
Tra le operazioni eseguite con il robot Da Vinci figurano, in particolare, patologie tumorali del colon-retto, dello stomaco, della prostata e del rene; sono stati eseguiti anche interventi per tumori all’utero per pazienti obese e per casi molto selezionati per tumori dell’area testa-collo. “La robotica è un’evoluzione tecnologica della chirurgia mini-invasiva – spiega il dottor Misitano – Gli interventi devono rispettare le indicazioni delle società scientifiche e le linee guida nazionali ed internazionali e questo assicura standard di cura di alta qualità”.
Facendo seguito alla delibera regionale dello scorso novembre con la quale sono state approvate le azioni di sviluppo e di formazione sulla chirurgia robotica, nel mese di luglio si è proceduto con l’aggiornamento tecnologico della piattaforma robotica (nelle more della procedura centralizzata che sarà bandita da ARIA si è stipulato un noleggio di sei mesi, eventualmente rinnovabile per altri sei mesi, con un investimento complessivo di 670mila euro).
“La nuova versione della piattaforma robotica Da Vinci – prosegue il dottor Misitano – permette di eseguire interventi non solo per la patologia tumorale in chirurgia generale ma trova un’applicazione anche nella patologia benigna. Un’applicazione ormai riconosciuta a livello internazionale ed in particolar modo negli Stati Uniti riguarda la chirurgia di parete addominale mininvasiva (ad esempio per ernie primarie o ernie successive a ferite chirurgiche-laparocele). Un nuovo supporto assicurato da questo sistema, inoltre, è quello della fluorescenza (già utilizzato nel campo della chirurgia laparoscopica; tale sistema consente al chirurgo di valutare più nel dettaglio l’area di asportazione del tessuto interessato dalla patologia e “risparmiare” così l’asportazione di parti di organo sano, come negli interventi per neoplasie del colon, rene, fegato e pancreas). Da ultimo ma non meno importante, la possibilità di utilizzare delle suturatrici (cosiddette taglia e cuci) robotizzate, che controllate direttamente dal chirurgo alla consolle, permettono una chiusura e una sezione dei tessuti ancora più sicura e performante. Queste due tecnologie integrate tra di loro riducono i rischi di complicanze, permettendo una ripresa funzionale ancor più precoce ed un conseguente miglioramento della qualità di vita del paziente”.
Il nuovo sistema da Vinci si compone di tre elementi: carrello paziente, consolle chirurgica, carrello visione. Il carrello paziente si compone di quattro bracci dedicati al supporto di strumenti e dell’endoscopio; dalla consolle il chirurgo gestisce gli strumenti, l’endoscopio, l’elettrobisturi ed eventuali immagini ausiliarie necessarie durante l’intervento; il carrello visione include i sistemi di processamento delle immagini e un monitor touchscreen a disposizione dell’assistente chirurgo e del team infermieristico, utile anche per attività formativa e tutoraggio.
I medici attualmente impegnati sul fronte della chirurgia robotica sono Pasquale Misitano, Fabrizio Cantore e Adelmo Antonucci (direttore della Chirurgia generale) per la Chirurgia generale, Federica Mazzoleni, Umberto Besana e Giorgio Bozzini (direttore dell’Urologia) per l’Urologia, Roberto Falconati e Francesco Ruscitto per la Ginecologia, Carlo Gervasoni, Stefano Valsecchi e Luigi Colombo (direttore della Chirurgia Maxillo-facciale) per la Chirurgia maxillo-facciale, Augusto Cattaneo, Luca Volpi e Maurizio Bignami (direttore dell’Otorino-Laringoiatria) per l’Otorino-Laringoiatria.
“Questa ulteriore innovazione tecnologica permette ad Asst Lariana di essere al passo con le maggiori istituzioni sanitarie lombarde e anche a livello nazionale” conclude il direttore sanitario di Asst Lariana, il dottor Matteo Soccio.