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Attualità, Sanità

Sanità lombarda: “Sul Cup e Siss unico Bertolaso ammette il fallimento e intanto i medici protestano”

“Da più parti i medici lombardi protestano per le condizioni, francamente difficili, in cui sono costretti a lavorare. La situazione è da tempo fuori controllo e né il presidente Fontana né l’assessore Bertolaso stanno facendo qualcosa per dare risposte serie e restituire ordine e dignità alla sanità lombarda” così Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Partito Democratico, commenta la lettera inviata oggi all’assessore Bertolaso dai medici della LAMG – Libera Associazione Medicina Generale, che elenca otto criticità accompagnate da altrettante proposte concrete per affrontarle.

“In questa lettera si parla apertamente di una situazione ormai insostenibile e ieri l’assessore Bertolaso non ci ha certo rassicurato, dal momento che ha candidamente ammesso il fallimento del progetto del Cup unico e l’incapacità di Aria Spa di gestire i servizi digitali della sanità lombarda” fa sapere Orsenigo, componente della commissione Bilancio, dove ieri è stato convocato, su richiesta del gruppo del PD, l’assessore al Welfare, per chiarire le critiche rivolte alla società partecipata regionale.

“Non solo – aggiunge – ha anche dichiarato che i tecnici di Aria Spa, gli stessi da lui accusati dei disservizi nella gestione delle vaccinazioni durante il Covid, sono ancora tutti al loro posto”.

“Aria – sottolinea Orsenigo – è una società controllata al 100% da Regione Lombardia. Bertolaso, che guida da anni l’assessorato più strategico della Regione, ammette di non essere in grado di farla funzionare: non riesce a garantire il Cup unico, né a far partire i nuovi ospedali o a gestire con efficienza il SISS. Tutto questo è gravissimo”.

“È ormai evidente – conclude Orsenigo – che il Centro unico di prenotazione, strumento essenziale per coordinare le agende e abbattere le liste d’attesa, non sarà operativo prima della fine della legislatura. Una verità che è emersa solo grazie al lavoro di denuncia e controllo svolto dal Partito Democratico in Commissione e in Consiglio regionale. Serve un cambio di passo immediato. Fontana e Bertolaso prendano atto che bisogna cambiare, ridando centralità alla sanità pubblica, insistendo sulla prevenzione, ricostruendo la medicina di territorio e riequilibrando il rapporto tra sanità pubblica e privata, oggi tutto sbilanciato a favore del secondo. C’è in commissione una proposta di legge popolare su cui abbiamo raccolto oltre centomila firme, la destra non può continuare a ignorarla”.

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