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La voce di Civiglio: “Non chiudete la nostra scuola: eccellenza per i bimbi, un’isola verde che unisce la comunità e diventa famiglia”

Oggi 3 dicembre nella Scuola Primaria “S.D’Immè” si è tenuto l’open day. Niente di strano se non si trattasse del plesso di Civiglio che è finito, di recente, nell’elenco delle possibili strutture da chiudere. L’edificio sarebbe infatti tra quelli coinvolti dall’operazione del Comune voluta per ridurre e ottimizzare i costi – in alcuni casi troppo elevati – necessari per mantenere attive certe scuole. La notizia che ha acceso gli animi anche in una recente seduta di Consiglio comunale dove il tema è stato portato dal consigliere Lorenzo Cantaluppi, (FdI) ha subito provocato le reazioni dei genitori dei bimbi che in quella scuola ogni giorno portano i propri figli. E non si tratta solo di bambini di Civiglio e Garzola ma molti arrivano anche da Como per le caratteristiche particolari di questa Primaria. E i genitori – in queste ore le classiche chat di classe stanno esplodendo – sono tutti concordi nel voler fare qualcosa per opporsi a questa decisione che, va detto, non è ancora definitiva (qui il recente intervento dell’assessore Roperto sul tema delle scuole da chiudere).

A prendere la parola è innanzitutto un papà, Francesco Venditto, in passato anche ex vicepresidente della circoscrizione di Garzola e Civiglio. “Da sempre la nostra è una scuola molto apprezzata anche fuori dal nostro borgo perché è diversa dalle altre. Si fa molta attività all’aria aperta, è proprio a misura di bambino. Se si dovesse chiudere, il nostro centro sarà sempre più destinato a morire. La scuola funziona bene, i piccoli hanno tutto, i boschi dove fare passeggiate e attività didattiche, insegnanti preparati. Il tutto contornato da uno spirito molto collaborativo e costruttivo di noi famiglie. Ora sinceramente non conosco nel dettaglio i costi legati alla nostra scuola, questo è vero, ma non comprendo come si possa decidere di chiuderla quando funziona bene, è un esempio splendido di convivenza e i ragazzi sono sempre contenti di andare ogni mattina in classe. La speranza è che si possa arrivare a una decisione differente rispetto alla chiusura”. E inoltre c’è spazio per un ricordo. “Io stesso sono andato a scuola a Civiglio, adesso c’è mio figlio. Mia mamma fu bidella in quella struttura. Con lei ai tempi c’era solo la cuoca. È sempre stato un luogo famigliare”, spiega Venditto.

Un ulteriore passo in avanti lo fa Lisa Bernasconi, vicepresidente della Scuola dell’Infanzia G. Bernasconi di Civiglio. “Sarebbe veramente una bruttissima notizia. La scuola è realmente un collante decisivo per questa comunità. Il nostro borgo già da tempo si sta svuotando e spegnendo, se dovesse arrivare anche questa decisione le conseguenze sarebbero purtroppo molto negative. Noi stessi della scuola dell’infanzia ovviamente ne risentiremmo. Siamo operativi seppur con difficoltà ma lo facciamo anche perché abbiamo una funziona sociale di aggregazione. Togliere la scuola sarebbe deleterio. Invito il sindaco Alessandro Rapinese e l’assessore Nicoletta Roperto a venire il 3 dicembre all’open day (oggi, questo articolo è uscito sullo scorso di ComoZero Settimanale, Ndr). Potranno così vedere con i loro occhi e rendersi conto di cosa si fa nella scuola, del valore che la struttura ha nel borgo. La speranza è che toccando con mano importanza e valore di questa scuola possano valutare con maggiore attenzione l’idea di chiudere”.

E per tratteggiare l’importanza della scuola interviene un altro papà, Simone Cattaneo: “Innanzitutto vorrei ringraziare il consigliere comunale Cantaluppi che si è immediatamente interessato e dato da fare, portando il tema anche in Consiglio. Quello che vorremmo far capire è l’alto valore di questa scuola dove i nostri bimbi possono imparare crescendo in un luogo assolutamente particolare. Possono vivere a stretto contatto con la natura, spesso fanno lezione all’aperto, si muovono in un ambiente sano e senza smog”.

La preoccupazione delle famiglie è dunque molto forte e la speranza è che qualcosa possa cambiare.

L’ARTICOLO CHE HAI APPENA LETTO E’ USCITO SU COMOZERO SETTIMANALE: ECCO DOVE PUOI TROVARLO

Per approfondire:

Incredibili le elementari di Brunate: le aule sono il bosco, la biblioteca e il paese. La maestra Paola: “La scuola è là fuori”. Sabato Open Day

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4 Commenti

  1. I Comaschi, papá e mamme anche di altre zone ed altri “quartieri” sono sicuro che alzeranno le barricate a difesa di un vostro legittimo stare sereni….

  2. Funziona benissimo ed è anche super inclusiva quindi…… verrà chiusa sicuramente… per mantenere aperti i soliti carrozzoni.

  3. I soldi sono dei contribuenti, non vanno buttati. Altrimenti chiudano un altro plesso e mandino i ragazzi a Civiglio…

    1. Anche i milioni spesi e che saranno spesi per il Politeama sono dei contribuenti e non si è ancora capito cosa ce ne faremo. O quelli del Politeama sono i soldi del contribuente Luig+Resti mentre quelli della scuola di Civiglio sono di contribuenti degli altri?

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