Questa mattina, nell’ex Chiesa di San Francesco e oggi Spazio espositivo Ratti, si è tenuta la presentazione di Miniartextil, ormai consolidato appuntamento dell’autunno comasco.
(Fotoservizio, Carlo Pozzoni FotoEditore)
Erano presenti: i promotori del progetto e della sua realizzazione Nazarena Bortolaso e Mimmo Totaro, le responsabili del Coordinamento organizzativo Paola Re e delle relazioni pubbliche Chiara Anzani, la designer comasca Draga Obradovic e Elda Berutti, mamma di Floraleda Sacchi, arpista e compositrice comasca che, con il suo brano all’ingresso della mostra, accoglierà i futuri visitatori.
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Giunta alla sua ventottesima edizione, la rassegna si è imposta ormai come un appuntamento classico per la Fiber Art, settore d’avanguardia nell’arte contemporanea e internazionale. Denominata “Humans – 2018”, l’esposizione riunisce artisti provenienti da tutto il mondo, a cui è stato chiesto di esprimere il concetto di umanità e una riflessione personale sul tema.
“Come ormai da tradizione – dice il sindaco Mario Landriscina – il Comune di Como è lieto di sostenere e ospitare la XVIII edizione di Miniartextil. Il tema di quest’anno, Humans, è più che mai attuale e profondo perché abbraccia idealmente tutto il genere umano, con i suoi sentimenti, sogni e paure e sarà interpretato dagli artisti, dotati di una spiccata sensibilità, nelle più svariate chiavi di lettura e con le più curiose tecniche”.
Como, da sempre una delle capitali nazionali nella produzione del tessuto, dà lustro a numerosi artisti e opere.
Si comincia con una figura astratta di Soo Sunny Park, collocata nell’abside di San Francesco e per questo ben visibile, “Unwoven Light”. Si prosegue con la grande Maria Lai, “Rosso e Nero”. La Lai, già ospitata a Como nel 2004 e nel 2015, solca oggi le sale dei più importanti musei del mondo e, a febbraio 2019, sarà alla prestigiosa Boesky Gallery di New York.
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Nell’ex Chiesa ormai consacrata dal Comune di Como all’arte contemporanea, spiccano inoltre il coreano Sung Chul con “String_Column_0155” e Charles Sandison con “Il Genoma”. Opera di fili e di immagini, “Falling”, di Chloe Ostmo raffigura invece la caduta umana.
Stoffa, sale e libri per “Palmira” di Medhat Shafik, egiziano molto quotato oltreoceano. Di umana sensibilità, l’opera di Sandra Matamoros, fotografa e designer parigina che nelle sue immagini cuce (letteralmente e con un filo di seta bianco) ciò che pensa si possa incontrare nei sogni. Sempre nell’ambito della fotografia, il comasco Gin Angri mostra un’immagine della folla scattata in Piazza Duomo a Milano nel 1992, durante un Karaoke di Fiorello.
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“The Jungle” di Patrizia Polese è una cascata di fili neri che – come descrive Clarita di Giovanni, curatrice della mostra – simboleggiano il DNA umano, primo codice segreto a noi in uso”. In occasione del vernissage di sabato 29 settembre, i visitatori potranno assistere e partecipare alla performance dell’artista Antonio Melasi che cercherà di districarsi in “The Jungle”, appunto la jungla di fibra e di grovigli allestita per l’occasione.
“Déjà Vu” di Pia Manniko dà il benvenuto: semplice tulle che raffigura la sagoma di uomini e donne con storie da raccontare. Accanto, le plastiche statue di David Oliveira: busti, maschere e pagliacci realizzati in fil di ferro e il tulle.
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E ancora, “Déshabillé” e “Coffee Table”, creazioni dei due designer Draga&Aurel, arredano l’angolo dedicato al relax e alla lettura.
Infine, al centro dello spazio, i Minitessili. Fibre, fili, rame e resine colorate, attorcigliate e unite tra di loro: 54 piccole opere che da sempre raccontano la storia di Miniartextil. Questi minitessili sono stati scelti lo scorso mese di maggio dalla Giuria Internazionale presieduta dal fashion designer Carlo Pozzoli, dall’artista lettone Rolands Krutovs e dal CEO Leclaireur Paris, Micheal Hadida.
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Il premio Arte&Arte, prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno a uno dei minitessili esposti, è stato conferito all’opera “Heart” di Hiromi Murotani. Il pezzo entrerà a fare parte della Collezione Bortolaso-Totaro, al termine della tournée espositiva.
Il premio Sponga, invece, giunto alla sua terza edizione e istituito da Marialuisa e Giancarlo Sponga, con Nazzarena Bortolaso e Mimmo Totaro, sostiene il lavoro dei giovani artisti e ha visto vincitori Marco Rubbera ed Enrico Mancini con l’installazione “Reliquia”.
Dal 5 al 24 febbraio 2019, Miniartextil sarà ospitata a Montrouge (Parigi) nelle sale de le Beffroi. A maggio, sarà ospite del Museo del Tessile e della Tradizione Insutriale di Busto Arsizio e, infine, a giugno l’esposizione di Fiber Art tornerà a Caudry in Francia.
Da ricordare inoltre l’importante sostegno dato da DHL Express Italy, azienda leader mondiale nel trasporto espresso internazionale, che in occasione di “Humans 2018” ha stretto un accordo di partnership logistica con Miniartextil. Infine, l’associazione Amadeus Arte, promotrice del LakeComo Festival, consolida la sua collaborazione grazie all’installazione sonora che accoglierà i visitatori nell’ingresso creando una barriera di passaggio tra esterno ed interno.
INFO
Humans – 2018 Miniartextil Como
Vernissage aperto al pubblico sabato 29 settembre ore 18.00
30 settembre – 18 novembre 2018
ex-Chiesa di San Francesco – Spazio culturale Antonio Ratti
Largo Spallino, 1 – Como
da martedì a domenica 11-19
lunedì chiuso
BIGLIETTI
intero 7euro
ridotto 5euro under 18 – over 65 – accompagnatori disabili
ingresso gratuito under 10 – disabili
gruppi scuole 3euro a studente
visite guidate singola 5euro – gruppi 30euro oltre al titolo di ingresso
Per informazioni e prenotazioni per le attività di didattica dedicate alle scuole didattica@miniartextil.it