RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Solidarietà e Sociale

Cernobbio e il bar che rende il mondo migliore: favola (con campione) di Spazio Anagramma

Il segreto dell’inclusione è non pensare all’inclusione ma agire con spontaneità. Se ogni rapporto umano viene affrontato senza sovrastrutture e pregiudizi allora l’incontro con la diversità diventa un’azione naturale e normale”.

Parola di Marcello Bettaglio, gestore di Spazio Angramma di Cernobbio, che ha fatto dell’inclusione la sua missione.

Spazio Anagramma, posizionato accanto a Villa Bernasconi, è un bistrot con undici dipendenti di cui sei con disabilità, quattro con un passato di difficile inserimento sociale e infine lui, appunto, Marcello.

“L’idea- prosegue – è partita con una domanda: al di là delle chiacchiere, come possiamo favorire, concretamente, l’inclusione di persone con disabilità o in difficoltà nel mondo del lavoro?”.

La risposta arriva con l’apertura del locale.

“Non mi ero mai occupato di ristorazione prima – confessa – ho sempre lavorato come educatore. E proprio questa è stata la spinta: trovare un modo diverso di fare educazione”.

La struttura appartiene al comune di Cernobbio e, nel 2015, la Cooperativa Contrada degli Artigiani (inserita nel circuito di Cometa, realtà educativa comasca) vince la gara d’appalto grazie al progetto che prevedeva l’unione dell’attività di ristorazione con l’inclusione di giovani in difficoltà, fissando un focus particolare sulle persone con disabilità.

“Le difficoltà sono tante – sottolinea Bettaglio – le stesse che hanno tutte le attività commerciali in questo periodo di crisi. La nostra vittoria consiste nel dare la dignità del lavoro, che è un diritto di tutti, a persone che faticano a essere integrate nella società. Non si vince solo sul piano economico, si vince anche sul piano umano”.

Il tono di voce calmo e moderato di Marcello fa da contrasto al tintinnio delle tazzine accompagnato dal rumore della macchinetta del caffè e dai passi veloci dei camerieri indaffarati.

Non si fanno sconti a nessuno, com’è giusto che sia – aggiunge – quando qualcuno sbaglia glielo si dice. Me compreso perché la perfezione non esiste, si cresce come squadra, tutti insieme. Ogni lunedì dedichiamo alcune ore alla formazione: capire come migliorarsi è fondamentale in tutte le attività”.

Ma come ha reagito Cernobbio a questa realtà? “La comunità ci ha accolti con grande affetto – racconta Bettaglio – sono tanti ad apprezzare il nostro lavoro. Io credo che l’ostacolo principale sia l’imbarazzo, a volte le persone non sanno come rapportarsi con la diversità, ma una volta superato l’impasse ogni problema si dissolve. Uno dei punti su cui lavoriamo è proprio studiare il modo di presentarsi per poter rompere il ghiaccio in maniera disinvolta”.

Dei dieci camerieri ben sei sono assunti a tempo indeterminato, tre a tempo determinato e uno con contratto di apprendistato.
“Le nostre assunzioni- conclude Bettaglio – viaggiano di pari passo con la crescita economica. Appena aumenta il lavoro assumiamo un nuovo dipendente: siamo partiti con sei camerieri e oggi ne abbiamo dieci. Ho una lista di ragazzi in gamba che desiderano collaborare con noi e spero di poterli prendere tutti, ma non facciamo stage o prove se non c’è la reale possibilità di offrire un impiego, non sarebbe serio”.

Tra i ragazzi assunti a tempo determinato, si affaccia un volto come tanti che però come tanti non è: Alessandro Ciceri, cestista della nazionale italiana sindrome di Down, da poche settimane campione del mondo.

“Ho due lavori – racconta Ciceri – sono cameriere a Spazio Anagramma e operaio in C.Q.T. Qualitex di Fino Mornasco. Sono soddisfatto di  quello che faccio e spero di continuare il mio lavoro all’interno di queste due realtà che mi hanno accolto come una famiglia. Contemporaneamente mi dedico al basket, la mia grande passione”.

Alessandro esordisce a dodici anni nella Briantea 84 di Cantù, associazione che promuove lo sport tra i giovani con disabilità.

Due allenamenti a settimana tutto l’anno, disciplina e determinazione lo conducono in nazionale e il 6 ottobre 2018, battendo il temutissimo Portogallo, la squadra conquista il titolo di campione del mondo.

“Ho sentito una grande, indescrivibile emozione – commenta soddisfatto Ciceri – rappresentavamo il nostro Paese e avevamo conquistato il titolo. Devo dire, però, che durante la finale non ero in ansia, sono piuttosto razionale e controllo bene i miei stati d’animo. Quando ho vinto ho pensato al calciatore Fabio Grosso e a Berlino 2006 e mi sono detto: ce l’abbiamo fatta anche noi”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

10 Commenti

  1. Bellissimo, conosciuto oggi per la prima volta, grazie ad un’amica che mi ha fatto portato in questo locale. Stupenda realtà da replicare e diffondere il più possibile!! ?????????????❤in mano

  2. Idea realizzata GRANDIOSA !!!! Verrò presto a trovarvi xche conosco bene questa realtà ….. Cometa, Briantea 84 ecc ecc ….. complimenti davvero Marcello ??!!!!!

  3. Ho sentito parlare mto di questa bellissima attività a Cernobbio gestita da queste splendide creature che a livello umano ci trasmettono mto e ci fanno molto riflettere. Vi ho conosciuto tramite la scuola la Cometa. Complimenti e visto che lavoro anche io nel settore vorrei candidarmi come Vs collaboratrice, perché c’è sempre da imparare, e a mare e condividere esperienze che ti colmano il vuoto che mte vte ricevi.

  4. Tanti complimenti ad Alessandro e non solo per i titoli sportivi, ma per la capacità, sua e di tutti i ragazzi con problemi, di affrontare a testa alta le difficoltà! Insegnano molto a chi – la maggior parte delle persone – vive lamentandosi dei propri guai…

  5. Che bello frequentare Anagramma –
    Ti ritrovi a casa, con ragazzi che hanno sempre un sorriso per tutti. Il “calore” all’ ambiente lo forniscono loro; la frequentazione successiva diviene automatica.
    Consiglio a chi non ha mai “assaggiato” questo sapore, di avvicinarsi a questa dolcezza…

Lascia un commento

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo