Un nuovo, completo e organico soggetto in favore dei migranti e delle emergenze umanitarie. Ecco il progetto di Como Accoglie e dell’Osservatorio Giuridico per i Diritti dei Migranti.
Cosa succede:
Como, estate 2016: la Città si trova impreparata ad affrontare un emergenza umanitaria con l’arrivo di circa 500 persone migranti che si accampano alla stazione di Como San Giovanni a causa dei respingimenti alla frontiera svizzera.
I comaschi si attivano con grande generosità, muovono i primi passi, prima informalmente poi costituendosi come associazioni, anche due realtà che ancora oggi continuano la loro attività, potenziata ed ampliata per rispondere alle attuali esigenze che coinvolgono anche tanti cittadini stranieri non profughi, ed italiani che si trovano in situazioni di grave marginalità ed esclusione sociale:
COMO ACCOGLIE E L’OSSERVATORIO GIURIDICO PER I DIRITTI DEI MIGRANTI
Le attività delle due associazioni, attive nell’ambito della grave marginalità con particolare attenzione ai fenomeni migratori, sono contigue e si intrecciano: Como Accoglie opera sulla strada quotidianamente mattina e sera, grazie all’impegno di tanti volontari, con attività di bassa soglia, l’Osservatorio Giuridico gestisce, grazie ad avvocati volontari, uno sportello bisettimanale di assistenza legale gratuita e sostegno.
Le persone che si incontrano nelle due differenti attività spesso sono le medesime che dalla strada vengono indirizzate allo sportello per cercare se c’è una soluzione alla difficile situazione. La sinergia funziona e diverse persone vengono inserite in accoglienza ed avviate verso progetti costruttivi.
Da questa interazione nasce il progetto PERCORSI – IN RETE PER L’INTEGRAZIONE, sostenuto anche dalla Rete comasca dei servizi per la grave marginalità e dalla Parrocchia di Rebbio, Si intende così rafforzare e valorizzare l’operato dei volontari delle due associazioni e la loro collaborazione Le azioni principali del progetto sono:
- Implementazione dello sportello informativo sociale attraverso l’inserimento di figure professionali quali psicologi e mediatori culturali e la creazione di un’equipe, per coordinare e finalizzare l’azione di volontari e operatori
- Una formazione più specifica dei volontari per un miglioramento delle competenze, nell’ambito della grave marginalità Favorire momenti di informazione e di approfondimento sui temi legati alla grave marginalità e alla migrazione
Il progetto è stato finanziato nell’ambito del bando 2019 di Regione Lombardia dedicato alle organizzazioni di volontariato.
La raccolta fondi è finalizzata a coprire la necessaria parte di cofinaziamento diretto derivante da donazioni e raccolte fondi.