Bisogna proprio essere speciali per riuscire a trasformare in un’occasione di crescita tutte le difficoltà e tutti i vincoli imposti per far fronte a questo periodo così complesso. E la Piccola Casa Federico Ozanam, la casa di accoglienza che da 90 anni a Como significa ospitalità ai più bisognosi, lo è sicuramente e lo dimostra ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, con gli ultimi lavori di rinnovamento della struttura di via Cosenz che oggi diventa così ancora più “casa”.
“Questa pandemia è stata un vero e proprio stress test per strutture come la nostra che si occupano di accogliere persone in difficoltà – spiega il presidente di Casa Ozanam Enrico Fossati – per questioni legate alla sicurezza sanitaria, infatti, si sono resi necessari alcuni interventi che, se da un lato hanno portato alla perdita di una decina di posti letto per consentire il giusto distanziamento, dall’altro ci hanno però offerto l’occasione di ripensare uno spazio in cui la convivenza fosse ancora più rispettosa della dignità e della privacy delle persone”.
Da poco, infatti, si sono conclusi i lavori di adeguamento delle camere e dei bagni al piano terra a cui si aggiunge anche la realizzazione di un nuovo deposito bagagli.
“Non potendo disporre, per ragioni di spazio, di camere singole, abbiamo realizzato dei pannelli divisori che creano angoli privati dotati ognuno di letto, punto luce e tutto il necessario per riporre i propri effetti personali durante la notte – spiega Fossati – inoltre, anche grazie al contributo dell’associazione La Stecca, abbiamo ricavato un deposito bagagli in cui gli ospiti possono lasciare in un luogo custodito loro bagagli anche quando non sono qui, persino cose che potrebbero sembrare apparentemente inutili ma che per loro significano ‘casa’”.
Piccoli accorgimenti che, se da un lato consentono di rispettare la normativa anti Covid e di gestire con maggior semplicità le operazioni di pulizia e sanificazione dei locali, dall’altro sono un’occasione che Casa Ozanam ha saputo cogliere e trasformare in un ulteriore tassello dell’importante percorso di aiuto che offre ai propri loro ospiti: “L’ordine è un fondamento a cui teniamo molto perché aiuta i nostri ospiti a intraprendere un percorso di vita più regolare – spiega – inoltre quelle che a prima vista possono essere viste come limitazioni della propria libertà, in realtà diventano occasione per un approccio più rispettoso alla convivenza, per il bene di tutti”.
La Piccola Casa Federico Ozanam, oggi dispone di 38 posti letto a cui si aggiungono 14 mini appartamenti destinati a donne sole e la “Casa Luigi Palma” di via Napoleona, gestita da Caritas, con 45 posti letto per uomini e 10 per donne. Oltre all’accoglienza per la notte, nel solo 2021 le case hanno fornito oltre 2000 pasti, distribuito 500 capi di vestiario, lavato e stirato 6000 vestiti e aiutato 30 persone a inserirsi in un contesto lavorativo, primo passo verso l’indipendenza.
Numeri importanti che danno la misura dell’enorme lavoro che l’associazione fa sul nostro territorio: “Il nostro impegno non va considerato solo in base ai numeri – si schermisce Fossati – ma misurato sulla base di quanto fa per ridare dignità alle persone”. E su questo, indubbiamente, il lavoro svolto da Casa Ozanam è un esempio luminoso.