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Lutto a Como, è morta Anna Maria Bianchi Cesareo: fondatrice della coop Il Mosaico

Il mondo del welfare comasco perde una delle sue colonne portanti, una donna capace di fare davvero la differenza nel mondo del sostegno ai più fragili.

È improvvisamente mancata, infatti, l’imprenditrice sociale Anna Maria Bianchi Cesareo, fondatrice e a lungo presidente della Cooperativa Sociale Il Mosaico di Bulgarograsso, realtà che aveva fondato nel 1991 per offrire un supporto concreto ad adulti con disabilità.

Da allora, grazie alla partecipazione di volontari e soci, il suo sogno si è fatto sempre più grande fino a diventare uno dei più importanti punto di riferimento del territorio capace di offrire servizi altamente specializzati e innovativi mirati all’emancipazione e all’integrazione di persone disabili grazie a centri diurni, Comunità Socio Sanitarie, ma anche strutture dedicate all’housing sociale e emancipazione dalla famiglia come la splendida realtà della House School “Dopo di Noi” di Fino Mornasco.

E per ricordarla, non ci sono parole migliori che quelle che lei stessa ha pronunciato per introdurre il video dedicato ai trent’anni de Il Mosaico che, sicuramente, continueranno a brillare luminose per guidare chi continuerà a dare vita al suo meraviglioso progetto.

“Il mosaico è qualcosa che mi sono inventata. Ho avuto questa grande fortuna, questa visione ma naturalmente io ho avuto il pensiero, ho avuto l’idea ma se non avessi avuto intorno a me delle persone che hanno condiviso e che hanno poi collaborato a realizzarlo non ci saremmo riusciti. Erano anni importanti, di fermento, dove il problema della disabilità adulta era estremamente importante perché le persone con disabilità avevano solo strutture un po’chiuse e era arrivato il momento per avere qualche idea di progetti aperti, più leggeri, di progetti più a misura delle persone. Insieme ai miei colleghi, ai volontari, tantissimi, ai giovano in servizio civile è stato un progetto bellissimo, importante realizzare diversi servizi e il nome del Mosaico è nato proprio perché l’idea era di creare tanti piccoli nuclei preziosi. Un mosaico di pietre preziose”.

Riportiamo un ricordo di Francesca Paini dirigente di Confcooperative-Federsolidarietà:

Anna Maria Bianchi Cesareo ha affrontati i molti carichi nella sua vita familiare e professionale con passione e coraggio. Nata nel 1948, sposata giovanissima, ha avuto 3 figli tra cui una con un problema di handicap. Con il carattere determinato che la contraddistingue in tutte le sue scelte Anna si è rimboccata le maniche e ha cercato una soluzione che nel tempo è diventata risorsa per sua figlia, ma anche per tantissime altre persone con disabilità o bisognose di aiuto.
Ha dato vita nel 1985 alla cooperativa sociale L’Ancora di Lurate Caccivio, tuttora una vivacissima cooperativa impegnata nella gestione di attività diurne e residenziali per disabili.
Nel 1992 ha poi costituito la cooperativa sociale Il Mosaico di Bulgarograsso, una delle più significative esperienze della cooperazione sociale del territorio attenta alle persone con disabilità, mettendo loro a disposizione risposte abitative, occupazionali e sociali. La cooperativanel tempo ha coinvolto decine di lavoratori e moltissimi volontari.
E’ tanto, ma ancora non è bastato. Nel 1999 Anna dà vita ad una nuova cooperativa, questa volta dedicata all’inserimento lavorativo: Oasi Mosaico, che si ancora oggi di ambiente e agricoltura sociale.
Nel tempo, infine, Anna non si è mai sottratta alle responsabilità anche nel mondo della cooperazione: ha rivestito per molti anni il ruolo di presidente di Federsolidarietà a Como e in Lombardia, ed in tutti questi ruoli ha sempre saputo farsi apprezzare per passione, competenza e dedizione.
Anna è stata capace di coniugare solidarietà e gestione manageriale, innovazione e volontariato, successo imprenditoriale e gratuità, facendo divenire la propria storia e i suoi momenti anche dolorosi una risorsa per tutti, soprattutto per chi di risorse ne ha meno.
Anna ha dedicato il suo tempo, la sua vita, a offrire opportunità a chi ne ha meno. Oggi, quando il suo tempo è finito davvero, tutte quelle ore, quelle giornate, quelle energie spese per gli altri prendono ancora più valore. Per questa sua scelta di dedizione -i cui frutti rendono più generoso e accogliente il nostro territorio- penso ad Anna con molta gratitudine.

 

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