Il Como è tornato a vincere dopo quasi 3 mesi di digiuno e lo ha fatto battendo una Roma in rampa di lancio. Le reti di Gabrielloni e Nico Paz hanno fatto impazzire di gioia il Sinigaglia e hanno tolto, almeno momentaneamente, i lariani dagli ultimi tre posti della classifica.
Ecco i voti dell’incredibile pomeriggio del lago:
- Reina 6: non è mai veramente impegnato dalle folate giallorosse. Nel primo tempo deve rispondere presente su una punizione ben calciata da Dybala, mentre nella ripresa è praticamente spettatore non pagante della gara.
- Van Der Brempt 6: dalla sua parte arrivano i maggiori pericoli per il Como. Angelino infatti è un cliente scomodo che non gli rende la vita assolutamente facile. Nonostante ciò disputa una gara sufficiente anche grazie a qualche buona iniziativa in avanti.
- Kempf 6.5: è padrone della difesa. Nel primo tempo l’attacco mobile della Roma non lo disorienta, ma è nella ripresa che la sua prestazione cresce. Con l’ingresso di Dovbyk il tedesco si mette a uomo sull’ex Girona e lo annulla impedendo ai giallorossi di creare qualcosa di significativo.
- Goldaniga 6.5: ormai per Fabregas sembrano lui e Kempf la coppia di difesa titolare. Anche lui come l’ex Herta Berlino gioca una partita ai limiti della perfezione senza lasciare varchi ai tenori offensivi della formazione di Ranieri.
- Barba 6.5: adattato per necessità a fare il terzino gioca una grande partita. La Roma spinge molto dalla sua parte ma è bravo, aiutato anche dall’imprecisione di Saud prima e Celik poi, a non concedere mai cross o situazioni davvero pericolose.
- Engelhardt 6: soffre e non poco la fisicità e lo strapotere di Konè. Abbassa leggermente il suo raggio di azione e si piazza davanti alla difesa a fare da schermo senza provare le sue solite incursione in avanti.
- Da Cunha 6.5: il francese agisce nella zona di Le Fee e rispetto ad Engelhardt ha più campo e più spazio per correre. Da alcuni suoi strappi nascono buone situazioni per il Como. Svilar, inoltre, deve mettere in angolo una sua buona conclusione di mancino.
- Strefezza 6: è il meno brillante degli uomini in avanti del Como. Sfiora il gol nel primo tempo, ma è molto intermittente e non sempre è nel vivo della manovra lariana. Lascia il campo per l’Mvp Gabrielloni.
- Fadera 6.5: sale in cattedra nella ripresa quando tutto il Como sale di tono. Va vicino al gol del vantaggio in due occasioni ed è sempre una spina nel fianco per il lato destro della Roma.
- Nico Paz 7.5: è tornato a fare il fenomeno. Spaventa Svilar con il suo mancino almeno in 3/4 situazioni ed è sempre lucido nelle scelte per mandare in porta i suoi compagni. Il suo gol del 2-0 fa completamente delirare il Sinigaglia.
- Belotti 6.5: il gol siglato contro il Venezia gli ha iniettato una grande dose di fiducia. Per tutta la partita fa a sportellate con Ndicka ed Hermoso vincendo praticamente tutti i duelli e risulta preziosissimo per il Como in ogni situazioni offensiva.
- Sergi Roberto 6.5: torna in campo dopo più di un mese di stop e risulta fondamentale nel finale di gara. Garantisce una grande qualità nel palleggio e anche in fase di intercetto e contrasto non si tira mai indietro.
- Cutrone 6.5: entra carico nella partita. Sfiora prima il gol di testa e poi, aggirando Pisilli e scaraventando la palla in mezzo, serve l’assist per il gol di Gabrielloni.
- Gabrielloni 8: è il simbolo di questo Como. Diventa il quinto giocatore della storia a segnare dalla Serie D alla Serie A con la stessa maglia. Sblocca in pieno recupero la pratica con un gol da attaccante vero ed è poi generoso a regalare a Nico Paz la palla del definitivo 2-0. Eroico.
- Kone S.V
- Fabregas 7: indovina tutte le scelte per vincere la partita. Nel momento clou del match capisce che serve il peso delle due punte per portare a casa i 3 punti e butta nella mischia Gabrielloni insieme a Cutrone. Il resto è storia.