La più larga e convincente vittoria del Como in stagione ha fatto guadagnare punti su tutte le dirette concorrenti per la salvezza. I lariani, infatti, dal terz’ultimo posto a pari merito in cui si trovavano sono schizzati, grazie ad una sola serata, al tredicesimo posto a più tre dalla zona retrocessione.
Ecco le pagelle del bellissimo successo contro l’Udinese:
- Butez 6: rispetto alle partite contro Lazio e Milan non è chiamato agli straordinari per salvare il risultato. Effettua qualche parata facile sui tentativi da lontano dei bianconeri, anche se non può nulla sul destro forte e angolato di Pajero.
- Van Der Brempt 6: la sua gara dura meno di 30 minuti a causa di un problema muscolare. Nonostante ciò, fino a quando resta in campo, aiuta Diao in fase di spinta e vince il duello tra esterni di centrocampo con Kamara.
- Goldaniga 5.5: gioca una partita attenta e puntuale fino al 50esimo, momento nel quale prende il primo giallo. L’ingenuità sul secondo cartellino è troppo evidente e rischia di compromettere tutto ciò che di buono aveva fatto il Como fino a quel momento. Per sua fortuna Solet ristabilisce pochi minuti dopo la parità numerica e i suoi dilagano nel finale.
- Dossena 7: ha il compito di tenere a bada prima Sanchez e poi Lucca e lavora su tutti e due alla grande. Oltre a garantire una solidità pazzesca alla difesa, diventa anche assistman sul gol di Strefezza grazie ad una bella torre di testa.
- Kempf 6.5: anche lui come Dossena non sbaglia praticamente nulla. Gestisce alla grande il duello con Thauvin che spesso di defila nella sua zona ed è uno dei leader che tengono in partita il Como nel momento più difficile.
- Caqueret 6.5: alla sua prima titolarità in Serie A diventa già il faro del centrocampo comasco. Abbina intensità e corsa ad una grande pulizia tecnica e tutto questo aiuta i suoi in entrambe le fasi.
- Da Cunha 6.5: sforna un’altra prova di sostanza e qualità. Non perde praticamente mai la palla amministrando i ritmi della gara a suo piacimento. Oltre a ciò risulta anche tosto e cliente scomodo in fase di copertura ed interdizione.
- Fadera 7: non entra nel tabellino con gol o assist, ma le marcature che chiudono il match portano decisamente la sua firma. Propizia l’autogol del 3-1 di Bijol e poi da un suo cross preciso per Engelhardt nasce il poker lariano. Sempre più insostituibile.
- Strefezza 7: è mattatore assoluto della prima frazione. Serve l’assist per Diao e poi chiude i primi 45 minuti con un destro vincente che manda i suoi sul 2-0. Nella ripresa, però, è troppo pigro sul gol dell’Udinese e si fa anticipare con troppa facilità da Pajero. Viene sostituito dopo l’espulsione di Goldaniga.
- Diao 8: è una freccia. Sblocca la partita dopo 5 minuti ed è il riferimento offensivo a cui il Como si affida per fare male. Vince tutti gli uno contro uno con i suoi avversari e risulta assolutamente dominatore della serata. Impatto con la Serie A devastante.
- Cutrone 6.5: come al solito la sua prestazione è caratterizzata dal lavoro sporco e da un enorme sacrificio. Si mette a disposizione dei compagni ed è lui, con la sua voglia, a procurare il rosso di Solet.
- Iovine 5.5: chiamato in causa per l’infortunio di Van Der Brempt, non ha un impatto malvagio sulla partita. Il suo errore in uscita sul gol dell’Udinese, però, costa caro e non riesce a raggiungere la sufficienza.
- Nico Paz 7: rientrato dopo il colpo subito da Gigot contro la Lazio, entra nel momento più delicato della sfida. Aiuta i lariani in fase di sviluppo del gioco e corona questa buona prestazione con la rete del finale 4-1.
- Jack 6: entra con personalità nella sfida e, nonostante la sua giovane età, non patisce la pressione. Contribuisce a controllare il vantaggio nel finale.
- Engelhardt 6.5: gioca poco più di 10 minuti, ma è bravo a farsi trovare pronto sul cross di Fadera per servire a Nico Paz la palla del poker.
- Perrone S.V
- Fabregas 7.5: la vittoria del suo Como è un vero e proprio trionfo. Tutto è andato alla perfezione, tralasciando l’inizio di ripresa, e i lariani hanno confezionato un successo meritatissimo e di marca Fabregas. Con i giocatori giusti il tecnico spagnolo sta facendo vedere tutta la sua idea di calcio, che oltre ad essere bello sembra poter diventare anche vincente.