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Articolo della Cnn sulla battaglia degli ambientalisti comaschi contro lo sci al Monte San Primo

La battaglia degli ambientalisti comaschi contro il progetto di riportare lo sci sui 1.600 metri del Monte San Primo arriva fino alla CNN, la celeberrima emittente giornalistica statunitense.

“Dopo Telegraph e Euronews.com, ora è il turno della CNN che da poche ore ha pubblicato sul proprio sito web un articolo sulla questione del progetto per nuovi impianti sciistici che riguarda il monte più alto del Triangolo Lariano – riferisce il Coordinamento Salviamo il Monte San Primo – L’articolo cita la lotta condotta, da oltre un anno, dal Coordinamento ‘Salviamo il Monte San Primo’, formato da 33 associazioni”.

“L’articolo fa infatti riferimento alla vertenza contro il progetto per la realizzazione di nuovi impianti per lo sci e per l’innevamento artificiale sul San Primo, che prevede nuovi tapis roulant, cannoni sparaneve, laghetto artificiale, piste di plastica, nuovi parcheggi. Il tutto all’interno di un assurdo progetto (voluto dalla Comunità Montana Triangolo Lariano e dal Comune di Bellagio) che vanta un finanziamento di 5 milioni di euro di fondi pubblici, piano che non tiene minimamente in considerazione il riscaldamento globale che sta determinando in modo chiaro la fine dello sci a quote inferiori ai 2 mila metri”, proseguono gli ambientalisti.

A firmare l’articolo apparso online è Barbie Latza Nadeau. Il titolo è “Una stazione sciistica italiana chiusa a causa dei cambiamenti climatici prevede di riaprire con innevamento artificiale. Ma non tutti sono contenti”

“In definitiva – concludono dal Coordinamento – ora in tutto il mondo si leggono inchieste riguardanti l’assurdo progetto sul San Primo. Il Coordinamento sollecita nuovamente le Istituzioni locali interessate, ovvero gli amministratori del Comune di Bellagio e della Comunità Montana Triangolo Lariano, a fare un passo indietro, rinunciando all’assurdo progetto. Non c’è via d’uscita al ritiro del progetto, occorre rispettare l’ambiente montano e tenere conto dei cambiamenti connessi col riscaldamento globale”.

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10 Commenti

  1. È vero che bisogna rispettare l’ambiente ed i cambiamenti climatici ma anche favorire un turismo di prossimità che evita anche spostamenti di auto e smog. IL bacino artificiale raccoglie acqua piovana che diventa neve con energia elettrica spero fornita da pannelli fotovoltaici e poi ridiventa acqua in primavera in un ciclo abbastanza naturale. L’unico impatto sarebbe la cementificazione per i parcheggi

    1. Marco. Ad esempio nel 2021-22 non è piovuto quasi per 18 mesi! Dove avrebbero preso l’acqua? E i pannelli fotovoltaici lì non ve ne sono (e non avrebbero molto senso, poiché esposto a nord). Informarsi prima di scrivere.

    2. A parte la follia dell’insieme (perché fare proprio lì delle piste per sciare?), l’ultima frase spiega bene perché ‘sta cosa non s’ha da fare. Lo capirebbe un bambino: ma Fermi e i suoi seguaci no…

    3. Con i “ma”, inseriti nei discorsi, vengono spesso giustificate grandi nefandezze.
      Chi decreta che il turismo debba esser favorito ad ogni costo, o che il turismo sia sempre un bene?
      Davvero ci risulta così fastidioso accettare che una montagna rimanga tale, con “solo” i suoi sentieri e i suoi boschi (ben mantenuti magari)? V’è per forza la necessità di avere parcheggi, bar, attività commerciali, piste da sci, ecc.?

  2. Una meravigliosa pubblicità gratuita del luogo e del lago. Un beneficio indiretto, ripeto gratuito, dell’impavido Fermi.
    Incredibile risultato a sua insaputa e senza averlo voluto. Che dire??? È proprio vero che non tutto il male vien per nuocere!!!

  3. Non è solo una questione di temperature, dove vanno a prendere l’acqua? Lì, non ce n’è mai stata.

    1. Iceberg. CNN, Telegraph, Euronews, ecc ecc, sono tante rondini! E il progetto NON è esecutivo. È bene informarsi prima di scrivere.

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