Dopo quasi un anno di scioperi del venerdì davanti al Comune e l’occupazione estemporanea del Cortile Antico, lo scorso 27 settembre, oggi, una delegazione di Fridays for Future Como, a Palazzo Cernezzi, ci è finalmente entrata, incontrando il sindaco e diversi assessori.
“Dall’incontro è emersa la volontà del sindaco di non considerare la dichiarazione di emergenza climatica e piuttosto di concentrarsi su altri obiettivi da noi proposti in passato. Per noi è invece fondamentale accettare una realtà di partenza prima di progettare le soluzioni. Questa realtà è accettare che c’è una crisi climatica in corso. Ne parleremo in assemblea con il resto del movimento e vedremo se e come portare avanti lo scambio con il Comune”.
Così ha dichiarato Francesco Cavalleri, membro della delegazione che ha incontrato il sindaco di Como, Mario Landriscina, il vicesindaco, Adriano Caldara, l’assessore all’ambiente Marco Galli, l’assessore alla viabilità, Vincenzo Bella, al termine della riunione.
FRIDAYS FOR FUTURE: TUTTE LE CRONACHE
L’intesa tra ambientalisti e istituzioni sembra essersi quindi bloccata in partenza.
“Alcuni degli obiettivi di cui si è discusso oggi sono condivisi – ha continuato Cavalleri, spiegando come la dichiarazione di emergenza climatica sia pregiudiziale per una proficua collaborazione tra attivisti e Comune – ma senza l’accettazione dell’emergenza ambientale non si può andare lontano. Negare l’emergenza equivale alla negazione della realtà”.
Raggiunto dalla stampa appena dopo la conclusione della riunione, il sindaco di Como ha commentato: “Sarebbe un grande peccato interrompere il dialogo e disperdere il patrimonio di idee. La mia tendenza è costruire un cammino. Abbiamo individuavo temi concreti su cui lavorare ancora prima di dichiarare l’emergenza climatica, uno strumento che mi auguro non allontani le posizioni”.
6 Commenti
Comino i temi concreti li trova tra i vari articoli di “FFF tutte le cronache”. Non mi pare che l’articolo sia tendenzioso. D’accordo sul flop. Questa giunta si appiana su posizioni negazioniste che circolano nella destra e fatte circolare ad hoc dai suoi maitres a penser (libero, il giornale, la verita, mediaset, social ecc). A questo punto però FFF deve decidere se chiudere i rapporti con l’amministrazione o cercare di porta a casa qualche “tema concreto” . Riguardo ai temi concreti però sarebbe utile che TUTTE le associazioni ambientaliste facessero pressione per attivare (come promesso da questa amministrazione su uno dei punti concreti presentati ) l’istituzione della Consulta delle Associazioni Ambientaliste di Como con la quale portare avanti i punti dei FFF ma anche altri di interesse piu generale es inquinamento dell’aria, acqua ecc
CO, vorrei sapere i temi concreti concordati da questi specifici FFF guys con il sindaco della mia città. Non li ho trovati in alcuna cronaca. È curiosità ma anche informazione necessaria per completare il quadro e farmi un’idea. Continuo a pensare che l’articolo in questo modo vago metta solo in primo piano il fatto che l’una o l’altra parte faccia muro. I “temi concreti” potrebbero invece essere veri tasselli importanti per il nostro futuro ma detti così sembrano solo un contentino… In ogni caso, qualsiasi cosa sarà fatta troppo tardi, come nella nostra migliore tradizione, su questo non ci piove, nemmeno pioggia acida!
Ma quali sono i “temi concreti su cui lavorare” che entrambi hanno indicato come condivisi? L’uscita dalla riunione senza un accordo? Riusciremo a saperli per poter capire se sia veramente stato un flop o se ci siano le premesse del cammino che il sindacone vuole costruire? Mi sembra che l’articolo sia monco in questo modo (e forse tendenzioso…).
Grazie.
Vergognosi. Anche su un tema distintivo è nulla. Il sindaco farebbe bene ad andare a vedere il C40 cosa è, quali città raggruppa e soprattutto che cosa fanno come iniziative per i loro cittadini in ambito protezione climatica. Fossi nei ragazzini valuterei – con un buon avvocato – la citazione in giudizio dell’amministrazione per danno da ritardo dovuto all’inerzia/ritardo dell’agente pubblico nell’agire causando così la lesione di interessi (nel caso la tutela della salute attraverso un ambiente più salubre) meritevoli di tutela.
Sta amministrazione mi pare sempre più “chiacchiere e distintivo”. Ma di concreto da 2 e passa che cosa hanno fatto? Nemmeno con i ragazzini riescono ad assumere un ruolo di guida. Che paura hanno? Mah.
Non c’erano dubbi. Chi ha come priorità l’asfaltatura delle strade e i parcheggi, non può dichiarare l’emergenza climatica. Non gliene frega nulla. Altra occasione persa dal “buon” Sindaco per uscire dall’ordinario mal gestito.