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“Salviamo la pineta del Bisbino”: dopo gli abbattimenti e l’esposto, la petizione

Nuovo capitolo nella battaglia per salvare la pineta del Bisbino.

Dopo l’esposto presentato pochi giorni fa da oltre trenta cittadini per sollecitare un sopralluogo da parte degli enti preposti a verifica la correttezza degli interventi d’emergenza effettuati lo scorso autunno a seguito della caduta di numerosi alberi a causa di una forte tempesta, ora è il momento di una raccolta firme.

Pineta del Bisbino disboscata, esposto di 33 cittadini: “Tagliati alberi sani”. Monti: “Solo una messa in sicurezza”

Da un paio di giorni è infatti online la petizione “Salviamo la pineta del monte Bisbino” che, in poche ore, ha già superato i 120 sottoscrittori (qui il link della raccolta firme) con l’obiettivo di sensibilizzare ulteriormente i cittadini sull’argomento della salvaguardia e valorizzazione di un’area boschiva amatissima dai cernobbiesi e non solo.

QUI LA PETIZIONE

“Se non vuoi che la pineta sia abbattuta e, come prospettato da alcuni, sostituita con latifoglie ma curata (dai danni arrecati dall’intervento umano) con il reimpianto e se vuoi che sia recuperato il prezioso quanto “artificiale” bosco di conifere che da più di cent’anni circonda la vetta del Bisbino preservandola da smottamenti e creando un habitat unico – si legge nel testo di presentazione – e se unitamente alla salvaguardia della pineta vuoi che la nostra montagna sia tutelata, conservata e sistemata anche attraverso la pulizia dei sentieri e quant’altro contribuisca alla valorizzazione del patrimonio montano firma questa petizione”.

“Lo scopo è quello di tenere alta l’attenzione su questo problema nell’attesa che vengano effettuati i sopralluoghi che abbiamo richiesto nell’esposto – spiegano i promotori – lo ribadiamo, non vogliamo alzare il dito accusatorio contro nessuno ma vogliamo fermare questa modalità di azione che ha già causato danni anche in passato alla pineta. Questa zona richiede sicuramente interventi di manutenzione, messa in sicurezza e persino sfoltimento ma non abbattendola e sostituendola con latifoglie o aprendo veri e propri buchi tra la vegetazione che ora si presentano incolti e pieni di rovi”.

Dal canto suo l’amministrazione comunale di Cernobbio aveva sempre difeso l’intervento prendendo le distanze da ogni accusa di effettuare un’opera di disboscamento più che di messa in sicurezza.

“Ribadisco che il nostro non è un intervento di disboscamento bensì di messa in sicurezza di una situazione disastrosa successiva alla tempesta che si è abbattuta in ottobre sulla pineta del Bisbino arrivando a ostruire la strada per chilometri – era stata la risposta che ci aveva dato il sindaco Matteo Monti che avevamo interpellato dopo la notizia dell’esposto – per questo abbiamo incaricato una ditta specializzata e oggi, nonostante la pineta sia soggetta a cadute di alberi ogni volta che è interessata da agenti atmosferici, almeno per l’ultima intensa nevicata non si sono verificati danni”.

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