Ora, parlare di alleanza trasversale è un certo eccessivo. Ma sicuramente è un asse inedito quello che sta nascendo sul fronte Ticosa dopo l’ennesimo clamoroso flop del 27 gennaio con l’asta per la bonifica andata deserta (qui i dettagli).
Succede che l’assessore all’Ambiente di Palazzo Cernezzi, Paolo Annoni (Lista Insieme per Landriscina) ha scritto a tutti i parlamentari comaschi per un interessamento romano sulla questione che evidentemente a livello locale non riesce a sbloccarsi dopo 15 anni di tentativi. Alcuni contatti informali ci sono stati (e comunque non tutti hanno risposto) la deputata Dem Chiara Braga, peraltro in Commissione Ambiente alla Camera, ha preso carta e penna.
E subito parte con una precisazione: “Come già ho avuto modo di anticiparle in via informale da quanto mi risulta il Mite (Ministero della Transizione Ecologica) non dispone allo stato attuale di canali di finanziamento diretto, sotto forma di contributi ai Comuni, per la bonifica di siti dismessi”.
Però si apre un’altra possibilità, scrive la deputata: “Le linee di finanziamento attivate in passato dal Ministero e in corso di esecuzione, in attuazione del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), riguardano la bonifica dei Sin (Siti di Interessa Nazionale) da un lato e la bonifica di siti orfani dall’altro. Nello specifico il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l’Italia prevede 500 milioni di euro da destinare alla bonifica dei siti orfani con l’obiettivo della loro riqualificazione (misura M2C4, investimento 3.4). Il Pnnrprevede, in particolare, l’adozione di un Piano d’azione che individui i siti orfani di tutte le Regioni e le Province autonome e identifichi gli interventi
specifici da intraprendere, nonché la riqualificazione di almeno il 70 % della superficie del suolo dei siti orfani”.
Per sito orfano si intende “un sito potenzialmente contaminato in cui non è stato avviato o si è concluso il procedimento di cui all’art. 244 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, o di cui all’art. 8 del decreto ministeriale 25 ottobre 1999, n. 471″ in sintesi luoghi dove “le pubbliche amministrazioni […] individuano siti nei quali accertino che i livelli di contaminazione sono superiori ai valori di concentrazione soglia di contaminazione, ne danno comunicazione alla regione, alla provincia e al comune competenti”. (qui i dettagli).
Braga poi evidenzia come all’interno di un recente decreto (decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, articolo 17) sia previsto che il ministro della Transizione Ecologica, in estrema sintesi, adotti il piano d’azione con relative risorse per le bonifiche dei siti orfani. L’elenco di questi ultimi è stilato dalle Regioni.
Così sottolinea la deputata “riservandomi di svolgere un ulteriore approfondimento con il Ministero della Transizione ecologica, mi permetto di suggerirle un interessamento presso Regione Lombardia, dal momento che come potrà vedere dagli strumenti sopra indicati l’individuazione di interventi da finanziare da parte del Ministero avviene sempre mediante coinvolgimento della Regione”.
Non manca una stoccatina finale “Ritengo infine utile segnalare che a mio avviso la difficoltà di reperire ulteriori fondi per concludere la bonifica dipende, almeno in parte, dall’assenza da parte dell’Amministrazione comunale di una prospettiva sufficientemente definita e organica di recupero dell’area dismessa. A tale riguardo, anche al fine di una verifica presso il Ministero, sarebbe utile conoscere quali intenzioni abbia maturato l’Amministrazione comunale rispetto alla riqualificazione dell’area in oggetto”.
Insomma uno spiraglio c’è, con le elezioni in vista e i tempi ridotti par difficile che l’attuale amministrazione possa concludere l’eventuale iter, ma forse farlo partire sì.
3 Commenti
ANNONI quello sponsorizzato da “Qui Como” vedi il loro titolo qui sotto
“Il comune di Como e la variante Paolo Annoni
La piccola rivoluzione dell’assessore senza bandiere”
E’ arrivato super man oppure un leccamento da collega a collega del mondo carta stampa?
su “Qui Como” non si può chiosare, non prevede commenti!!!
Ma Roma non era ladrona? Quando si è incapaci mamma lupa viene buona.
Le han provate tutte…la prossima proverei con “operazione circo”