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Salvini e il Natale con i clochard. Currò attacca, Locatelli risponde: “Confuso. No clandestini e loschi affari delle coop”

Scende in campo la pasionaria, fedelissima del suo leader.

La deputata, ex ministro, comasca Alessandra Locatelli parte armata fino ai denti in difesa del Capitano.

Poche ore fa davamo conto dell’attacco del deputato 5stelle Currò dopo le note dichiarazioni di Salvini.

Il leader della Lega, ieri, ha annunciato che “se nei giorni di festa sarà vietato uscire di casa per portare una coperta a chi dorme in strada e ha freddo, o un pasto caldo, una fetta di panettone, un sorriso, io lo farò lo stesso come da anni sono abituato a fare: portare dei doni ai bimbi più sfortunati la vigilia di Natale, pranzare insieme ai clochard e ai dimenticati il giorno di Natale, portare un pasto caldo e una coperta a chi non ha la fortuna di avere un tetto e una famiglia”.

Salvini: “A Natale porterò una coperta e un pasto caldo ai senzatetto”. Currò: “Venga a farlo a Como”

Caustico il grillino comasco: “Venga a Como – ha detto – dove la Lega nega un dormitorio! Sarà sicuramente accolto con una bella tovaglia su un cartone a terra a -3° gradi”.

Ebbene, nessuno tocchi il Capitano. Locatelli è una furia: “Mentre gli italiani e i comaschi sono in ginocchio per la chiusura delle loro attività, il futuro incerto e la crisi economica sociale e sanitaria,
abbiamo un parlamentare che prima era al nostro fianco per bloccare l’invasione e oggi forse è un po’ più confuso. Non importa, meglio soli che mal accompagnati”.

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E aggiunge: “Ribadisco: Un conto è pensare di dare una mano alle tante persone in difficoltà italiane e straniere, regolarmente presenti sul nostro territorio e che vivono in povertà assoluta come da sempre la Lega propone di fare e come ha sempre fatto, anche a Como, con progetti legati all’inserimento lavorativo ed abitativo, parlando di grave marginalità e inclusione sociale, di accompagnamento con progetti e percorsi individuali, parlando di tutela della persona e di rete di aiuto. Altro discorso è lasciarci invadere dai clandestini perché riprendano i loschi affari del governo di sinistra e delle cooperative”.

Conclude la parlamentare: “Capisco faccia comodo mischiare tutto, ma non è incentivando nuovi sbarchi e nuovi arrivi che riusciremo a risolvere il problema di tante persone che, oggi più che mai, hanno bisogno di aiuto, ascolto, sostegno, risorse economiche e progetti. Purtroppo però per questo governo vengono sempre prima gli altri e non gli italiani. Intanto anche molti ristoratori comaschi, albergatori, imprenditori, chiudono le serrande per sempre e si mettono in attesa per avere un contributo

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2 Commenti

  1. Arrieccola! C’è sempre chi sta peggio. C’è chi si ritrova il consuocero juventino che parla solo di calcio, chi la vecchia zia che ricorda davanti a tutti quanta popò faceva il tuo povero cugino nel vasetto e c’è chi si ritroverà il Capitano che gli dirà “prima gli italiani sui giacigli di cartone” visto che il dormitorio i leghisti non lo vogliono. Poveri Clochard! Tutto e tutti contro di loro. Anche a Natale. Ma lasciamoli in pace.
    A parte la solita propaganda natalizia, sarebbe meglio che la nostra “dolce damina” chiedesse al suo Capitano di passare il Natale con i parenti delle vittime della Covid nelle RSA lombarde, con i medici e gli infermieri lombardi che hanno dovuto utilizzare i sacchi della spazzatura in mancanza dei DPI, con i medici di famiglia lombardi che hanno dovuto arrangiarsi nel dover affrontare una pandemia mondiale senza mezzi e con pochissime informazioni, con chi ha dovuto utilizzare per mancanza d’altro le mascherine derivate dai pannolini, con i lombardi che hanno aspettato settimane l’esito dei temponi e nel frattempo hanno contagiato i familiari e con quanti hanno dovuto fare i conti con l’inefficienza e la cialtroneria di chi è al governo della Regione Lombardia. Il Capitano e la “dolce damina” che si scusano pubblicamente per il disastro che hanno fatto i loro compari al governo della sanità lombarda, questa sì che sarebbe la vera notizia! E lasciamo in pace i clochard, gli immigrati regolari e clandestini. Almeno a Natale!

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