“Il turismo deve essere sempre più punto di forza per una città splendida quale è Como. Gli americani sono tornati, dell’assenza dei russi ce ne faremo una ragione”. Con queste parole il ministro del Turismo della Lega Massimo Garavaglia, questa mattina si è presentato a Porta Torre sotto il gazebo allestito per sostenere la candidatura di Giordano Molteni, anche lui ovviamente presente insieme ad Alessandra Locatelli, assessore regionale e capolista della Lega alle prossime amministrative e Elena Negretti. Numerosi i simpatizzanti intervenuti.
L’aspetto fondamentale che viene sottolineato è quello di una sempre più necessaria ripresa del settore, strategico per molte realtà a partire da Como, dopo la pandemia e gli effetti della guerra in Ucraina. “Intanto bisogna dare un prima buona notizia, ovvero che l’Italia, nella classifica mondiale della competitività del World Economic Forum è passata dal 12esimo al decimo posto. Inoltre il tasso di riempimento delle strutture ricettive in questi primi mesi di caldo, da aprile a giugno, ci pone davanti alla Spagna nostro principale competitor”. E soprattutto importante il riferimento al fatto che “a Como sono tornati gli americani”, ha aggiunto il ministro.
Fondamentale però per attrarre sempre più turisti avere una rete di comunicazioni e di infrastrutture all’avanguardia, fatto questo che a Como non sempre è garantito. “Certo innanzitutto va terminata la Pedemontana e incentivato il trasporto via lago”, dice il ministro. Presente ovviamente anche il candidato del centrodestra Giordano Molteni. “Turismo e cultura come motori di rilancio per la nostra città. Il ministro mi saprà dare delle dritte importanti. Ad esempio va migliorata la bigliettazione unica. Ovvero consentire a chi arriva da noi di poter utilizzare lo stesso ticket per tutti i servizi”. Sul fronte della cultura e delle grandi mostre, come detto già in altre occasioni dallo stesso Molteni, è stata ribadita la volontà di tornare ad allestire rapidamente le grandi esposizioni e il candidato del centrodestra non ha escluso che una risorsa come Sergio Gaddi, patron della grandi mostre del passato, possa essere coinvolta. “Ovviamente se ne dovrà parlare con tutti i componenti della coalizione”, ha detto Molteni.