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Accoglienza profughi, Landriscina: “Comaschi, aprite le vostre case”. E Cantù contatta le famiglie ucraine

I Comuni di Como e Cantù stanno organizzando la rete di aiuti per assistere i profughi ucraini in fuga dalla guerra. Per quanto riguarda il capoluogo il sindaco Mario Landriscina si appella ai cittadini: “Mi aspetto e sollecito una grande partecipazione dei cittadini di Como nel rendere disponibili le proprie abitazioni per un’accoglienza diffusa – ha dichiarato il sindaco Mario Landriscina – e confido che tutti i sindaci del territorio sensibilizzino in tal senso i loro residenti. Sarà prezioso avere molte disponibilità, ad esempio quella dei mediatori linguistici. Quanto sta accadendo cambierà profondamente anche la situazione economico sociale finanziaria cittadina, andrà riscritto il capitolo delle priorità dando priorità dando i necessari privilegi alla spesa sociale, a fronte dei tanti desiderata che ognuno di noi potrebbe avere”.

COMUNE DI COMO

La città di Como si sta organizzando per offrire aiuto e assistenza ai profughi ucraini, in coordinamento con gli altri soggetti istituzionali. E’ già attivo un tavolo in Prefettura e ieri ne è stato attivato uno ulteriore da Anci Lombardia al quale partecipano tutti i sindaci delle città capoluogo.

Il coordinamento delle azioni intraprese dall’Amministrazione comunale è stato affidato dal sindaco Mario Landriscina all’assessore Elena Negretti, già espressione della Protezione civile comunale, che si avvarrà del contributo degli altri assessori e dirigenti per quanto di competenza (politiche sociali, patrimonio, commercio, scuole, anagrafe, settore finanziario e quanti altri saranno coinvolti).

Nell’immediato si possono dividere gli interventi in due macro ambiti: l’accoglienza di quanti stanno già raggiungendo la nostra città in piccolissimi gruppi, appoggiandosi a parenti, amici o conoscenti, e, a seguire, l’accoglienza di quanti verranno assegnati a livello governativo per una redistribuzione nazionale.

Un intenso lavoro è stato già svolto dal Comune con Questura, Prefettura e Ats. La Prefettura metterà a disposizione una piattaforma informatica per monitorare gli arrivi indipendentemente dalla loro destinazione, provvisoria o definitiva, e servirà per la presa in carico anagrafica e sanitaria. Al momento i principali partner dell’Amministrazione comunale nella gestione di questa emergenza sono Caritas, Centro Servizi per il Volontariato e Croce Rossa.

In merito al sostegno economico, a livello locale il sindaco ha indicato nella Caritas di Como il soggetto collettore di donazioni finanziarie per rispondere ai bisogni che solo chi è sul campo conosce nel dettaglio. A breve anche altri enti e associazioni saranno chiamati a un tavolo di coordinamento.

Da oggi è attiva l’email emergenza.ucraina@comune.como.it, che insieme a quella di Caritas, emergenzaucraina@caritascomo.it, raccoglierà richieste di informazioni e disponibilità da parte dei residenti a Como. Sarà inoltre attivo, sempre per i residenti nel comune di Como, il numero telefonico 3475544045 presidiato dalla Protezione civile comunale dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17; se necessario, in base all’evoluzione della situazione, si estenderanno orari e giorni di attività.

Per l’accoglienza di profughi ucraini già arrivati in città e che necessitano di aiuti concreti, il Comune di Como ha condiviso con Caritas la possibilità di rivolgersi al servizio di Porta Aperta in viale Varese 25, al momento attivo lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle ore 12; l’amministrazione è pronta a integrare il servizio di Caritas in altri orari e giorni in caso di necessità. I cittadini e le associazioni che abbiano alloggi o posti letto da mettere a disposizione per le famiglie ucraine in arrivo possono scrivere alle email indicate sopra.

I profughi ucraini arrivati in città devono presentarsi al più presto all’ufficio immigrazione della Questura di Como (via Roosvelt 7, aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13,30) per dichiarare la propria presenza. Le famiglie e i proprietari di casa che ospitano dei profughi ucraini devono fare al più presto la dichiarazione di ospitalità.

COMUNE DI CANTU’

Il Comune di Cantù è impegnato, in queste ore, nell’organizzazione di una risposta concreta ed incisiva per fronteggiare l’emergenza umanitaria conseguente la Guerra in Ucraina.

Al momento, sono in corso d’opera il censimento e il contatto di cittadini ucraini residenti nel canturino, con lo scopo di verificare l’eventuale disponibilità ad ospitare connazionali in fuga dalla guerra. Per agevolare il più possibile il censimento e sostenere la popolazione ucraina in questo momento particolarmente delicato, sono attivi i numeri telefonici:

dell’Ufficio Servizi Sociali

031 717416 031 717324 031 717317

contattabile dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00.

cittadini ucraini che intendono mettere a disposizione temporaneamente alloggi e appartamenti a favore di esuli, nonché ospitarli nelle proprie abitazioni, possono quindi comunicare la loro disponibilità al Settore.

In alternativa, è possibile inviare email a servizi.sociali@comune.cantu.co.it indicando i dati essenziali (nome, cognome, indirizzo di residenza, contatto email e telefonico). Per coordinare al meglio la solidarietà e l’eventuale ospitalità da parte di cittadini italiani, il Comune è in attesa della definizione di un Protocollo di Accoglienza da parte del Governo centrale, in queste ore in fase di studio.

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