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Acinque approva il bilancio consolidato: “Anche nel contesto critico proseguono consolidamento e investimenti per la sostenibilità”

Il Consiglio di Amministrazione di Acinque S.p.A. ha approvato il bilancio consolidato del Gruppo e il progetto di bilancio separato della Holding per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 e, contestualmente, la Dichiarazione consolidata di carattere non Finanziario 2022 ai sensi del D.Lgs. 254/2016. I dati economici e gestionali riferiti all’esercizio 2022 non comprendono, in applicazione del principio contabile internazionale IFRS 5, i risultati relativi alle concessioni distribuzione gas non strategiche detenute dal Gruppo (riferiti alla controllata Serenissima Gas e al ramo d’azienda relativo alla concessione gas di Mogliano Veneto, detenuto dalla società controllata Lereti), la cui cessione si è perfezionata il 1° aprile 2022. I dati economici e gestionali riferiti al 2021 risultano omogenei in quanto esposti in conformità al principio contabile internazionale IFRS 5.

L’ammontare complessivo dei ricavi delle vendite consolidate nell’esercizio 2022 risulta pari a 710,2 milioni di Euro, in importante incremento rispetto al 2021 (469,2 milioni di Euro) principalmente per effetto dello straordinario rialzo dei prezzi dei vettori energetici connesso al particolare contesto che ha caratterizzato i mercati nel 2022, per il forte sviluppo delle attività di efficientamento energetico (ecobonus e superbonus 110%) e per la posta di 15,3 milioni di Euro relativa alle c.d. “Partite Pregresse” su tariffe idriche4 riferibili agli anni 2010 e 2011. Nella voce “Altri ricavi” sono inclusi anche i proventi riconosciuti dal legislatore a titolo di contributi nella forma di crediti d’imposta e determinati pro quota in base all’incremento dei costi energetici sostenuti a partire da aprile 2022 dalle imprese non energivore e non gasivore, rispetto ai medesimi periodi dell’anno precedente. I costi riferiti al personale, espressi al netto delle poste capitalizzate per investimenti (pari a 11,0 milioni di Euro), ammontano a 40,1 milioni di Euro, in flessione rispetto corrispondente periodo 2021 (43,6 milioni di Euro, al netto di capitalizzazioni per 10,6 milioni di Euro) principalmente per effetto delle uscite del personale relativo alla concessione igiene urbana del Comune di Varese, cessata in data 31 dicembre 2021 (sul punto si rinvia al paragrafo “Eventi rilevanti dell’esercizio 2022”).

Il presidente Marco Canzi e l’amministratore delegato Stefano Cetti

Gli altri costi operativi dell’esercizio 2022 sono pari a 569,7 milioni di Euro, anch’essi in importante crescita rispetto al 2021 (336,2 milioni di Euro), correlata a quella dei ricavi, con particolare riferimento allo scenario energetico ed ai costi relativi allo sviluppo delle attività di efficientamento energetico, sopra commentati.

La gestione operativa consolidata evidenzia un Margine Operativo Lordo pari a 100,3 milioni di Euro, in sensibile miglioramento rispetto al 2021 (89,5 milioni di Euro) grazie soprattutto al contributo della BU Reti per effetto delle suddette “Partite Pregresse” in ambito idrico che hanno più che compensato, in tale BU, l’incremento dei costi per consumo di energia elettrica, legati allo scenario energetico e la riduzione del WACC imposto dalla Delibera ARERA 614/2021/R/com per i servizi infrastrutturali dei settori elettrico e gas nel periodo 2022-2027. La BU Reti ha inoltre usufruito del contributo sotto forma di credito di imposta, prima citato, riconosciuto dal legislatore a parziale mitigazione degli aumentati costi energetici. In crescita anche i risultati della BU Energia e Tecnologie Smart che ha beneficiato, in particolare nella cogenerazione, degli elevati quantitativi di energia elettrica venduti e dell’effetto prezzi derivante dallo scenario energetico e, nelle attività di efficientamento energetico, dello sviluppo degli interventi Ecobonus e Superbonus 110%. Anche il margine della BU Energia e Tecnologie Smart beneficia del contributo sotto forma di credito di imposta già menzionato a parziale mitigazione degli alti costi energetici. La BU Vendita ha registrato una flessione a causa principalmente della sensibile riduzione dei volumi gas conseguente sia alla climatica particolarmente mite, sia alle richieste da parte del Governo di risparmio energetico, che alla riduzione dei clienti in portafoglio, oltre agli effetti causati dallo straordinario scenario prezzi, seppur il tutto mitigato dal sensibile miglioramento della vendita Energia elettrica grazie alla crescita dell’attività. Anche la BU Ambiente, pur rilevando il miglioramento delle attività del termovalorizzatore, ha evidenziato un peggioramento dell’igiene urbana in conseguenza della cessazione della concessione del Comune di Varese in data 31 dicembre 2021 ed all’incremento dei costi operativi causato anche dal rilevante aumento dell’inflazione.

Valori in milioni di Euro

2022

2021

 

Vendita

24,5

30,3

 

Reti

46,4

37,8

 

Energia e Tecnologie Smart

30,2

19,4

 

Ambiente

5,5

6,6

Totale BU operative

106,6

94,1

 

Corporate

(6,3)

(4,6)

MOL consolidato

100,3

89,5

Gli ammortamenti relativi alle immobilizzazioni materiali e immateriali risultano complessivamente pari a 44,3 milioni di Euro, in lieve flessione rispetto al 2021 (46,1 milioni di Euro). Nel 2022 è stato effettuato un accantonamento al fondo svalutazione crediti pari a 7,2 milioni di Euro, in incremento rispetto al 2021 (5,2 milioni di Euro) anche in relazione all’aumentato rischio credito che si prevede in conseguenza del significativo rialzo dei prezzi delle commodities energetiche registrato nel periodo e dei relativi impatti sui clienti. La voce svalutazioni, nell’esercizio 2022, include gli impatti delle attività di “impairment test” per complessivi 10,0 milioni di Euro, come conseguenza dello straordinario contesto attuale caratterizzato da alti tassi di interesse ed elevati costi operativi, legati allo scenario inflattivo. Nell’esercizio si evidenziano, infine accantonamenti a fondi rischi, per 1,6 milioni di Euro riguardanti principalmente l’attività teleriscaldamento e idroelettrico, oltre a accantonamenti di importo minore, in linea con il 2021 (1,6 milioni di Euro).

Il Margine Operativo Netto, per le ragioni anzidette, si attesta a 37,3 milioni di Euro, in incremento rispetto ai 31,8 milioni di Euro del 2021.

La gestione finanziaria complessiva dell’esercizio 2022 ammonta a -0,6 milioni di Euro, sostanzialmente in linea rispetto al 2021 (-0,7 milioni di Euro). La gestione finanziaria nel 2022 non ha subito significativi impatti derivanti sia dal cresciuto livello di indebitamento finanziario netto che dallo straordinario aumento dei tassi di interesse, avvenuti nel corso dell’esercizio, grazie alla preponderanza dei finanziamenti a tasso fisso nel portafoglio.

Gli oneri per le imposte nel 2022 risultano complessivamente pari a 8,5 milioni di Euro e includono l’effetto positivo derivante c.d. “opzione di re-allineamento”5 dei valori fiscali e contabili degli intangible di una società controllata che ha ridotto, nel 2022, l’impatto fiscale per oltre 4 milioni di Euro. Trovano sostanziale compensazione, a livello fiscale, la non deducibilità delle svalutazioni da impairment test e l’esclusione dalla base imponibile dei crediti d’imposta per imprese non energivore sopramenzionati. Nel 2021 il saldo imposte risultava invece positivo e pari a 15,8 milioni di Euro, in quanto includeva anche esso l’effetto degli affrancamenti (c.d. “opzione di re-allineamento”) per diverse società del Gruppo, per un importo ampiamente superiore, generando complessivamente un provento da imposte.

Al netto di tali effetti straordinari, gli oneri per le imposte sia nel 2022 che nel 2021 avrebbero registrato un tax rate sostanzialmente in linea.

Il Risultato netto derivante dalle attività destinate alla dismissione (asset non strategici della distribuzione gas sopraccitata) è positivo e pari 3,5 milioni di Euro (negativo e pari a 2,0 milioni nel 2021).

Il Risultato Netto del Gruppo dell’esercizio 2022, al netto della quota di utile degli azionisti di minoranza, risulta positivo e pari a 30,8 milioni di Euro, in flessione rispetto al 2021 (44,5 milioni di Euro) per quanto sopra evidenziato con particolare riferimento alla fiscalità.

Gli Investimenti del Gruppo del 2022, al lordo delle dismissioni, sono pari a 69,4 milioni di Euro, in flessione rispetto al 2021 (79,9 milioni di Euro).

Nel dettaglio gli investimenti riguardano:

BU Reti: complessivi 32,6 milioni di Euro (41,1 milioni di Euro nel 2021) di cui 13,0 milioni di Euro per le reti gas, 13,7 milioni di Euro per le reti idriche, 2,6 milioni di Euro per interventi sulle reti distribuzione elettrica, oltre a 3,1 milioni di Euro riferiti principalmente ai sistemi informativi sviluppati a supporto delle attività della BU ed al pro quota servizi generali;

BU Energia e Tecnologie Smart: complessivi 22,8 milioni di Euro (21,7 milioni di Euro nel 2021), principalmente riferiti a 6,1 milioni di Euro per le attività di teleriscaldamento, 1,3 milioni di Euro per le attività di gestione calore, 4,7 milioni di Euro per illuminazione pubblica, 5,0 milioni di Euro per efficientamento energetico, mobilità elettrica e Smart city, 1,1 milioni di Euro per impianto metanauto e parcheggi, 3,8 milioni di Euro per Idroelettrico, oltre a 0,8 milioni di Euro riferiti a sistemi informativi ed al pro quota servizi generali riferibili alla BU;

BU Ambiente: complessivi 3,9 milioni di Euro (8,5 milioni di Euro nel 2021 che includevano l’acquisizione di un terreno con impianto di trattamento), di cui investimenti riferiti al termovalorizzatore per 2,4 milioni di Euro e riferiti alla raccolta per 0,8 milioni di Euro, oltre al pro quota dei servizi generali;

BU Vendita: investimenti per 1,2 milioni di Euro relativi ai costi per i cosiddetti “gettoni” per acquisizione di nuovi clienti (1,0 milioni di Euro nel 2021), oltre a 1,9 milioni di Euro per investimenti relativi a sistemi informativi riferibili alla BU (1,7 milioni di Euro nel 2021);

Corporate: realizzati investimenti per complessivi 6,9 milioni di Euro (5,7 milioni di Euro nel 2021) per lo sviluppo sistemi informativi (3,4 milioni di Euro), oltre che investimenti per servizi generali (3,5 milioni di Euro).

Il capitale immobilizzato al 31 dicembre 2022 ammonta a 632,6 milioni di Euro (574,2 milioni di Euro nel 2021). L’effetto incrementale è riconducibile principalmente agli investimenti realizzati nell’esercizio, alle quote a medio lungo termine dei crediti Ecobonus/Superbonus e al credito riferito alle sopraccitate “Partite Pregresse” in ambito idrico classificati nelle altre attività non correnti. Tale effetto viene in parte compensato oltre che dagli ammortamenti, dalle svalutazioni in conseguenza degli impairment test citati in precedenza a commento del conto economico.

Il capitale circolante netto è pari a 136,9 milioni di Euro, in incremento rispetto al saldo del 31 dicembre 2021 per effetto principalmente del significativo incremento della voce “Crediti” e “Altri crediti”, dovuto principalmente alle attività Ecobonus/Superbonus (crediti maturati per lavori conclusi e altri crediti riferiti a commesse in corso, oltre al maturato credito verso l’erario), ai crediti per accise gas e, infine, ai crediti verso la Cassa Conguaglio (CSEA), per perequazione e altre componenti tariffarie, correlati alla stagionalità dell’ultimo trimestre.

Il Patrimonio Netto risulta pari a 528,0 milioni di Euro, in aumento rispetto a fine dicembre 2021 (517,5 milioni di Euro) grazie al positivo risultato dell’esercizio, nonostante la distribuzione dei dividendi effettuata nell’esercizio.

Al 31 dicembre 2022 l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 241,5 milioni di Euro in incremento rispetto al 31 dicembre 2021 (190,2 milioni di Euro), in conseguenza principalmente dell’andamento del capitale circolante netto, con riferimento in particolare ai crediti Ecobonus/ Superbonus. Il prospetto 2021 esponeva anche il saldo riferito all’indebitamento finanziario netto delle attività destinate alla dismissione, positivo e pari a 82 mila Euro.

Il rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto (leverage), al 31 dicembre 2022, risulta pari a 0,46 (0,37 al 31 dicembre 2021).

Il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed Ebitda, al 31 dicembre 2022, risulta pari a 2,4 (2,1 al 31 dicembre 2021).

Evoluzione prevedibile della gestione

I primi mesi dell’esercizio 2023 continuano ad essere contraddistinti dalle incertezze geopolitiche derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina che pare, allo stato, ancora di difficile soluzione, alimentando il rischio che tali tensioni possano estendersi su scala mondiale, con conseguenti impatti su tutti i mercati che stanno ancora vivendo scenari di alti prezzi e alte volatilità – seppur in flessione nei primi mesi 2023 – con elevati livelli di inflazione e di continue manovre da parte dei vari governi, sia di carattere restrittivo lato finanziario che di contestuale sostegno all’economia ed ai soggetti maggiormente colpiti dal contesto.

Sul fronte Covid-19 la situazione pare per contro in netto miglioramento, con graduale ritorno a condizioni di normalità.

In questo contesto, il Gruppo grazie alla diversificazione delle proprie attività, costituite in gran parte da servizi essenziali per la popolazione e del fatto che alcune di esse sono regolate – e quindi potenzialmente non soggette a volatilità o quantomeno a volatilità molto contenuta – potrà mitigare molti dei possibili impatti del conflitto, beneficiando anche della capacità di resilienza e di gestione maturati nel corso degli anni superando ogni momento critico.

Convocazione dell’Assemblea e Dividendi

L’Assemblea dei Soci è convocata, in sede ordinaria, per il 27 aprile 2023 ed occorrendo, in seconda convocazione, per il giorno 28 aprile presso la sede legale in Via Antonio Canova, 3 a Monza.

Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea dei soci di distribuire un dividendo lordo pari a Euro 0,085 che verrà messo in pagamento il 21 giugno 2023 (data stacco cedola, numero 23, 19 giugno 2023 e record date 20 giugno 2023), secondo calendario di borsa.

dichiarazione del dirigente preposto

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Marco Gandini, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Principali indicatori di performance economica e operativa riferiti alle singole business unit

Il Gruppo utilizza gli indicatori alternativi di performance (IAP) al fine di comunicare nel modo più efficace le informazioni sull’andamento della redditività dei business in cui opera, nonché sulla propria situazione patrimoniale e finanziaria. In accordo con gli orientamenti pubblicati dall’European securities and markets (Esma/2015/1415) ed in coerenza con quanto previsto dalla comunicazione Consob 92543 del 3 dicembre 2015, di seguito vengono esplicitati il contenuto e il criterio di determinazione degli IAP utilizzati nel presente bilancio:

Margine Operativo Lordo (MOL o EBITDA): Indicatore alternativo di performance operativa, calcolato come differenza tra i ricavi e il totale dei costi operativi (Risultato operativo netto o MON o EBIT), a cui si sommano gli ammortamenti, le svalutazioni e gli accantonamenti a fondi rischi6.

Margine Operativo Netto (MON o EBIT): Indicatore alternativo di performance definito come Risultato Operativo netto (differenza tra il totale dei ricavi e il totale dei costi operativi).

Capitale Investito Netto: comprende il Capitale Immobilizzato (ovvero immobilizzazioni, avviamento, altre attività ed altre passività immobilizzate, fondi rischi e oneri, fondi relativi al personale) e il Capitale Circolante Netto (rimanenze, crediti commerciali e altri, debiti commerciali e altri).

Indebitamento Finanziario Netto: calcolato in conformità al richiamo di attenzione CONSOB n. 5/21 che ha stabilito, a far data dal 5 maggio 2021, che i riferimenti contenuti in precedenti comunicazioni della CONSOB, ivi inclusi i riferimenti presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28-7-2006 in materia di posizione finanziaria netta, si intendono sostituiti con gli Orientamenti ESMA in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto7.

Si ricorda che il Gruppo espone i risultati delle Business Units operative includendo l’allocazione dei costi per servizi corporate. Conseguentemente i risultati della BU Corporate, che garantisce i servizi a supporto del business e delle funzioni operative, vengono esposti al netto di quanto riaddebitato alle singole Business Units in base ai servizi resi.

Il bilancio consolidato del Gruppo Acinque ed il progetto di bilancio di esercizio di Acinque S.p.A. al 31 dicembre 2022 sono oggetto di revisione contabile, in corso di completamento. I documenti saranno depositati entro i termini di legge presso la sede sociale e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e saranno consultabili nel sito internet www.gruppoacinque.it.

1 Margine Operativo Lordo (MOL) o EBITDA = si rinvia alla definizione riportata nel successivo paragrafo “Indicatori alternativi di performance economica e operativa”.

2 Margine Operativo Netto (MON o EBIT) = si rinvia alla definizione riportata nel successivo paragrafo “Indicatori alternativi di performance economica e operativa”.

3 Leverage = Indebitamento Finanziario Netto/Patrimonio Netto.

4 In data 21 dicembre 2021 l’EGA di Como ha riconosciuto in favore della società Lereti nella forma di “Partite Pregresse” ai sensi e per gli effetti dell’art. 31 dell’Allegato A della Delibera ARERA 643/2013/R/idr un importo parziale pari a Euro 15,3 milioni di Euro, riferibili, per gli anni 2010 e 2011, ad un accertato squilibrio economico tra totale entrate tariffarie e totale costi. In data 12 luglio 2022 l’Ente di Governo d’Ambito ha notificato alla Società l’assunzione del provvedimento contenente le modalità di ripartizione e fatturazione agli utenti delle somme riconosciute a titolo di Partite Pregresse per gli anni 2010-2011, di cui alla delibera sopraccitata.

5 Articolo 110, commi sette e otto, del D.L. n. 104, del 14/08/2020 (c.d. Decreto Agosto) convertito in Legge n. 126 del 13/10/2020, c.d. “opzione di re-allineamento” dei valori fiscali e contabili, che, con riferimento alle imprese che utilizzano i principi IAS/IFRS, consentiva di eliminare preesistenti divergenze tra il valore fiscale degli assets, materiali ed immateriali, ed il maggior valore contabile iscritto in bilancio. Per maggiori dettagli si rinvia all’informativa nelle Note esplicative al Bilancio Consolidato.

6 Fino al 31 dicembre 2021 il Gruppo esponeva il MOL ante e post le partite non ricorrenti, evidenziandole separatamente anche nel prospetto di conto economico. A partire dal Business Plan 22-26 e dal primo gennaio 2022, il MOL viene esposto includendo anche tali partite.

7 In data 15 luglio 2020, la European Securities and Markets Authority (ESMA) aveva pubblicato la relazione finale di esito della pubblica consultazione riguardante i propri Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto (ESMA/ 31-62-1426). In data 4 marzo 2021, l’ESMA ha pubblicato la traduzione in lingua italiana di tali Orientamenti dell’ESMA (ESMA32-382-1138).

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Un commento

  1. caro rispetto ad altri fornitori), le letture NON accettate addebitando “consumi Presunti ” altissimi e non consoni, contratti cambiati in via di stipula, meglio perderla che trovarla!

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