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Amaro 25 Aprile: “I parenti del partigiano Severino Gobbi a Como, ma dal Comune niente corona d’alloro”

Risvolto a mezza via tra l’incredibile e il grottesco, quello che arriva sul finire di questo 25 Aprile a Como. A raccontarlo, i partecipanti alla celebrazione della Liberazione avvenuta alla scuola elementare di via Viganò, dedicata al partigiano Severino Gobbi. L’evento era stato organizzato dall’Associazione Anziani “I Ragazzi della Terza Età di Como Borghi”.

Da Goito, in provincia di Mantova, la famiglia Gobbi si trasferì a Como pochi mesi dopo la nascita di Severino, avvenuta nel 1926. Poi, negli anni conclusivi della dittatura fascista e nazista, Gobbi, ancora giovanissimo, si unì ai partigiani, nella divisione Redi, venendo però ucciso dai nazisti con altri 10 compagni il 24 marzo 1945 in località Solcio di Lesa, nel novarese. Aveva solo 18 anni.

Ebbene, oggi – è la denuncia – per la prima volta il Comune di Como non ha inviato la consueta corona d’alloro per ricordare il partigiano caduto per la libertà, nonostante la presenza in città anche dei nipoti e pronipoti di Severino Gobbi. Di seguito, il racconto della vicenda.

Come ogni anno, oggi giovedì 25 aprile 2024 si Festeggia il 79° Anniversario della Liberazione, l’Associazione Anziani “I Ragazzi della Terza Età di Como Borghi” ha promosso la commemorazione e la posa di una corona d’alloro al nostro Concittadino “Partigiano Severino Gobbi” .

L’evento ha avuto inizio alle ore 9 e 30  con ritrovo dei partecipanti presso la casa in cui visse la famiglia del Partigiano Severino Gobbi in Via Castellini 4/C (foto qui sotto).

Dopo un breve discorso il piccolo corteo ha raggiunto la scuola Elementare di Via Viganò intitolata proprio a Severino Gobbi. Dinanzi alla targa che ricorda il giovane partigiano è stata fatta memoria dell’episodio doloroso che lo vide, con altri giovani ci come lui, vittima di una feroce rappresaglia nazifascista. Severino Gobbi non aveva ancora compiuto 19 anni.

La commemorazione è stata partecipata anche da nipoti e pronipoti  di Severino Gobbi provenienti  dalla provincia di Mantova. Non è stato possibile depositare la consueta corona d’alloro perché, come ha osservato con rammarico il rappresentante dell’associazione “i ragazzi della terza età” di Como Borghi, per la prima volta il comune di Como non l’ha inviata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un commento

  1. Purtroppo questa è la realtà politico istituzionale a Como senza nessuna memoria storica ne rispetto per chi ha combattuto per una ITALIA LIBERA E DEMOCRATICA pensate che alla cerimonia istituzionale al cimitero a Como nessuno si ricordava che c’era anche il MONUMENTO AI CADUTI DELLA RESISTENZA e solo l’intervento di un rappresentante dell’ANPI a cerimonia istituzionale chiusa ha ricordato al Prefetto ed agli altri rappresentanti istituzionali di rendere omaggio ai caduti comaschi nella FESTA DELLA LIBERAZIONE nessuna corona nessun ricordo ma le scuse per la grave mancanza!!!

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