Centrosinistra scatenato, oggi, su diversi fronti. Da un lato quello polemico, con Agenda Como 2030 che prende di mira il flash mob del centrodestra contro i “banchieri” e i “poteri forti”.
“Un flash mob populista e demagogico della destra, che a corto di idee e in affanno non ha altro da dire e ricorre a slogan degni di Beppe Grillo. Questo è quanto abbiamo visto. Parlano di famiglie affamate da parte del centrosinistra, che però non ha governato Como negli ultimi 5 anni e loro sono quelli che hanno lasciato 238 abitazioni comunali sfitte, perché da sistemare, su 700 di cui il Comune è proprietario. E allo stesso tempo non hanno saputo spendere decine di milioni di euro che sono nell’avanzo di bilancio”, si legge nella nota.
“Ne sarebbe bastata una piccola parte per ristrutturare queste abitazioni e dare la casa a 238 famiglie comasche che invece stanno faticando a pagare i canoni a prezzo di mercato. Ecco chi affama le famiglie – concludono da Agenda Como 2030 – Questo è un centrodestra che ha cambiato pelle, anni fa il centrodestra moderato e liberale a Como non si sarebbe mai lontanamente sognato di uscire con slogan di così basso livello, avrebbe proposto soluzioni: oggi rincorre la deriva sovranista e populista e, oramai senza altro orizzonte, urla frasi di bassa cucina e parla di poteri forti. Ma il candidato Sindaco Molteni davvero si presta a queste buffonate?”.
Su un altro versante, ecco che arriva una proposta avanzata dalla capolista Pd alle prossime comunali, Patrizia Lissi, nell’ambito della presentazione al Parco Negretti di Rebbio del tavolo sul Vivere bene, coordinato – oltre che dalla stessa Lissi – da Chiara Bedetti e Teto Martinelli.
“La nostra comunità si è sfilacciata negli ultimi anni – dice Lissi – L’amministrazione deve tornare ad ascoltare i cittadini, soprattutto i più fragili e a dare loro risposte. La nostra parola d’ordine è “prenderci cura” e lo faremo con tutti i mezzi di cui disponiamo”. Tra questi, ecco l’ipotesi di realizzare un dormitorio permanente all’interno dell’ex ospedale Sant’Anna, luogo già adatto ad assorbire tale esigenza, ben servito dai mezzi pubblici, a contatto con una realtà sanitaria operante. Un luogo aperto tutto l’anno per superare il sistema della cosiddetta Emergenza freddo.
Altre indicazioni emerse dal tavolo: l’attivazione di centri diurni per le famiglie colpite da disabilità invalidanti e di progetti di Housing First con la messa a disposizione di appartamenti del patrimonio comunale nei quali inserire persone seguite da un’equipe multidisciplinare in collaborazione con il privato sociale. Il fulcro di questa azione sarà il quartiere, con la Casa del Quartiere a rappresentare il luogo della condivisione, del confronto e della partecipazione per associazioni e cittadini, chiamati a una partecipazione attiva.
Altro aspetto del programma, la sinergia con il Terzo settore, per il quale Minghetti propone un Patto ad hoc, capace di coordinare le iniziative, dando autonomia alle realtà che operano nel sociale, nella cultura e nello sport per il benessere delle persone.
Grande importanza al Terzo settore anche in chiave di politiche dell’accoglienza, in cui la coalizione di centrosinistra intende valorizzare l’attività del volontariato, delle associazioni e delle reti informali già attive sul territorio (es. rete delle scuole di italiano per stranieri, rete porto sicuro ecc.) mettendole a sistema e integrando l’attività del volontariato con servizi erogati da personale retribuito con competenze specifiche.
Sarà attivata una forma di accoglienza diffusa con la messa in rete di nuclei familiari che danno disponibilità di accoglienza diffusa sul territorio comunale in collaborazione con comuni limitrofi. Per questo, verrà istituito un Albo delle famiglie accoglienti per sostenere l’attivazione spontanea della cittadinanza di fronte ai bisogni di accoglienza.
Annuciato, inoltre, realizzato un censimento, suddiviso per quartieri, delle persone non autosufficienti e con disabilità e degli anziani soli, potenziando l’aiuto alla vita indipendente. Verrà individuata la figura del disability manager. L’amministrazione si impegnerà per la riapertura dell’immobile sito in via Volta (ex casa Albergo) con finalità di carattere sociale.
“Quando parliamo di sviluppo – commenta la stessa Minghetti – intendiamo in primis lo sviluppo sostenibile della comunità, verso un nuovo ecosistema in cui tutti debbano poter vivere meglio. Non c’è sviluppo senza welfare e non c’è welfare senza sviluppo: questo è il nostro orizzonte”.