Dopo i numerosi fatti gravi accaduti negli ultimi tempi, con aggressioni e violenze a danno del personale di treni e bus, la Filt Cgil di Como interviene con una lunga nota chiedendo maggiori tutele per i lavoratori del trasporto pubblico locale: capitreno, macchinisti, autisti e controllori.
“Oramai non passa settimana – commenta Giovanni Riccardi, segretario provinciale Filt Cgil – che i lavoratori del trasporto pubblico locale, non siano soggetti ad aggressioni da parte di cittadini senza biglietto. C’è un problema sociale, di educazione civica, per fortuna interessa una piccola parte dell’utenza, che crede di poter viaggiare su mezzi pubblici senza fare il biglietto”.
Il pensiero va agli ultimi due eventi che hanno interessato i due capotreni di Trenord, nelle stazioni di Lambrugo e Carimate, capotreni che chiedono il biglietto e vengono aggrediti mentre fanno il loro dovere di lavoratori, gli stessi tutti i giorni inoltre assistono inermi(anche se più volte denunciati dalla categoria) a scene anche di spaccio e uso di stupefacenti sugli stessi treni.
“Credo che oramai sia più che urgente e non più rinviabile il tavolo sulla sicurezza che da mesi la Filt Cgil e tutto il sindacato dei trasporti chiede alla Regione, Trenord, RFI e Istituzioni, incontro che dovrebbe essere fissato entro fine mese di maggio. Mi stupisce come le istituzioni restino impassibili anche nelle Provincie, dove il fenomeno “salgo sull’autobus senza biglietto tanto licenziano l’autista”, sta dilagando”.
Proprio su Comozero, tra l’altro, nei giorni scorsi un autista di lungo corso, Patrizio Chiappa, aveva denunciato i pericoli sui bus di Asf e una certa inerzia del sindacato.
“Credo che Asf debba accelerare l’installazione dei promessi sistemi di videosorveglianza, che tutelino i lavoratori e i cittadini utilizzatori del servizio – afferma la Filt Cgil – ed avere così prove vere e non mezze verità fatte da video amatoriali messi sul web, che non dicono mai l’intera verità o meglio rivelano una versione personalizzata”.
Sull’argomento sicurezza- aggiunge Riccardi – “Asf dovrebbe intavolare un incontro urgente con i sindacati o le rsu con le quali sanno benissimo rappresentare la richiesta di aiuto dei colleghi autisti, che lavorano tutti i giorni su “linee pericolose”, sulle quali i fenomeni di aggressione sono sempre più crescenti e magari assicurando da subito che su quelle linee vengano intensificati i controlli di antievasione, con controllori, una figura che torna sempre più importante, da prevedere fissa magari su alcune linee”.
“Ma oltre all’azienda che comunque investe sulla sicurezza – chiude il responsabile della Filt Cgil – anche il Comune e il prefetto dovrebbero porsi un problema oramai sociale prima che gli eventi si imbestialiscano. Ora chiediamo aiuto alle aziende e alle istituzioni che diano maggiore tutela ai lavoratori della categoria senza lasciarli da soli per i quali faremo richiesta di incontro urgente”.