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Il no di Como ad Alida Valli, caso nazionale. Sdegno di Unione Istriani e FdI. Ma Rapinese: “Il nipote? Arrogante”

Continua a far discutere il voto contrario a maggioranza del consiglio comunale di Como sulla mozione presentata da Fratelli d’Italia per intitolare un piccolo tratto di lungolago ad Alida Valli la stella del cinema italiano e internazionale che da esule istriana, nata nell’italianissima Pola, arrivò all’età di 8 anni a Como e qui visse e frequentò le scuole prima di ascendere alla fama immortale per la carriera.

Mercoledì sera, gli unici voti favorevoli alla mozione, oltre a quelli dei presentatori di Fratelli d’Italia, sono stati quelli trasversali di Pd e Svolta Civica. Ma un altro asse misto e del tutto contingente che ha sommato i no della Lista Rapinese (opposizione), del Gruppo Misto, di Forza Italia e della Lega (entrambe in maggioranza) hanno portato alla bocciatura.

Durissimo il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Stefano Molinari: “Figuracce davanti al mondo intero. Questo è quello che accade quando non si studia e non si prevedono le conseguenze di certe prese di posizione incomprensibili”. Lo stesso Molinari, peraltro, ha condiviso vi Facebook un lungo articolo dai toni più che stupiti per quanto accaduto in consiglio del quotiadiano Repubblica, dal titolo “Alida Valli, il marketing territoriale non promuove Como”.

Ancora più amare le parole dell’Unione degli istriani, l’associazione di Trieste nata il 28 novembre 1954 dopo il ritorno della città all’Italia e la contemporanea perdita dell’ultimo lembo d’Istria ceduta alla ex Jugoslavia, che costituisce la maggiore organizzazione di esuli italiani dall’istria e ne tutela i diritti e le aspettative disattese.

Alida Valli e il lungolago negato. Mossa di Butti: “Il sindaco proceda d’ufficio all’intitolazione, il Consiglio non serve”

“Alida Valli non è degna di avere un lungolago a Como – scrive l’associazione – Da Como arriva una bruttissima notizia: con 16 voti contrari (Lista Rapinese, Lista Landriscina, Forza Italia, Lega, 5 Stelle, Civitas) e 10 a favore (Fratelli d’Italia, PD e Scelta Civica) è stata bocciata ieri sera la proposta del Consigliere comunale di Fratelli d’Italia Sergio De Santis, di intitolare una breve camminata del lungolago, ad oggi priva di denominazione, ad Alida Valli, nel centenario della sua nascita”.

“Cioè, la stessa città che ospitò da giovane la nostra grande attrice, che ha dimostrato una dignità assoluta rifiutando la cittadinanza offertale dalle autorità d’oltre confine che la volevano attrice croata, le ha chiuso la storia in faccia!”, aggiunge l’Unione degli istriani.

Ieri sempre via Facebook ha invece difeso il proprio no all’intitolazione il consigliere di opposizione Alessandro Rapinese, che si è riferito direttamente alla forte protesta del nipote dell’attrice: “Il nipote di Alida Valli si dice indignato perché il Consiglio Comunale di Como non ha dedicato un pezzo del lungolago a sua nonna. Sconcertante. Pretendere (avete capito bene pre-ten-de-re) la dedica alla propria nonna di una passeggiata sul lago più bello del mondo mi pare di un’arroganza inaudita. Nulla da aggiungere. Voto? Contrario”.

Como, il consiglio boccia l’intitolazione ad Alida Valli. Il nipote: “Indignatissimi, facciano dietrofront”

Ora, dunque, non resta che vedere se la giunta di Como, su inizitiva autonoma e sconfessando il voto del consiglio (e dunque anche i tre quarti della maggioranza di centrodestra) ascolterà la richiesta del nipote di fare dietrofront e intitolare comunque un luogo della città ad Alida Valli.

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Un commento

  1. Mi tocca dare ragione a Rapinese: dichiararsi indignati come se l’intitolazione le spettasse per diritto divino è pura arroganza fuori luogo.

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