Un progetto Interreg per ripensare il turismo della regione transfrontaliera grazie all’uso dei dati. È la sintesi del progetto DQuaDLA – Data Quality for Discovering Local Amenities che verrà lanciato il prossimo 25 marzo con un evento online (al quale è già possibile iscriversi) alla presenza dell’Autorità di Gestione del programma Interreg Italia-Svizzera.
Il progetto DQuaDLA vede come capofila italiano il Politecnico di Milano e come capofila svizzero l’università SUPSI. Gli altri partner coinvolti sono: Città Metropolitana di Milano, Provincia di Como, Provincia di Lecco, Provincia di Sondrio.
DQuaDLA è finanziato per 1.086.732,24 euro e 365.600,00 franchi svizzeri nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg VI-A Italia-Svizzera 2021-2027. Il Programma è coordinato dall’Autorità di Gestione Regione Lombardia e co-finanziato dall’Unione europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, dallo Stato Italiano, dalla Confederazione elvetica e dai Cantoni. Il progetto, iniziato ufficialmente il primo gennaio 2025, avrà una durata di 30 mesi, entro i quali saranno raggiunti gli obiettivi presentati durante l’incontro di martedì 25 marzo.
Il contesto in cui si inscrive DQuaDLA è di marcata vocazione turistica, caratteristica distintiva dell’intero spazio di cooperazione transfrontaliera, favorita dalla bellezza del patrimonio naturale e storico-culturale, e di incremento delle presenze di visitatori, che ha già superato i livelli pre-pandemia, con effetti che meritano di essere diversamente e opportunamente gestiti. L’obiettivo del progetto è sviluppare soluzioni smart data-driven per la raccolta e l’analisi dei dati rilevanti per la gestione del turismo che consentano agli attori pubblici locali coinvolti nell’iniziativa di monitorare e governare i flussi turistici.
In altri termini, il progetto si propone di elaborare strumenti, pratiche e suggerire policy per arginare il c.d. unbalanced tourism, che rischia di gravare sulle infrastrutture e sui servizi con un peso che i territori – e il sistema di attori che su questi operano – non sono pronti a sostenere. La concentrazione stagionale e verso alcune destinazioni, infatti, porta con sé molteplici fattori di rischio:
· sovraffollamento e impatto ambientale per ecosistemi fragili, habitat naturale e architettura storica;
· pressione sui servizi pubblici (e.g. trasporti, servizi sanitari, fornitura d’acqua, gestione dei rifiuti e manutenzione), soprattutto nelle destinazioni con infrastrutture limitate;
· depauperamento della cultura locale e gentrificazione delle aree residenziali con conseguente allontanamento dei residenti locali.
La prospettiva delineata assume ancor più rilevanza in vista delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026, e dei flussi che dal grande evento saranno attratti e generati.
Nei prossimi mesi DQuaDLA darà luogo a diversi incontri di analisi, informativi e di capacity building sul territorio, ai fini della definizione puntuale dei bisogni e, in seguito, per il dispiegamento dei risultati e la diffusione delle soluzioni identificate che gli attori locali potranno concretamente utilizzare per definire pratiche e politiche utili a una governance dei flussi turistici.