Pioggia, poca, e neve, ancora meno sono arrivate nelle ore scorse. Ma, come già ampiamente previsto, non sono state in alcun modo sufficienti a rallentare l’emergenza siccità in atto da tempo (qui tutti gli approfondimenti). E tra le diverse analisi e tentativi di interpretare cosa sta accadendo, un ulteriore elemento di discussione viene proposta dal presidente del Wwf Insubria, Gianni Del Pero che avanza un interrogativo. “La siccità è un problema. Mi chiedo: è forse un caso che gli afflussi a lago del lunedì siano sempre i più bassi rispetto agli altri giorni della settimana? Oppure dipendono dal fatto che la domenica i bacini idroelettrici alpini rilasciano meno acque (cioè ne turbinano meno, Ndr) perché c’è minore richiesta di energia elettrica la domenica? Oggi (il riferimento è a lunedì 27 febbraio, Ndr) un minimo clamoroso: solo 7,5 metri cubi al secondo, ma anche la settimana scorsa e l’anno scorso al lunedì quasi la metà delle acque del martedì? Ovviamente i gestori idroelettrici alpini tendono a fare come vogliono, anche della poca acqua che hanno in concessione, non in proprietà. Tutti gli altri fanno quello che possono con l’acqua razionata di fatto per i soli interessi degli idroelettrici alpini.
Intanto è fissato per il 3 marzo, il tavolo regionale sull’utilizzo della risorsa idrica in Lombardia. A coordinarlo sarà il presidente della Regione, Attilio Fontana. All’incontro sono state invitate le istituzioni e i rappresentanti degli utilizzatori delle acque (consorzi di bonifica ed irrigazione, enti regolatori dei laghi, gestori Idroelettrici, associazioni di categoria del mondo agricolo).
“Si tratta – spiega il presidente Fontana – di un momento di particolare attenzione per il sistema produttivo lombardo, come lo scorso anno dovremo fare i conti con la siccità. Il 3 marzo condivideremo con tutti i soggetti coinvolti quali strategie e azioni possono essere messe in campo per gestire la prossima stagione estiva”. Regione Lombardia non ha mai smesso di monitorare la situazione. “A dicembre infatti – spiega l’assessore a Montagna e Risorse energetiche, Massimo Sertori – avevamo sollecitato la massima cautela nell’utilizzo delle risorse idriche e abbiamo chiesto al Governo di prorogare lo stato di emergenza per la siccità nel Nord Italia”. “A gennaio – continua – Regione Lombardia ha avviato le interlocuzioni con i gestori dei laghi regolati per trattenere più risorsa possibile nei grandi laghi regolati (Maggiore, Como, Iseo, Idro e Garda) e chiesto agli operatori idroelettrici di attivarsi a trattenere più risorsa possibile negli invasi montani”. “In tal senso – sottolinea Sertori – Terna spa, gestore nazionale del sistema elettrico, stante il contesto di criticità, ha già confermato massima disponibilità a una gestione coordinata degli invasi idroelettrici per fronteggiare la crisi idrica”. “In considerazione del fatto che, purtroppo, le previsioni di medio periodo non segnalano per ora significative anomalie positive di precipitazioni, almeno nel territorio regionale – conclude l’assessore Sertori – auspichiamo la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali e produttivi interessati al fine di giungere all’avvio della prossima stagione irrigua, avendo già posto in essere ogni possibile manovra utile per affrontarla nelle migliori condizioni possibili”.
Un commento
Chi controlla????
Ma soprattutto chi controlla i controllori????
Infine, chi denuncia come fa a dimostrare eventuali furbate, con cosa???
Poi con la schiforma Carta peste va tutto in prescrizione.
Evviva evviva la culla del diritto…. e la sua tomba!!