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Alluvione, decine di cittadini vogliono aiutare i paesi colpiti. Negretti: “E’ meraviglioso però bisogna aspettare, ancora troppi i pericoli”

A poche ore dall’alluvione che si è abbattuta sul comasco causando frane e inondazioni in molti paesi del lago, oltre che l’arrivo di tonnellate di rami e detriti in tutto il primo bacino, il grande cuore dei comaschi torna a farsi sentire.

Da ieri, infatti, sono già moltissime le persone che stanno contattando i Comuni colpiti per mettersi a disposizione, pale alla mano, per aiutare a ripulire strade e abitazioni dal fango e da tutti i materiali che le hanno invase.

Tra loro anche i Pesi Massimi, i tifosi del Como sempre in prima linea quando si tratta di dare una mano alla città, letteralmente sommersi da offerte di aiuto tanto da pubblicare sulla loro pagina Facebook l’invito a non inviare più mail e ad aspettare ulteriori indicazioni.

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La situazione, infatti, è ancora critica e, anche a costo di deludere chi vorrebbe già essere sul campo ad aiutare, occorre aspettare la messa in sicurezza delle zone colpite, come ci conferma l’assessore alla Protezione Civile di Como Elena Negretti: “Anche noi stiamo ricevendo moltissime offerte di aiuto da parte di persone desiderose di rendersi utili – dice – è un gesto bellissimo che dimostra ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, la generosità dei comaschi e voglio ringraziare personalmente chi si sta rendendo disponibile ma, come mi è stato confermato anche da un confronto sull’argomento che ho avuto con l’ingegner Tiziana Arena, responsabile provinciale della Protezione Civile, occorre essere prudenti e aspettare che non ci siano ulteriori situazioni di pericolo prima di mettere in campo dei volontari, a cui dovremo garantire anche un’adeguata copertura assicurativa”.

Al momento, infatti, possono operare solo volontari che hanno frequentato i corsi specifici della Protezione Civile mentre gli altri dovranno ancora aspettare qualche giorno: “Sicuramente avremo bisogno di aiuto per riportare al più presto la situazione alla normalità – conferma Negretti – ci sono persone con case e scantinati invasi dal fango a cui servirà una mano oltre a tonnellate di detriti da rimuovere quindi servirà l’aiuto di chiunque voglia rendersi disponibile. Dateci ancora qualche giorno per organizzare e poi, quando sarà il momento, contattate i diversi comuni comunicando la vostra disponibilità”.

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