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La nuova Arena di Cantù nella storia: sì alla pubblica utilità. Mauri: “Un primato nato da comunità e territorio uniti”

Un grandissimo risultato per Cantù Next, per il basket (e in generale per lo sport) comasco e non soltanto, per il territorio e – vero primato – per la capacità di fare squadra tra pubblico, privato, associazioni, forze economiche. Tutto questo perché l’esito positivo della conferenza dei servizi decisoria, che ha approvato il progetto definitivo dell’intervento, la nuova Arena di Cantù è la prima grande operazione su area pubblica in Italia che ottiene la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza dell’opera ai sensi della legge sugli impianti sportivi.

Come si diceva, un risultato straordinario ottenuto in due anni e mezzo di intenso lavoro da parte di Cantù Next, supportata dall’Istituto per il Credito Sportivo.

Cantù Next Spa è una società nata nell’agosto 2019 su iniziativa di un gruppo di imprenditori locali, che opera, insieme alla Pallacanestro Cantù Spa, per la realizzazione del progetto della nuova Arena ed è anche proprietaria del 10% delle quote del glorioso club. L’istituto per il Credito Sportivo (ICS), banca sociale per lo sviluppo sostenibile dello Sport e della Cultura, da 65 anni è al fianco di enti pubblici e soggetti privati per promuovere e sostenere gli investimenti infrastrutturali in ambito sportivo e culturale.

Quello di Cantù è un grande progetto di rilevanza internazionale, che contribuirà allo sviluppo del territorio lombardo con un investimento complessivo di circa 40 milioni di euro. 5.200 posti a sedere, un padiglione e un’area esterna dedicati agli allenamenti e agli eventi. L’arena, pensata per il basket, è una struttura multifunzionale che può facilmente essere adattata anche ad altri sport come pallavolo, tennis, hockey su ghiaccio etc, e a ospitare qualsiasi tipo di evento, dai concerti ai convegni, dalle fiere alle feste private.

ICS ha iniziato a collaborazione con Cantù Next nel dicembre 2019, in qualità di advisor strategico e coordinatore dello sviluppo del progetto, a supporto del management della Cantù Next e dei progettisti incaricati dalla società canturina per la realizzazione concept architettonico.

“L’arena di Cantù – ha dichiarato il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, Andrea Abodi – è un progetto innovativo e all’avanguardia, anche per le modalità di collaborazione che si sono sviluppate tra i promotori privati, il Club, l’Amministrazione Comunale e la Regione Lombardia. L’opera che verrà realizzata rappresenta un’opportunità unica per la crescita del club e anche del territorio che la ospita, con preziosi benefici che si trasferiranno sulla comunità locale. Al tempo stesso, sono certo che il nuovo impianto e le modalità attuative potranno rappresentare un modello di riferimento anche per altri club italiani, in una fase nella quale c’è assoluto bisogno di sviluppo sostenibile delle infrastrutture sociali, incluse quelle sportive. Coerentemente con la nostra natura di banca pubblica, è per tutti noi di ICS motivo di gratificazione professionale aver fornito un supporto ai promotori sin dalle fasi di stesura del piano di fattibilità, in collaborazione con gli altri partner e advisor indipendenti coinvolti”.

“Questo traguardo di tappa, – ha aggiunto l’Amministratore Delegato di Cantù Next, Andrea Mauri – all’interno di un lungo percorso, attesta la solidità del progetto e dei suoi proponenti oltre che l’altissima professionalità e competenza dei numerosi tecnici e consulenti che in questi due anni e mezzo hanno portato avanti con determinazione un lavoro encomiabile. Vorrei ringraziare il Presidente Abodi e i suoi collaboratori per averci guidato nel creare una squadra di eccezionale profilo, che ci ha consentito di conseguire questo risultato”.

La portata a suo modo storica della vicenda è anche la mirabile capacità di unione e coinvolgimento tra tutte le parti in campo: “Il cambiamento importante è che il territorio canturino e comasco ha saputo unirsi nel sostegno a un progetto di eccellenza, che avrà importanti ricadute economiche e sociali sulle nostre comunità, potendo contare anche sul prezioso appoggio dell’Amministrazione Comunale, delle Istituzioni Nazionali e Locali e di tutti gli Enti coinvolti. Non a caso l’opera ha ottenuto per due volte all’unanimità la dichiarazione di pubblico interesse da parte del Consiglio Comunale. In conclusione vorrei ringraziare i 23 soci di Cantù Next, i partner dell’A.T.I. e le 100 aziende sponsor di Pallacanestro Cantù per aver creduto in un progetto che inizialmente sembrava un sogno, ma che giorno dopo giorno si sta facendo sempre più concreto”, conclude Mauri.

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