RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità, Cronaca

Rapinese tenta lo sgombero di forza contro l’Associazione Carducci: Forgione si oppone fisicamente, denunciata

Nuova prova di forza del sindaco di Como Alessandro Rapinese contro l’Associazione Carducci che occupa i locali comunali dell’edificio di viale Cavallotti per le sue attività culturali e gestisce il Museo Casartelli. Nonostante la prima sconfitta in Tribunale, il primo cittadino è andato avanti nella battaglia legale contro l’associazione che, a suo dire, deve lasciare quegli spazi perché le attività non rispondono più agli obiettivi dell’amministrazione, ritenuta anche responsabile di gravi inadempimenti.

In sostanza, nel pomeriggio di oggi si è improvvisamente presentata dalla porta dell’edificio la Polizia locale di Como mandata da Rapinese, pure lui presente.

I vigili volevano notificare – sulla base di una sentenza che sarebbe stata emessa stamattina dal Tribunale (ma di cui al momento in cui scriviamo nessuno, a parte il sindaco e pochissimi altri, sa nulla ufficialmente) – l’avvio dello sgombero e la chiusura della struttura, anche con muratura degli accessi se necessario.

Gli agenti hanno dapprima interloquito con il figlio della presidente dell’Associazione Carducci il quale si è opposto al ricevimento della notifica avvisando la madre, l’avvocato Maria Cristina Forgione, che si è dunque precipitata sul posto.

“Siamo qui per murare”, ha detto la Polizia locale come racconta Forgione (nella foto), che però – in assenza della sentenza e di documentazione ufficiale – si è opposta. A quel punto, i vigili hanno affermato di voler procedere nei confronti della presidente con una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e per occupazione abusiva di spazio pubblico; azioni di cui però nel momento in cui scriviamo non è stata prodotta documentazione scritta. Come detto in quegli stessi momenti il sindaco Alessandro Rapinese era sul posto, si è limitato a passeggiare e osservare non troppo da vicino quanto avveniva sulla soglia del Carducci.

In conclusione, oggi non è stato murato nulla e l’Associazione resta in attesa di venire in possesso della sentenza citata dalla Polizia locale come motivo dello sgombero per capire come procedere. Ma la tensione è altissima.

IN QUEST’INTERVISTA MARIA CRISTINA FORGIONE RICOSTRUISCE QUANTO ACCADUTO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

39 Commenti

  1. e il sindaco Umarel con tanto di piumino (mica sarà Moncler) a guardare i sottoposti a esercitare la Sua legge!
    Le leggi di Rapinulla e del mitico regno del Nulla dove….si fa e si disfa ma poi arriva il giudice (quello vero e serio) che mette in ordine i disastri.

  2. Sembra uno scherzo ma è tutto vero purtroppo!!!
    Chissà cosa c’è sotto realmente per avere tutta questa fretta??
    Speriamo che non finisca come l’asilo SANT ‘Elia che “giace” da anni in uno stato desolante e indegno di una nazione moderna!!!

  3. Sembra di essere nella Savana e non in una città di una Repubblica democratica. Presente il Ghepardo e l’Antilope?
    Fotografie agghiaccianti. Ma questo appare essere l’unico modus operandi, non riescono ad essere adulti. Ne esce un’immagine umiliante, per tutti.
    Dubito che la cittadinanza sdogani questi atteggiamenti come leciti.
    Da prendere “ad esempio” magari.
    Ci sono dei farmaci per tenere a bada l’adrenalina se non si è capaci di farlo in autonomia.
    Wilma dammi la clava, pensavo fosse un fumetto….invece c’è questo clima da parte dell’amministrazione. Maleducata, aggressiva, sbagliata a torto o a ragione.

  4. Un ‘associazione culturale dovrebbe cercare di attirare i giovani non gli ultra settantenni come fa il Carducci con il suo programma da pensionati, che per carità facciamoli divertire ogni tanto, basta scorrere il programma dei prossimi eventi, il 22 ottobre c’è uno speciale sull Alzheimer, che viene di solito a chi ha più di 65anni………non ho mai visto più di 50 persone ad evento a dir tanto e mi sono pure addormentato dalla profonda noia.
    Un responsabile giovane ed illuminato farebbe la differenza.
    Al sindaco non avendo alcuna tessera di partito gli stanno tutti addosso, non vedono l’ora di farlo fuori per tornare alle vecchie usanze e porcherie varie, questo diciamolo a lettere cubitali da fastidio a molti a Como.

    1. ah si, serve il Carducci ai Gen Z per far serata, sicuramente!
      Vivete a Narnia, ed evito consapevolmente di commentare le disgustose parole (che qualificano l’autore) sull’inutilità della vita sociale per gli anziani

    2. Sì, è vero, a me dà fastidio, eppure, pensi un po’, non ho la tessera di alcun partito. Mi dà fastidio per il suo modo di fare arrogante e per nulla rispettoso delle istituzioni che incarna e rappresenta; perché ha fatto promesse che non mantiene; perché non ha fatto nulla di utile per la città in due anni e mezzo; perché dà sempre la colpa a “quelli di prima” (facile scappatoia un po’ codarda); perché caccia via la gente che lavora per i cittadini con motivazioni risibili (vedi alla voce Mercato coperto); perché non dialoga con nessuno e crede di aver sempre ragione a prescindere; perché lascia cadere a pezzi l’asilo Sant’Elia senza aver degnato di risposta chi faceva proposte (e s’intende di architettura: Attilio Terragni); perché chiude le scuole senza consultare nessuno (e, a parere di alcuni, anche sulla base di documentazione fallace)… In una parola perché, a mio parere, non sa fare il sindaco, e sicuramente non mi rappresenta.

    3. E’ per questo, vero, che sono stati mandati via gli anziani dalla bocciofile?

      VERGOGNA! Accecati dal profitto, mossi dalla menzogna, questi amministratori cercano di sopraffare le categorie più fragili e deboli: anziani e bambini.

      IGNOBILI loro e chi li sostiene.

      Consiglieri Comunali dimettetevi e fate in modo di legare il vostro nome non alla vergogna ma all’aver compiuto l’unico gesto di responsabilità civica che potete fare dimettendovi.

  5. Non è un’ associazione che viene in un suo locale etc. Quella sarebbe una situazione diversa. Qui il Comune di Como 130 anni fa’ ha ricevuto lo stabile come eredità solo a condizione che parte di esso fosse utilizzato per sempre dal’Associazione Carducci. E da sentenza del Tribunale a quanto pare non è tenuta l’associazione a pagare quelle spese.

  6. Tra le gag più divertenti di Rapinese Sindaco non ci si può dimenticare quella in cui, incalzato dalle domande del Consigliere Nessi sui termini della concessione degli impianti a lago, rispose, con la faccetta di chi sa ma non può dire, che erano temi giuridici delicati e bisognava essere prudenti. Se fosse stato Pulcinella, avrebbe detto: “À Nessi, statte accuorte!”. Chissà poi cosa non si poteva dire e chissà poi perché non si sarebbe potuto dire. In fin dei conti, per uno che confonde una sentenza probabilmente non ancora registrata e sicuramente non ancora appellata, con l’ordinanza che la deve accompagnare; per uno che ha pure la faccia di farla annunciare, non c’erano documenti da presentare, da due Vigili dipendenti dell’Amministrazione in contenzioso e non dall’Ufficiale giudiziario incaricato dal Giudice; per uno che vuol far valere le sue ragioni con un Avvocato senza una minima documentazione a sostegno; insomma, per uno così, anche il più grande segreto non può che non essere quello di Pulcinella. E come Pulcinella è stato anche oggi “accuorte”: era in strada, il nostro intrepido eroe, e ha mandato a suonare due Vigili che speriamo siano stati sufficientemente “accuorti” da non eccedere in zelo. Con Pulcinella a distanza di sicurezza non ne sarebbe valsa proprio la pena.

  7. Nn ci sono parole.lui non è di dx nè di sx, ma peggio nn poteva fare in una altra direzione:.Chiusure ,
    niente rispetto delle persone ,delle regole di civile convivenza .Como abbandonata ,senza cultura senza mostre. ,senza associazioni .Solo B&B turismo disorganizzato mordi e fuggi.Ma una Como telecamerata
    Che meraviglia..

      1. capisci, vero, che il problema non è la scelta del tracciato ma il fatto che dopo le parole vuote dello sceriffo il Politeama sia ancora così?

  8. Le sentenze emesse dai Tribunali vengono eseguite tramite ufficiale giudiziario e non direttamente per le vie brevi a opera della controparte.
    Lo sa anche uno studente di giurisprudenza al primo anno.

    1. Avanti Savoia …..ma avanti per fare che? Che cosa servono queste iniziative….credo ci sia da ripensare seriamente all elezione diretta del sindaco o perlomeno mettere un quorum minimo di partecipazione al voto.

  9. Provvedimento del Tribunale? Allora magari questa volta aspettiamo prima di attaccare il signor Sindaco che è OBBLIGATO ad eseguire provvedimenti dell’autorità giudiziaria.

  10. Oramai il non-sindaco Rapinese è la caricatura di se stesso. L’unica cosa che lo salva è il.fatto che quelli che lo circondano sono peggio di lui. Presidente del Consiglio privo della minima dignità, assessori legati alla poltrona per uno stipendio e consiglieri totalmente azzerbinati.
    Povera città…

  11. Qui siamo alla follia più totale.
    Il Doge ha dato di matto.
    Qualcuno dei suoi portaborse gli dica che siamo nel 2024 e in Italia che è una repubblica democratica.
    Pazzesco

    Rapinese vai a casa

  12. che oscura questione! L’associazione ha titolo a occupare i locali o no? se ha titolo come è possibile l’intervento dei vigili? si tratta comunque di associazione storica sul territorio cittadino, possibile non ci sia una soluzione positiva? a chi servono i locali del CArducci?

  13. Ma basta, basta, questo non è un sindaco è un bullo vendicativo che litiga con tutti e chiude tutto.
    Tutti hanno torto e solo lui ha ragione, come si chiama in psichiatria questa patologia?

      1. Se quell’associazione ha un DIRITTO come il carducci (basta informarsi) deve rimanere dove si trova. Poi signor Cumasch faccia come vuole. Se legge le
        Carte PARLANO CHIARO

Lascia un commento

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo