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Sconfitto in Tribunale, Rapinese prova di nuovo a cacciare l’Associazione Carducci: “Gravi inadempimenti e comportamenti”

Dopo la sconfitta in Tribunale dello scorso febbraio (qui la vicenda) il sindaco di Como Alessandro Rapinese tenta un nuovo assalto con affondo finale contro l’Associazione Carducci che occupa parzialmente l’immobile comunale “Carducci” in viale Cavalloti e che il primo cittadino cerca da mesi di cacciare. E prova nuovamente a cacciarla con un nuovo atto votato dalla giunta e in cui si specifica che “il rapporto in essere (con l’associazione, ndr) non appare più rispondente agli interessi pubblici connessi con gli scopi dell’Ente, anche a causa dei reiterati inadempimenti e dei gravi comportamenti posti in essere dall’Associazione Giosuè Carducci Pro Cultura Popolare che hanno fatto venir meno il rapporto fiduciario tra le parti e che stanno procurando ingenti danni al Comune”. Quali siano questi “reiterati inadepimenti e gravi comportamenti” non è dettagliato.

Ma nello stesso documento si legge che “previa verifica del titolo con il quale Associazione Giosuè Carducci Pro Cultura Popolare attualmente occupa la porzione di immobile con accesso da Viale Cavallotti 7 (segreteria, biblioteca, salone Brambilla siti al piano terreno del fabbricato)”, la giunta esprime “indirizzo finalizzato alla non prosecuzione del rapporto in essere con tale Associazione per l’uso dell’immobile anzidetto, in quanto tale rapporto non appare più rispondente agli interessi pubblici connessi con gli scopi dell’Ente e dal momento che è venuto meno il vincolo fiduciario tra le parti a causa dei reiterati inadempimenti e dei gravi comportamenti posti in essere dalla predetta Associazione, che stanno producendo ingenti danni a carico del Comun”.

E quindi si affida agli uffici del Patrimonio l’incarico per “dare esecuzione all’indirizzo espresso, assumendo i provvedimenti ritenuti più idonei per la tutela degli interessi dell’Ente nei confronti di Associazione Giosuè Carducci Pro Cultura Popolare”. Ma ancora una volta, si preannuncia battaglia.

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27 Commenti

  1. Mi consola solo una cosa:
    NON LO HO VOTATO !!!!
    Un suggerimento
    Manca solo il tempo Voltiano ed il museo civico:
    FORZA RAPINESE ANCORA UNO SFORZO 🤢👍👍

  2. Credo che ci troviamo dinanzi ad un caso di “accumulatore seriale di brutte figure”….è vero come è vero che ogni popolo ha il governo che merita , ma non credo che Como ed i comaschi meritino una guida del genere….

  3. Ricordiamo, a proposito di comportamenti inappropriati, di cui si legge nella delibera comunale de l27 settembreu.s., che il museo Casartelli, al n.5 di viale Cavallotti, di incontestata ed incontestabile proprietà comunale, è stato gestito negli ultimi mesi dall’associazione Carducci come fosse casa propria, rifiutandosi di consegnare le chiavi al Comune.Questo tanto per fare un esempio. Non si può quindi pretendere di avere dal Comuna particolari tiguardi!

    1. Chi non sa non parli.
      Associazione carducci lo.gestisce da 110 anni e non sarebbe appropriata la limita patrona gestisce

  4. Sarebbe interessante sapere quanta partecipazione popolare c’è stata alle manifestazioni della fondazione e chiaramente quante manifestazioni ha realizzato in questi anni.

    1. Le assicuro che sono state moltissime. Dai concerti alla biblioteca, conferenze, viaggi, visite organizzate. Mi aspetto che questo “Sindaco” prima o poi chiuda anche il Sociale e butti giù il Tempio Voltiano e la Casa del Fascio del Terragni.

      1. Il nostro sindaco ha fatto chiudere anche l’asd Bocciofila Combattenti…temo che a questo punto le altre associazioni comasche che non suscitino interessi economici abbiano seri motivi di preoccuparsi

  5. Quando c’è da andare contro qualcuno, Rapinese sa il fatto suo.
    Che siano associazioni, bambini, genitori, anziani, sportivi, agricoltori, giostrai, Natale, disabili, … se c’è da fare qualcosa contro, Rapinese c’è.

    Ma qualcosa a favore della cittadinanza?

    1. Rapinese vuole dare l’immobile al conservatorio.
      L’associazione Carducci dice “Tanto più che rispetto ai locali che non sono già di uso esclusivo e perpetuo, ci sarebbe anche una richiesta di usucapione del bene”.. quindi vuole assicurarsi tutto lo stabile ( comunale ,ovvero nostro).. chissà se è Rapinese il folle o gli altri più subdoli di quanto appaiono?

      1. È inopportuno pensare all’usucapione per un bene appartenente al demanio comunale culturale

  6. Una domanda..ma non esiste un modo per cacciarlo prima del tempo?..potrebbe tornare alla sua primaria occupazione vista la sua grande simpatia per i b&b e i turisti…e lasciare la carica a qualcuno che tenga ai cittadini a alla citta’…visto lo squallore…lo sporco…e la continua chiusura di quello che e’ importante per Como.

  7. Incredibili il livore e l’accanimento di questo individuo contro molte delle istituzioni che hanno arricchito la città in termini di cultura, aggregazione, senso di appartenenza a una comunità. È evidente che il soggetto faccia riferimento esclusivamente a una diversa concezione di “ricchezza”.
    Che squallore!

  8. C’è qualcosa di veramente stonato in questo accanimento. La pubblica utilità del Carducci, a spanne, è cento volte superiore a quella del Grande Distruttore. Ma evidentemente la priorità pubblica è far capire “chi comanda”. Vicenda penosa.

  9. Ma i comaschi, proprio non si vergognano di avere un sindaco del genere? Getta discredito sulla città e sulla popolazione, che certo non lo merita….

    1. Io non me ne vergogno perché non l’ho votato , ma lo “combatto” in ogni occasione per dimostrarne l’incapacità e pericolosità per i cittadini ed il loro futuro.
      Un personaggio instabile che si dà arie da dittatore dell’est.

  10. Quanti soldi ha perso il Comune di Como in questa causa visto che non credo che l’avvocato incaricato lavori per la gloria del sindaco?

    1. È una vergogna, sta’ devastando la città,,e la cultura che da una vita ci accompagna,,,, penso che un po’ di educat e rispetto possa trovare altre formule,,,,,

  11. Per curiosità ma l’ente Istituto Carducci e l’Associazione Carducci sono la stessa cosa? Mio nonno frequentò l’Istituto Carducci negli anni trenta. Ha poi cambiato nome?

  12. Quindi, dopo aver perso al Tar……. con i soldi pubblici il Sommo s’inventa l’ennesima minc…ta per tentare l’intentabile.
    Dovrebbe pagare tutto e di tasca…….così eviterebbe di far perdere tempo e denaro ai contribuenti.

    #rapinulla
    #rapigohome
    #seloconosciloeviti

  13. Forza Rapinese, chiudi tutto! scuole, asili, bocciofila, Via Del Doss, dormitorio, parcheggi, e ora Associazione Carducci!!! Che bello tutto chiuso! Così resta aperto solo lo Skatepark , unica “grande” opera di questa amministrazione… tristezza

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